la vera maschera numero 6

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I giorni passavano imperterriti e Simon e Bruno continuavano le indagini per scoprire chi aveva sparato a Laila lo stavano facendo di nascosto perché, tutti erano tornati alle loro finte vite ,tutti credevano che si era suicidata tutti tranne loro ,Simon aveva raccontato tutto a Bruno che era rimasto sbalordito di quella storia non sapeva cosa dirgli ma di una cosa era sicuro per lui ci sarebbe stato e avrebbe aiutato a scoprire di più, ma sopratutto erano pronti a tutto per aiutare Laila.

Passavano le nottate davanti casa di Laila per vedere qualche mossa strana e sospetta, Simon vedeva quella che ora sapeva che era sua madre triste e succube di nuovo di Marx, voleva abbracciarlo salvarla ma il suo orgoglio non gli e lo permetteva...

Passavano i giorni finché arrivò una telefonata anonima in centrale è stato trovato lo zaino di Laila nei pressi di una stradina abbandonata, lo zaino conteneva altre 4 maschere

Simon e Bruno le visionarono tutte e persero cose scioccanti, potevano arrestare Mezza città ma decisero di fare una cosa di fare loro il "lavoro " di Laila sarebbero andati contro corrente rischiando il posto ma volevano farlo

Così Simon parlò con sua nonna che decise di aiutarlo

La nonna si recò al supermercato e tra la frutta e verdura lasciò la maschera numero 6

La vera maschera, Bruno ha avuto la sua conferma che la precedente era finta,

Pochi minuti dopo aver posizionato la maschera chiamò la polizia cioè suo nipote che fingendosi sorpreso lesse ad alta voce la maschera che era di colore grigio

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Grigio come i segreti,grigio come la paura di stare fermi senza scegliere né bianco né nero..grigio il colore più triste che ci sia secondo me
Quando eravamo piccoli ci incoraggiavano ad avere dei piccoli segreti. Ci regalavano diari con il lucchetto e poi ci dicevano "Qui puoi scrivere tutto quello che vuoi e non lo leggerà nessuno". Piano piano ci siamo abituati. Adoravamo condividere cose con i nostri migliori amici e poi dire "sei l'unico a saperlo". Avere un segreto era qualcosa di meraviglioso, era un piccolo tesoro da proteggere.
Poi siamo cresciuti.
I nostri segreti sono cambiati. Adesso compriamo cicche solo per nascondere l'odore di fumo, non baciamo più sulla guancia nostra madre per evitare che senta l'odore di alcol. Ci inventiamo scuse impossibili per i compiti non fatti, la verifica andata male, l'ora di educazione fisica che non abbiamo voglia di fare. Ma io torno a pensare a quel diario che ci avevano regalato. Ce l'abbiamo ancora, solo che i fogli sono diventati pelle, la biro una lametta, l'inchiostro sangue. Non abbiamo più il lucchetto, ma le protezioni quelle sì. Braccialetti, orologi, maniche. Perchè i segreti vanno protetti, no?
È cambiato tutto. I segreti sono diventati colpe, i sorrisi lacrime. Non c'è più nessuno con cui condividere, nessuno da rendere partecipe. Siamo soli, immensamente soli. Ci teniamo tutto dentro, continuando a scrivere su pagine già piene.
Sapete una cosa? Dovremmo trovare qualcuno a cui poter dare la chiave del diario, qualcuno che aggiunga pagine bianche e che si offra di scriverle con noi.

E quindi io ho deciso di aprire i diari di tutti voi"

La città era di nuovo scombussolata come era possibile che Laila era sul letto di un ospedale in coma

Chi l'aiutava ?allora non si era uccisa? Cosa deve raccontare quella ragazzina? Era questo che la gente bisbigliava

Ma un altra telefonata fece felice Simon e Bruno Laila aveva dato segni di vita,non aveva anocra riaperto gli occhi ma il suo cuore stava tornando a battere in modo regolare.

Laila (,in Rivisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora