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taehyung fu svegliato dai suoi amici, probabilmente erano furiosi per averli lasciati soli. si rese conto che jungkook stava ancora dormendo rannicchiato nel suo petto.
c'erano segni rossi su tutto il suo collo. «avete scopato?» chiese yoongi, indicando i succhiotti.
taehyung scese dal letto in silenzio, cercando di non svegliarlo. "no, non l'abbiamo fatto.» disse, chiudendo la porta della sua camera.
«per favore dimmi che non stai provando dei sentimenti per il ragazzino stupido.» taehyung guardò in basso, non sapendo esattamente come rispondere a quella domanda.
quel ragazzo lo rendeva incontrollabile. non aveva mai avuto voglia di portarsi a letto qualcuno quanto quel piccoletto.
«wow, il capo della banda che si innamora di un bambino. questa mi è nuova.»
«taci cazzo.» disse con voce troppo alta finendo per svegliare il minore.
tutti si voltarono verso la cornice della porta dove c'era un piccolo ragazzo assonnato che si stropicciava gli occhi con le maniche del maglione. si avvicinò a taehyung e posò assonnato il mento sulla sua spalla.
tutti tornarono al loro posto e taehyung gli accarezzò i capelli.
jungkook alla fine tornò a casa dopo essere rimasto a casa di taehyung per circa due giorni. sua madre era così preoccupata che non era nemmeno arrabbiata. eppure notò i grandi morsi sul collo di suo figlio.
ma non chiese nulla, non voleva intromettersi nella vita sentimentale del figlio.
jungkook doveva tornare a scuola, aveva bisogno di parlare con jimin. quando lo individuò, corse da lui e lo abbracciò.
«kook, tua madre mi ha chiamato più di dieci volte perché era preoccupata!» jimin lo rimproverò. «dove sei stato?»
«con taehyung.»
«quel taehyung?» jimin sollevò un sopracciglio.
si morse il labbro inferiore guardando per terra, sentendo suonare poi la campanella cominciarono a camminare per andare a lezione.
«si, hai capito bene.» disse jungkook esitante, mentre jimin notava uno dei tanti marchi sul collo del minore, così lo trascinò in un corridoio isolato.
«per favore dimmi che non l'avete fatto.» disse jimin indicandoli.
«no, ci siamo solo baciati.» il viso di jungkook diventò rosso pensando alla sera prima.
eppure quella mattina jungkook non vide nè taehyung nè i suoi amici in giro per la scuola. pensava che avessero cose da fare ma era comunque preoccupato nel non vederlo lì.
quando taehyung non venne a scuola per il resto della settimana, jungkook andò a trovarlo.
il minore si diresse verso l'appartamento dei suoi hyung. si soffermò fuori dalla porta, sentendo voci soffuse. bussò tre volte, nervoso.
taehyung aprì la porta per vedere l'imbarazzato sorriso di jungkook , che fissava il terreno.
«piccoletto, come va?» chiese taehyung portandolo in casa. tutti lo guardarono torvo per averli interrotti.
taehyung portò jungkook nella sua stanza, gli occhi dei suoi amici li seguirono fino a quando la porta non si chiuse.
«mi sei mancato piccoletto.» ammise e l'altro lo baciò subito senza pensarci.
taehyung gli strinse i fianchi, aveva davvero voglia e bisogno di lui per stare meglio, ma aveva altro per la testa e quello non era il momento giusto.
quando gli amici di taehyung andarono via, i due rimasero per il resto della giornata assieme.
più volte si erano baciati e taehyung aveva stuzzicato il suo collo e i suoi fianchi, ma nulla di più.
anche se la voglia di farlo suo era molta.
«sei mio.» gli disse tutto ad un tratto, tornando a mordere le sue labbra.
«cosa?» chiese jungkook pensando di aver sentito male.
«ho detto che sei mio.»
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