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Esco dalla doccia e metto l'intimo di pizzo nero, i jeans neri che ho comprato ieri con Sabrina e una canottiera corta nera con un bomber leggero bordeaux. Lego i capelli in uno chignon e mi trucco con il solito mascara. Faccio colazione con mia mamma ma mi sembra piuttosto distratta, non ne capisco il motivo.

<<Mamma stai bene?>> chiedo.

<<Sì, è tutto okay. Sto solo pensando>> risponde non convincente. <<Vai, o farai tardi>> dice gesticolando verso la porta.

Esco cercando di non farla arrabbiare, quando non sta bene è piuttosto irascibile. Aspetto Sabrina davanti a casa e intanto ascolto "Toosie Slide" di Drake.
Vedo la bionda arrivare con la sua macchina bianca e salto su, stoppando la musica.

<<Buongiorno>> mi saluta.

<<Ciao>> rispondo.

Cominciamo a parlare del più e del meno fino a che decido di raccontarle della videochiamata con Cameron ieri sera.

<<Credo tu gli piaccia in un modo diverso>> dice.

<<Già, credo anche io>> ammetto sorridendo guardando fuori dal finestrino.

È completamente diverso da quello che mi raccontavano. È dolce, si interessa di quello che penso e mi fa domande non stupide. Ho ormai ben capito che mi piace, forse un po' troppo, temo.
Arriviamo a scuola e ci separiamo solo per andare agli armadietti, dove vedo Jack Gilinsky con il telefono in mano.

<<Buongiorno>> lo saluto inarcando un sopracciglio.

<<Buongiorno a te>> risponde alzando lo sguardo. <<Stavo pensando che potremmo provare adesso se per te non è un problema>> dice.

Mancano trenta minuti alla mia lezione di matematica e decido di accettare l'offerta di Jack. Per la prima volta proviamo la canzone in una tonalità più alta, lui si occupa della chitarra e io comincio a fare dei giri al piano intonando la prima strofa.
Passano venti minuti e siamo piuttosto soddisfatti del risultato. Apre la porta e io controllo i miei messaggi, ma non prende il telefono.

<<Ehm.. potremmo avere un problema>> dice d'un tratto.

Mi volto verso di lui e vedo che ha problemi ad aprire la porta. <<È bloccata>> esclama con le mani in aria.

<<Come bloccata?>> chiedo cominciando a preoccuparmi. Non mi piacciono gli spazi ristretti, e non perché sono claustrofobica, solo non mi sento a mio agio. Comincio a tirare pugni alla porta, ma mi rendo conto subito che questa cosa non funziona.

<<Temo non sia il modo giusto per aprire la porta>> sospira Jack.

Si siede contro la parete e prende una chitarra iniziando a fare degli accordi con la testa all'indietro.

<<Tanto vale stare qui fino a che non si accorgeranno di noi>> aggiunge.

Lo guardo e prendo un respiro profondo. Almeno non sono qui completamente da sola. Mi siedo di fronte a lui cercando di concentrarmi sulla canzone che sta suonando, una che io non conosco.

<<Che canzone è?>> chiedo curiosa.

<<Sto preparando una canzone, io e Jack suoniamo insieme da qualche mese, ormai>> ammette accordando lo strumento.

<<Wow! Non lo sapevo>> esclamo.

<<Non lo abbiamo ancora fatto ufficiale, quindi lo sanno solo in pochi del gruppo.>>

Mi guarda un attimo, penso che stia valutando se confidarmi qualcosa o no. <<Sai,>> dice. <<Non ci sono nuove persone nel gruppo da un po' di tempo. Tu sei la prima dopo...>> aggiunge fermandosi bruscamente, come se avesse detto qualcosa che non poteva dire.

my new beginning (pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora