uno

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la grande casa risuonava a tutto volume

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la grande casa risuonava a tutto volume. c'erano bibite sparse su tutto il prato mentre alcune coppie si baciavano.

il cuore di jungkook batteva cosi veloce che aveva paura che gli altri potessero sentirlo.

«avanti piccoletto.» lo chiamò taehyung che era quasi sulla porta. «starai alla grande.»

jungkook camminò fin dentro la casa a malincuore, la musica era così alta che non poteva sentire neanche la sua stessa voce. le persone erano strette nel salotto e tutto quello che riusciva a percepire era l'odore dell'alcol, che jungkook odiava.

taehyung scomparve per andare a bere qualcosa e poco dopo venne avvicinato da un ragazzo con dei tatuaggi sul volto.

«vuoi andare in un posto tranquillo?» urlò il ragazzo al di sopra della musica e jungkook annuì.

venne portato al piano di sopra e si sentí sollevato per via della musica più bassa. si sedette sul letto sfinito e l'altro chiuse la porta a chiave alle sue spalle.

«perché hai chiuso?» chiese ma ottenne soltanto un sorriso perverso in cambio.

«ragazzi, avete visto jungkook?» chiese taehyung una volta tornato. yoongi ed hoseok scossero il capo.

«l'ultima volta che l'ho visto era nelle scale con jinyoung.» urlò namjoon.

taehyung lo odiava, era un senior della sua classe che cercava sempre di stuzzicarlo. inoltre sapeva che fosse gay, così lasciò cadere la bottiglia e corse su per le scale.

sentí la voce di jungkook provenire da una stanza e provò a girare la manopola, ma era chiusa.

«siamo occupati!» urlò jinyoung.

taehyung indietreggiò e sbattè la spalla contro la porta con forza. dovette ripeterlo tre volte per far si che si aprisse.

jinyoung aveva le mani sulla bocca di jungkook, stava baciando il suo collo e l'altro soffocava le lacrime silenzioso. taehyung sentí la rabbia salirgli al cervello.

tolse via jinyoung dal suo corpo e lo gettò per terra, colpendo ripetutamente il suo viso di pugni. hoseok intervenne fermandolo e portò con se il ragazzo malconcio.

jungkook nel frattempo era sul letto con le ginocchia al petto e le lacrime agli occhi.

«stai bene?» la mano di taehyung si infilò nei suoi capelli per tranquillizzarlo e l'altro annuì appena. «ti ha fatto del male?»

«ha provato.. a scoparmi.»

taehyung sospirò e se lo portò al petto, accarezzandogli il viso. «ssh, non pensarci.»

lo accompagnò fino a casa sua, non perdendolo di vista neanche per un istante. svoltando l'angolo però, un uomo li stava attendendo.

aveva spalle larghe e una sigaretta tra le labbra. taehyung lo riconobbe subito anche se in penombra. «vai via changkyun, non ho qui la roba con me.»

«avevi detto che me l'avresti portata stasera.» insistette l'altro rabbioso.

«non l'ho qui con me, te la porterò domani al solito posto.» cercò di sorpassarlo ma l'uomo si fece più vicino accarezzando il viso di jungkook.

«puoi darmi lui nel frattempo.» rise e taehyung colpí la sua mano.

«stagli lontano.» ringhiò trasciando via con se il minore.

una volta arrivati a casa jungkook si voltò a guardarlo e gli fece un leggero sorriso. «grazie.. per prima.»

«non devi, è colpa mia. non avrei dovuto portarti li.»

«puoi rimanere, se vuoi.» gli fece presente il minore e taehyung accettò volentieri, era tardi e non aveva alcuna voglia di tornare indietro.

«posso dormire con te?»

«posso dormire con te?»

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