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Appena suona quella dannata sveglia le tiro un cuscino ma questa non si ferma, costringendomi ad alzarmi. Con parenze da zombie, cammino verso il bagno e cerco di sistemare i miei capelli e, soprattutto, la mia faccia.
Entro in camera e faccio finta di rifare il letto per poi andare a prendere dei vestiti a caso: una gonna nera e un maglione bianco. Lego i capelli in una coda alta e metto del mascara. Allaccio gli anfibi ai piedi e scendo le scale.

<<Buongiorno tesoro, vuoi un passaggio a scuola?>> mi chiede la mamma.

<<No, tranquilla. Passa a prendermi Sabrina>> rispondo addentando una barretta alla frutta e incamminandomi.

Durante il tragitto incontro Justin, il nuovo compagno di mia madre e il padre di Cloe. Non siamo mai andati molto d'accordo, ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di strano in lui. Comunque sia sono contenta del fatto che renda mia madre felice e questo è l'importante. Ci scambiamo solo un "buongiorno" e salgo sulla macchina della mia amica.

<<Buongiorno>> saluto sedendomi al posto del passeggero.

<<Buongiorno>> mi risponde una voce maschile dal dietro della macchina. Mi giro e vedo Aaron che mangia un panino. Tiro un'occhiata a Sabrina cercando di capirci qualcosa.

<<Mi hanno ritirato la patente qualche mese fa, Sabrina mi porta in giro ovunque>> sospira lui rispondendo alla mia domanda mentale.

Muovo la testa, ricordandomi che questi due sono fratelli.
Durante il viaggio parliamo del più e del meno, soprattutto della città che io non ho ancora avuto il piacere di visitare completamente.
Appena arriviamo a scuola ci dividiamo e io vado verso il mio armadietto trovando il ragazzo con gli occhi nocciola, Shawn, appoggiato ad esso che guarda il telefono. La maggior parte delle ragazze direbbe che è assolutamente uno spettacolo da togliere il fiato, e io non posso certo dire il contrario.

<<Hey, che ci fai qui?>> chiedo avvicinandomi.

<<Stavo solo pensando e volevo farti una domanda>> dice.

<<Spara>> sorrido aprendo l'armadietto.

<<Cosa diresti se, ipoteticamente, qualcuno che hai appena conosciuto ti chiedesse di uscire?>> chiede gesticolando.

Mi giro a guardarlo cercando di capire dove voglia andare a parare. <<Be', direi di essere, ipoteticamente, sorpresa e felice. Credo anche che accetterei>> rispondo.

Lui annuisce muovendo la testa. <<Bene>> dice solo.

<<Come mai volevi saperlo?>> chiedo ridacchiando nervosamente. E se non volesse chiedermi di uscire ma volesse chiederlo a qualcun altro? Voglio dire, è una cosa del tutto ragionevole, considerando che sono qui da poco. Perché dovrebbe mostrare tutto questo interesse in una semplice ragazza nuova?

<<Solo curiosità, nessun motivo. Grazie dell'aiuto>> sorride andandosene dalla parte opposta.

<<Quando vuoi>> dico in un misto tra domanda e affermazione.

La campanella suona, annunciando l'inizio delle lezioni. Mi incammino verso l'aula di storia –sperando di trovarla in meno di un'ora- continuando a pensare alla strana conversazione appena avuta.
Prendo posto in penultima fila, mettendo tutti i libri sul banco. La lezione inizia ma faccio seriamente fatica a stare attenta.

<<Hey>> mi chiama qualcuno alla mia destra. Non credo di averla mai vista: ha i capelli rossi e gli occhi verdi, con uno stile piuttosto comune –jeans e maglietta.

<<Quel ragazzo mi ha chiesto di passarti questo bigliettino>> dice indicando un moro lontano qualche fila da noi: Cameron. Sorrido e apro il bigliettino sul libro.

my new beginning (pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora