«per favore tae, sta attento.» mormorò jungkook nell'incavo del suo collo.
«lo farò, sta al sicuro piccoletto.» taehyung gli prese il viso e gli baciò le morbide labbra.
taehyung gli riservò un piccolo occhiolino, cercando di tranquillizzarlo. ma lo stomaco di jungkook era ancora in subbuglio.
«jungkook, starà bene.» seokjin gli posò una mano sulla spalla del minore, stringendola. «sa quello che fa, starà bene.»
«grazie hyung, sono solo preoccupato per lui.»
«vai a dormire un po' mh.» gli sorrise il maggiore, accarezzandogli la schiena come segno di comprensione.
«dormi tutta la notte e quando ti sveglierai, saranno gia qui.»
jungkook annuì, sorridendo leggermente e sdraiandosi sul grande letto, rannicchiandosi fra le coperte.
«namjoon ti prego, non posso.» il sonno del minore venne disturbato dalla voce stridula di seokjin, che, aprendo gli occhi, lo vide camminare avanti e indietro per la stanza, con le mani fra i capelli.
«non abbiamo una macchina. non posso lasciarlo qui, sta ancora dormendo.»
il ragazzino portò le mani agli occhi, strofinandoli e scendendo dal letto. sentì un brivido di freddo percorrere la sua spina dorsale, quando i suoi piedi nudi toccarono il pavimento.
«dobbiamo andare jungkook, muoviti.»
il maggiore afferrò la mano di jungkook, trascinandolo all'esterno, sotto la pioggia battente.
«hanno bisogno di noi.» disse soltanto mentre jungkook, sempre più confuso e spaventato, non disse nulla.
«dov'è taehyung?»
«dobbiamo sbrigarci, smettila di fare domande.» corsero fra i vicoli bui, con i piedi che producevano rumori sgradevoli per via delle pozzanghere. l'acqua gli era colata addosso, inzuppandoli totalmente.
corsero fino a raggiungere un parco in fondo alla strada. non c'era nessuno, se non un gruppo di ragazzi intenti a giocare a basket.
«saranno qui da un momento all'altro.» disse il maggiore, attirando jungkook a se, «non preoccuparti.»
«hyung, cosa sta succeden-»
«seokjin.»il minore fu interrotto da sei uomini, che spostandosi, li avevano accerchiati. «da quanto tempo, bellezza. vedo che namjoon non è qui a proteggerti.»
uno di loro si avvicinò per toccare i fianchi del maggiore e gli altri fischiarono in approvazione.
jungkook tremava fra le braccia del suo hyung, e oramai le sue calde lacrime, si erano confuse con la pioggia.
«andate via!» ringhiò seokjin, stringendo maggiormente il minore al suo corpo, allontanandosi dagli uomini. «namjoon e la nostra banda saranno qui a momenti.»
nemmeno due istanti dopo, namjoon aveva puntata contro la tempia una pistola, mentre taehyung, al suo fianco, la puntava contro il suo acerrimo nemico, jackson wang.
poteva essere rischioso per taehyung e per la sua banda, ma il maggiore non sembrava arrendersi.
«getta la pistola, wang.» ringhiò contro al suo orecchio, posizionando le dita sul grilletto. «o ti uccido.»
una risata roca e bassa mandò dei brividi lungo la colonna vertebrale di taehyung, e nel tempo stesso in cui sentí un telefono vibrare, namjoon si protrasse dal tiro di jackson, puntandogli la pistola contro.
«ammazzami, avanti.» rise.
un forte colpo rimbombò nel parco, mentre il corpo inerme di jackson si lasciava cadere per terra e del sangue, circondava la sua testa.
«cazzo taehyung l, almeno avvisami prima di sparare.» urlò namjoon, guardandolo.
«dobbiamo andare, veloci!»
taehyung corse verso l'uscita del parco, prima di vedere seokjin accucciato sul corpo di jungkook.
si avvicinò a loro, con il cuore che pulsava alla massima velocità, sul proprio petto.
«mi dispiace tae, è.. è stato un incidente..» singhiozzò seokjin.
bang.
taehyung si accasciò per terra, in ginocchio, protendendo le mani in avanti e sollevando il viso di jungkook con le braccia.
«piccoletto svegliati. ehi, sono io tae..» sussurrò, accarezzando i suoi capelli.
il minore aprí lentamente gli occhi, forzando un piccolo sorriso.
«taehyung..» sussurrò in maniera debole, socchiudendo nuovamente gli occhi. «starò bene, non preoccuparti..»
il maggiore lo prese fra le braccia, correndo verso l'auto nera.
arrivarono presto all'ospedale, fra singhiozzi di seokjin e urla di dolore seguiti da taehyung.
corse dietro i dottori, con il più piccolo in un lettino, mentre lo trasportavano alla sala operatoria, di corsa.
«taehyung, sta calmo.»yoongi bloccò i suoi movimenti, facendogli prendere posto al suo fianco e toccandogli la spalla in modo rassicurante. «starà bene vedrai.»
STAI LEGGENDO
you're mine | taekook ✓
Fanfictioncompleta | traduzione di @gothkv ❝ mi appartieni. che ti piaccia o meno. ❞ @sannieung completed on 2020.