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<Avreste dovuto sentirlo, voleva per forza avere ragione quando non sapeva un cazzo di tutto quello che era successo>
<Ok tesoro, quello che vuoi ma se non spingi questo dannato carrello resteremo tutta la giornata al supermercato> disse Raven rubando dalle mani di David il carrello, mentre dava un'occhiata ai reparti.
<In più dopo cosa ha avuto il coraggio di fare? Mi ha chiesto scusa>
<Un secondo, sono confusa, non è quello che volevi?>
<Oh credimi Khloe l'ha fatto solo perché voleva scopare>
<Oh mio dio> sospirò Raven spostando lo sguardo per evitare di vedere le facce delle donne che erano lì per della semplice spesa.
<David come pensi che debba fare? Ha fatto una stronzata ma l'ha capito ed è per questo che ti ha chiesto scusa>
<Ascolta Alyssa e prendimi quel pacco di biscotti o dovrò sorbirmi Wyatt e le sue lamentele>
<Oh, eccolo qui> David mostrò il suo cellulare e sul display c'era il nome di Ash.
<Rispondilo> lo incitò Alyssa.
<Troppo tardi> finì lui di dire attaccando.
<Sappi che stai sbagliando> disse Raven una volta arrivata la cassa e passando tutto alla signorina.
<Sono incazzato, non mi importa, se chiamasse attaccherei nuovamente> sbottò convinto.
<Ed ecco che chiama me>
<Cazzo Alyssa rispondi> David bacchettò sulla spalla dell'amica che lo guardò confusa.
<Non avevi detto che non gli avresti risposto?>
<Ti sembra il momento di essere coerente? Forza rispondi!>
<Ah> sospirò ed accettò la chiamata

"Ehi Ash dimmi tutto"
"Non appena avete finito raggiungeteci da Lost, siamo tutti lì"
"Certo"
"Oh e... un'altra cosa, potresti dire al tuo amico di comportarsi da maturo e rispondere alla mia telefonata? Lo sto per richiamare"
"Ti ci vorrebbe un premio soltanto per sopportarlo"
"Ce ne vorrebbero otto"
"Esatto, bene ti lascio"

<Cosa ti ha detto?>
<Te lo dirà lui>
La telefonata non tardò ad arrivare e neanche David fu tanto lento nel rispondere.

"Oh finalmente"
"Cosa c'è?" Rispose mentre s'incamminava con le amiche verso l'auto.
"Volevo solo dirti che quando la smetterai di fare il bambino vorrei parlare con te in privato"
"Ah adesso starei facendo il bambino?"
"Si, hai capito bene, il bambino, non rispondi alle telefonate ed eviti le conversazioni"
"Evito di parlare con chi non sa conversare"
"Ne ho abbastanza di questa situazione"
"Non immagini quanto" ribattè con una nota amara nel suo tono.
"Forza scendi, ti sto aspettando qui fuori e si gela"
"Che cos..."

Le parole di David cessarono non appena vide il suo ragazzo lì fuori appoggiato al muro di Lost, uno dei bar da loro frequentato.
Non poteva smettere di ammirare il fascino che trasudava quell'uomo e i suoi tratti decisi del viso. Non poteva smettere di avvampare ogni qual volta lo vedeva con il suo sguardo serioso, e anche se si trovavano nel bel mezzo di un litigio le sue espressioni dure facevano eccitare da morire l'altro.

David squadrò il ragazzo notando che era vestito particolarmente bene: Una maglietta nera a maniche corte, cosa folle per David dato che era inverno e soffrire tantissimo il freddo a differenza di Ash che appunto indossava puntualmente cose leggere, poi aveva dei jeans e per finire portava una bandana che gli rialzavano i capelli.

<Non sai quanto sei odioso> scaricò la sua rabbia sull'altro che non capì facendo il segno con le braccia muscolose.
<Cosa avrei fatto adesso?>
David si avvicinò e gli diede un colpo sui pettorali duri come la pietra.
<Trasudi fottutamente sesso e io dovrei essere incazzato con te>
<Potremmo farlo sui tavolini del bar, sai... devo dire che mi manca vedere tutta la tua pelle pulita> rispose intendendo per la mancanza di tatuaggi.
Abbassò lo sguardo e unì le sue dita a quelle del latinoamericano. <Intendevo veramente quelle scuse, so che hai pensato che fossero un pretesto per togliere tutti i casini di mezzo e finire per scopare, solo che... mi manchi>
<Va avanti> David provocò una risata al più grande che lo accolse tra le sue braccia.
<So che non avresti fatto niente con quel ragazzo chiunque lui sia, ma pensaci, tu non ti saresti incazzato se fosse successo il contrario?>
<Ash, io ho completa fiducia di te, se mi dici che niente c'è stato io t'avrei creduto senza alcun minimo dubbio>
Non sapendo che rispondere Ash si limitò a stringere ancor di più il contatto con David.
<Hai davvero ragione, perdonami per il mio essere cretino>
<Per questa volta te la do buona> Il ragazzo dai capelli scuri si spostò dall'altro.
<Sul serio?>
<Non dubitare più di me>
<Quanto ti vorrei baciare cazzo...> Ash puntò le labbra dell'altro leccandosi le sue.
<Non hai ancora parlato con i ragazzi?>
<Non ne ho avuto tempo in realtà, ma...>
Improvvisamente il ragazzo dai capelli neri prese il castano ed entrarono nel bar avvicinandosi al loro tavolo. Tutti gli altri erano lì già alle prese con il loro aperitivo pre-pranzo quando Ash incominciò a parlare.

<Io e David ci frequentiamo da otto anni>
E boom, senza giri di parole il più grande lanciò la bomba lasciando perplesso anche il suo ragazzo.
Gli uomini che non erano al corrente di nulla smisero di masticare o di bere le loro bevande fissando i due come si può fissare la scena finale di un film finito male.
<Potresti ripetere scusa, credo di aver sentito male>
<No Troy, avete capito bene>
Ash tirò a se il ragazzo e lo bacio difronte al pubblico.
I ragazzi furono felici di sapere che i due formavano una coppia, ma ad ognuno di loro rodeva il fatto che la cosa fosse stata nascosta per tanto tempo e anche inutilmente, a detta loro.
<Io vorrei festeggiare>
<Davvero Troy? Strano, non hai mai voglia di festeggiare!> ironizzò Tate che si avvicinò al suo migliore amico.
<Però dai ha ragione, uomini, andiamo a prendere qualche bottiglia, stasera serata in piscina>
<Ma sei per caso impazzito Kirk? Sapete vero che è inverno inoltrato?> lamentò Bruce.
<Tesoro, a cosa credi che serva la stanza al chiuso che abbiamo fatto costruire con la piscina?> domandò retoricamente il moro al suo fidanzato.
<Bruce ha ragione, i riscaldamenti non funzionano più> fece notare India appoggiando il compagno mentre sorseggiava il suo frappè alla vaniglia.
<Rilassatevi, ci occupiamo noi di tutto. Tieni amore, mantieni questi per il conto, noi andiamo> disse Tate mentre salutava India.
<Morgan, sei dei nostri?>
<Certo Ash, credevi che avrei lasciato a voi la scelta delle bottiglie?> sogghignò Morgan.
<Ehi Mog, mi fido di te> disse Alyssa pensando già ai litri di alcol che le scorreranno presto nel corpo.
<Non ti preoccupare, so già dove mettere le mani>
E così i ragazzi più Morgan iniziarono i preparativi per dare il via ad una serata di totale spensieratezza e divertimento.

Your Boy Your King [IN AGGIORNAMENTO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora