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<Zitti o sveglierete gli altri!>
<Calmati David, goditi questo momento> lo ammonì Bruce dimenandosi a destra e sinistra nell grande piscina interna della villa. Nonostante fosse inverno e fuori c'era la neve che scendeva ricoprendo case e parchi, loro adoravano fare il bagno in quella stanza con i riscaldamenti accesi, ovviamente.
<Passami quello champagne, bisogna festeggiare>
<A cosa?> chiese David ad Alyssa già sbronza.
<Alla mia... mia liber-tà!> La ragazza barcollò a destra e sinistra sorretta dagli amici.
<Che cosa dovrebbe significare?>
<Si è incazzata con Troy> rispose Bruce al migliore amico tenendo per le braccia la ragazza ubriaca.
<Quello stronzo pezzo di merda>
<Oh beh quindi niente di nuovo, stavolta cos'ha fatto?>
Raven si alzò dalla piscina avvolgendosi un'asciugamano lungo il suo corpo rispondendo alla domanda di David.
<Ha fatto il nome della sua ex mentre stava per avere un orgasmo>
Per poco David non sputò tutto lo champagne nel bicchiere rimasto scombussolato da quelle parole.
<Scherzate vero?> ma ricevette subito delle negazioni con il capo da parte di tutti.
<Wow, questa volta si che l'ha fatta grossa>
<Appunto... quello stronzo, non merita una... una donna come me... cazzo devo vomitare>
<Oh no cara, non nella mia piscina> urlò Khloe tirando la ragazza ormai al limite del sopportabile.
<Mio dio che tranquillità> sibilò Raven mentre si godeva la sua sigaretta distesa sul lettino. David e Bruce si stavano godendo quei pochi minuti di calma totale.
<India?> Domandò David accorgendosi della mancanza di una delle ragazze abituali del solito gruppetto.
Generalmente i ragazzi - Bruce e David esclusi - si riunivano per occuparsi delle missioni e la fornitura delle varie armi, ma quando non pensavano al lavoro le carte e i vari giochi d'azzardo erano il modo per passare così il tempo e la maggior parte delle volte anche Morgan preferiva passare del tempo con loro perché a detta sua "i vostri discorsi da primedonne non sono nel mio interesse" , e in realtà c'aveva ragione, certe volte davvero sembravano davvero noiosi solo per questi argomenti, non che siano sempre gli stessi, attenzione. Il fatto che grazie a questo lavoro si conoscevano già dall'infanzia aveva fatto si che il loro impegno e la loro parola di restare sempre insieme si consolidasse sempre di più, rendendo fieri i genitori di ognuno di loro.
Le loro famiglie erano i loro predecessori, quelli che sono stati in grado di rialzare la credibilità della gang andata quasi in rovina, ma quei ragazzi hanno rischiato di tutto, ma proprio tutto. Questo pensiero che si rivoltò nella mente di David venne improvvisamente risucchiato tornando alla realtà dalla voce di Morgan che li aveva appena raggiunti.
<Sai com'è Tate, non la molla un secondo>
<Lui è uno di quelli che senza quella donna potrebbe morire> <Oppure diventare un alcolizzato sperando di ridurre il proprio cervello in poltiglia per scordarsi di tutto. Ehi amore> Appoggiò Khloe la teoria di Bruce tornando in quella stanza senza Alyssa e appoggiandosi alla sua ragazza.
<Che ore sono?> si domandò David pensando di passare dal suo ragazzo.
<Le 06:15>
<Grazie Morgan, credo che andrò a fare una doccia>
Così David lasciò la grande stanza alle sue spalle e la sua camera era l'obbiettivo. Entrato dentro non trovò il giovane tatuato disteso nel loro letto stranito dalla cosa, ma sorrise in un attimo rendendosi conto di dove fosse. Andò nel bagno per assicurarsi che Ash avesse avuto la sua stessa idea.
<Stavo proprio pensando a te> fece segno con le dita di raggiungerlo, si assicurò prima di chiudere la porta a chiave mentre si spogliava con lentezza difronte al ragazzo voglioso di un contatto fisico con quel corpo esile in confronto al suo ben troppo pompato. Buttava giù un sorso di vino ad ogni indumento che David si toglieva, divertendosi mentre gli regalava quello show
<Fermati lì> indicò al ragazzo che dopo aver tolto tutti gli indumenti tranne gli slip, seguì l'ordine entrando nella vasca stringendo i fianchi dell'altro con le ginocchia.
Il viso di Ash era all'altezza della sua V e mentre lui gli palpava il sedere teneva lo sguardo fisso sul viso del più piccolo, che si godeva il piacere del movimento creato dalle sue mani e nel mentre gli accarezzava le guance, segnando anche i suoi tatuaggi presenti anche lì.
Erano pochi i centimetri di pelle liberi dall'inchiostro, ma David trovava ancora più attraente il suo sguardo malato contornato dalle scritte e il disegno che occupava la sua guancia.
I baci caldi di Ash andavano pian piano fino al basso, e le sue labbra finiscono sulla zona interessata da quest'ultimo, mentre le palpate leggere diventarono più energetiche. L'erezione di David si faceva avanti contro le labbra del suo dominatore mentre seguivano un paio di ansimi.
<Stanno diventando fastidiose> e senza nessun tipo di preavviso i suoi slip non furono più un ostacolo.
Ash chiuse la mano sul sesso dell'altro agitandola con un movimento lento. Con l'altra mano cercò di avvicinarlo il più possibile a se spingendolo per le gambe, ma ogni movimento non venne percepito da David per la troppa estasi dell'effetto che le mani di Ash avevano su di lui.
Il movimento iniziò ad essere più rapido e seguì una pacca leggera con l'altra mano.
<Allora?>
<Zitto, sono in paradiso> lo zittì il piccolo poggiando l'indice sulle sue labbra. Un gesto non pensato perché il tatuato prese quel dito e l'altro portandoli entrambe alle labbra dandogli una dimostrazione di quello a cui avrebbe potuto essere sottoposto.
Tutta quella combinazione di gesti lasciarono il castano senza controllo, lasciando andare via il liquido lungo il petto di Ash, quest'ultimo raccolse il seme con le dita che stava succhiando e le riportò alla bocca assaporando quello che il compagno gli aveva lasciato.
<Sono abbastanza buono per te?> sospirò scendendo lentamente per poi sedersi sulla sua erezione dura che ancora attendeva di entrare in azione.
<Se vuoi ora ti faccio assaggiare quello che ho da offrirti>
Di colpo David si sentì di nuovo carico, offuscato dai baci sul collo dell'altro mentre gli sussurrava quelle parole. Non fu l'unico a fiondarsi sul collo dell'altro, infatti David era deciso a lasciare il suo marchio mentre succhiava la sua pelle. I denti del ragazzo che fino a poco fa era stato appagato affondarono nella pelle dell'altro inavvertitamente per la decisione in cui il tatuato aveva messo nel penetrare l'altro
<Dio...> Ansimò sorpreso alzando il capo verso l'alto
<Credimi, non ti aiuterà in questo caso> rispose mentre le spinte forti erano l'unico movimento di quella stanza. David anche se preso dal piacere amava prendere il controllo, così lo spinse contro lo spazio vacante della vasca dietro di lui e poggiò le mani sulle sue spalle grosse muovendo i fianchi. Sorrise nel vedere la sua testa tesa all'indietro mentre espirava con fatica.
<Cazzo... mi fai impazzire> strinse gli occhi e il piccolo che prima era quello sotto il controllo, decise di passare la lingua lungo il suo corpo fino a fermasi al capezzolo, pronto a stuzzicarlo con i denti.
Il tatuato prese il viso dell'altro costringendolo a baciarlo con foga. Le sue mani lungo i fianchi di David aiutano il movimento di quest'ultimo.
<Da-David...> Furono le ultime parole che pronunciò prima di riempire l'altro del suo sperma.
David poggiò il mento sulla spalla della altro stremato dall'attività conclusa mentre si godeva la tranquillità del silenzio e della sensazione della braccia di Ash che lo circondavano.
<Non sai quanto mi fai bene> gli sussurrò Ash facendolo sorridere, e regalandogli un bacio come risposta.

Your Boy Your King [IN AGGIORNAMENTO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora