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David prima della missione si era recato direttamente nel seminterrato, l'area che usavano generalmente ogni volta che avevano voglia di allenare le proprie prestazioni nel colpire.
La concentrazione regnava in quel momento, non una sola mosca osava ronzargli attorno, non un solo degli obbiettivi mirati aveva scampo.
Sparare era la dote migliore che suo padre avesse potuto donargli e impegnarsi nel mirare e colpire era tutto quello che faceva durante il tempo libero.
<David volevo solo...>
Il ragazzo chiamato in questione si volta ancora in posizione di mira, facendo alzare le mani in aria.
<Ehi ehi, tranquillo sono venuto in pace?>
<Cazzo Ash sei un cretino, sai che non devi interrompermi o succederà peggio della volta scorsa>
<La volta scorsa non so come ho fatto a salvarmi> Disse il più grande sedendosi sul tavolo, prese David per il polso costringendolo ad avvicinarsi a lui. <Questa la prendo io> continuò sfilandogli dalle mani la five-seveN dalle mani e poggiandola dov'era seduto.
<Mi stavo esercitando per stasera> sibilò mentre gli accarezzava la guancia. I suoi occhi erano immersi in quelli di Ash, facendo incontrare quegli occhi azzurri nei suoi color blu.
Ammirare la sua bellezza era di routine per David, era come un passatempo e non si stancava mai di farlo. Ash non era da meno; Mentra David sapeva benissimo che il suo orientamento sessuale era completamente indirizzato agli uomini, Ash quando era un ragazzino ancora non sapeva se il suo desiderio per David fosse solo una fase oppure se le donne fossero il suo genere. A mandare la sua convinzione a puttane avvenne quando quella sera del 22 dicembre di circa otto anni prima si ritrovarono da soli in casa nella stanza di David, quando un tempo vivevano a New York, parlarono del fatto che probabilmente Ash non sarebbe mai stato a letto con un uomo e David per fargli ricredere delle parole pronunciate lo sfido per una nottata intera di sesso con lui. Gli occhi del primo non erano per nulla indifferenti al ragazzo con cui si frequenta, quindi per divertirsi accettò. Lì capì che tutto il sesso fatto con le ragazze precedenti erano nulla a quello che David gli fece passare quel giorno, così finì per impazzire d'amore e David lo notò, perché anche lui era follemente innamorato del ragazzo che prima di quel momento gli aveva prima calpestato e poi spezzato il cuore. Ogni 22 dicembre per loro è da tradizione passare la notte insieme a New York, o almeno ogni qualvolta ci riescono.
<Non c'è ne bisogno, stai dietro di me e mi occuperò io di te>
David sorrise ringraziandolo con un semplicissimo bacio a stampo, giusto per riallacciare il legame tra i due.
<Se fossi in una serie tv o un film probabilmente accetterei, ma sai che amo entrare in azione>
<Certo che lo so, piccolo> Rispose Ash spostandogli i capelli da quelli che lui considerava dei cristalli preziosi e che per fortuna e invidia di tutti erano solo eternamente per lui.
<Cosa sei venuto a dirmi?> si chiese il più piccolo.
Lo sguardo dell'altro si fece leggermente serio, non troppo da allarmarlo, ma abbastanza chiaro da fargli intuire l'argomento.
<Domani verranno le nostre famiglie di nuovo qui>
Sputò con una punta di dispiacere, ricevendo uno sbuffo da parte dell'altro.
Quando i Bolton erano presenti in casa era tecnicamente impossibile vedere Ash, soprattutto da parte del padre sempre al suo fianco. Persino fare sesso per loro era off-limits, perché si ingegnavano sempre nella camera affianco alla loro.
<Quindi stasera dobbiamo recuperare>
<Ma io non voglio recuperare> lamentò il latinoamericano. <Voglio soltanto accumulare, Ash>
E così David fece indirettamente un altro dei suoi innumerevoli tentativi nel convincere il suo ragazzo a confessarsi ai suoi genitori e vivere finalmente la loro relazione alla luce.
<E credimi, è ciò che voglio anche io, lo desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma dobbiamo restare forti> prese le mani di David stringendole. <sai come ho intenzione di agire, no?> alzò in alto un sopracciglio aspettandosi una risposta, che arrivò solo quando David annuì.
<Non sai quanto ti rispetto per tutta la pazienza che hai per me> sussurrò sincero in cuor suo.
<È perché ti amo, sciocco>
<Non sai quanto> suggellare quel momento con un bacio sarebbe stato l'ideale, tranne per il fatto Che vennero interrotti da dei passi troppo forti che indicavano una grande vicinanza, e si staccarono rapidamente.
<Avete intenzione di sbrigarvi o vi devo chiamare una stanza?> urlò Bruce facendo ridere i due per l'espressione la sua esilarante.

Your Boy Your King [IN AGGIORNAMENTO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora