Era seduto sul muretto fuori casa McSenior, in attesa di Hilary. Fumava la sua sigaretta e ogni tanto si voltava verso la casa per controllare se lei stesse per arrivare. Quando sentì il rumore della porta, si affrettò a buttare il mozzicone a terra, nonostante fosse solo a metà, e si voltò, cercando di sembrare il più sorridente possibile. Agli occhi di Michael sembrava quasi una dea: i capelli biondi le ricadevano sul viso, leggermente puntato verso il basso, riusciva a intravedere una montatura nera a incorniciarle gli occhi azzurri, indossava una maglia bianca a tinta unita, molto semplice, dei jeans risvoltati in fondo e delle semplici converse grigio chiaro, reggeva con le braccia, stringendolo al petto, un cardigan della stessa tonalità di grigio delle scarpe. Era molto semplice, ma era bellissima.
Quando lo raggiunse, alzò lo sguardo e gli sorrise, il che lo fece arrossire leggermente, così la invitò a fare una passeggiata. Mentre camminavano per Londra parlavano del più e del meno e ridevano un sacco. Ma d’un tratto, Michael non riuscì più a sostenere l’astinenza dal fumo e fu costretto a tirare fuori il suo pacchetto di sigarette davanti a Hilary.
«Ti spiace? Sai, sono un po’ in astinenza…» disse passandosi una mano sulla nuca decisamente imbarazzato. Immaginava che le avrebbe dato fastidio, ma la sua risposta lo stupì.
«Oh no, fai pure. Anzi, posso scroccartene una? Te la restituisco domani mattina.» rispose sorridente lei. Non si sarebbe mai aspettato che lei fumasse, perciò le porse il pacchetto con un’espressione piuttosto interrogativa. Quando si fu accesa la sigaretta, le scappò una risatina, vedendo la faccia del ragazzo. «Sì Michael, fumo, so che te lo stai chiedendo.» gli sorrise.
«Ma l’altra volta…» cercò di dire lui, ma la ragazza rise ancora, interrompendolo.
«Hey, ne hai fumato quasi un pacchetto intero in due ore!» disse facendo uscire il fumo. Michael annuì, come per darle ragione, cosa che, effettivamente, aveva, era molto nervoso e si era lasciato prendere la mano, pensò. «Ti va di fare un giro sul London Eye? So che ci sarai stato mille volte, ma…» chiese. Lui le prese il braccio e la trascinò in coda, facendole cadere la sigaretta dalle dita.
Quando salirono Hilary si appiccicò al vetro, sembrava la figlia piccola di turisti che per la prima volta visita Londra. Michael, che si teneva a un po’ di distanza dietro di lei, rise a quell’immagine che gli si presentava davanti agli occhi, e infilò le mani in tasca. La bionda l’invitò ad avvicinarsi e lui acconsentì, appoggiandosi alla ringhiera al suo fianco.
«Non è meraviglioso?» chiese lei, sospirando. La vista di Londra al tramonto, da quell’altezza, doveva essere bellissima. Il Tamigi, che rifletteva il colore del cielo, era colorato delle più svariate sfumature d’arancione e il sole, che faceva capolino da dietro l’alta torre del Big Ben, faceva risultare il tutto molto romantico. La loro capsula era vuota, a quell’ora non c’era molta gente, perciò si erano ritrovati soli.
Michel si limitò a voltarsi verso di lei e sorriderle, incantandosi nelle sue iridi azzurre. Hilary si avvicinava sempre di più, ma lui era rimasto troppo preso da quegli occhi per accorgersi di ciò. Quando fu tanto vicina da appoggiare le sue labbra su quelle di lui, il ragazzo si spostò.
«Hilary, io…» disse allontanandosi ancora. Lei gli fece segno di lasciar stare con la mano, abbassando lo sguardo. In quel momento la loro cabina arrivò al punto di fine corsa, così lei si precipitò fuori, imbarazzata, e Michael la seguì.
Camminava molto veloce, ma lui riuscì a raggiungerla. Le appoggiò una mano sulla spalla e la fece voltare, lei lo guardò dritto negli occhi, così lui si accorse che qualche lacrima le aveva rigato il volto. Cercò di dire qualcosa, ma non sapeva cosa. Avrebbe voluto chiederle scusa, ma non si chiede scusa per i propri sentimenti, non era colpa sua, non si conoscevano nemmeno, se l’avesse baciata l’avrebbe soltanto illusa e non era quello che voleva, anche se ora si sentiva in colpa. Lui non voleva una ragazza nella sua vita, ne era quasi convinto.
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She Hasn't Been Caught // Michael Clifford
Teen FictionLe amicizie sbagliate possono far finire in strane cerchie, ma se non fosse solo un’amicizia? Se finalmente avessero trovato il pezzo mancante che li completa? Per amore ci si può far trascinare in situazioni che mai si vorrebbero affrontare? Una...