Punto di vista di Liam:
Quando noi cinque finiamo di mangiare notiamo che si è fatto parecchio tardi, Louis ci invita quindi a restare a "dormire" confermando l'idea che il mio cervello si è fatto, ovvero che in quella villa non ci abitasse nessuno a parte i due giovani ragazzi, mi convinco però del fatto che non sia così.
Insomma, sarebbe difficile per due ragazzi giovani vivere da soli, e se convivessero?!Un leggero senso di gelosia mi avvolge ed io, stranito dai miei sentimenti, cerco di capire cosa mi stia prendendo.
Serro la mascella e guardo il vuoto intensamente, apparentemente con uno sguardo perso.È di certo questa la causa della mano di Harry che si poggia sulla mia coscia muscolosa coperta nei jeans, mi giro ad osservarlo assumendo sicuramente una delle mie solite espressioni che lasciano trasparire un leggero velo di emozioni fin troppo coperte da un finto tessuto spesso di indifferenza.
"Lee? che hai?" dice Harry sussurrando, quasi come in realtà sapesse dei miei sentimenti e non avesse intenzione di disturbare i miei ragionamenti con la mia stessa coscienza.
Scuoto immediatamente la testa "nulla, nulla" cerco di tranquillizzarlo con un tono gentile, Harry è una persona molto simile a me.
Spesso tende a isolarsi, a lasciare il mondo che lo circonda.
Si rinchiude in una stanza immaginaria, con la sua fedele chitarra e gli spartiti."Sicuro? sembri strano" dice lui con tono ovattato, mi chiedo il perchè stia quasi sussurrando e la mia curiosità mi spinge a squadrare con i miei occhi nocciola tutta la stanza non notando particolari sospetti, ciò mi induce a pensare che la causa del sussurro fosse in realtà la voglia di un momento di privacy, fino a quando...
La mia attenzione viene catturata dalla figura sul divano, mi alzo e percorro il salotto cercando di fare meno rumore possibile con le converse, che premono sul parquet nero, arrivo al divano e mi accovaccio vicino ad esso.
Il corpo magro avvolto nel plaid, con ancora addosso giacca e scarpe, è assopito sul soffice divano bianco a contrasto con il pavimento.
Mi prendo qualche secondo per osservare la figura di Zayn poi allungo una mano al plaid e lo sposto con cautela dal viso come se fosse un oggetto di altissimo valore, forse più di tutto ciò che valeva questa villa.
Rimango incantato dal bellissimo viso di Zayn, ha la faccia poggiata di lato sul cuscino di Saetta McQueen dando a quel diciassettenne (che in realtà di anni ne dimostrava quindici) un'espressione ancora più infantile.
Dalla sua bocca carnosa a forma di cuore proviene un fiato caldo che riscalda il cuscino con un lievissimo russio quasi inaudibile, è leggermente aperta lasciando intravedere le stelline decorate da elastici che alternavano i colori verdeacqua e blu, le sue labbra rosse sembravano invitanti e morbide, quello inferiore aveva un po' di sangue provocato sicuramente dalle screpolature visibili che non procurano la minima influenza sul mio parere.
Il naso all'insù è arrossato sulla punta e di certo tappato, dato che respirava con la bocca. Louis, rimanendo sempre piuttosto vago sul reale problema del ragazzo, mi ha sempre raccontato della sua salute fragile e della quasi totale inefficienza dei soliti integratori.
Una delle sue mani è sotto il cuscino per darci ancora più volume mentre l'altra era poggiata sopra, con le dita arricciate, non molto lontana dal viso magro.
Le gambe scheletriche sono piegate al tronco e dalla coperta escono le caviglie scoperte e uno dei suoi tanti paia di scarpe.
La mascella è serrata, coperta da una ricrescita di barba alla quale non do nemmeno due giorni.
Gli occhi sono chiusi ispirandomi un senso di tranquillità, e sono contornati da delle folte sopracciglia, una delle quali ha una cicatrice che sembra aver tranciato in due perfettamente quella meraviglia proprio come una saetta, le ciglia sono lunghe nonostante non avesse tracce di mascara al contrario delle papere che a ricreazione ronzano attorno al mio corpo.
Il senso di quiete del suo corpo però mi allarma quando per togliere una ciglia caduta sulla guancia del ragazzo mi accorgo della temperatura fredda del ragazzo, scatto subito in piedi scuotendo il corpo del ragazzo, che non accennava a svegliarsi.
"Louis!" chiamo il ragazzo moro, il quale accorre con urgenza.
"Che è successo?" dice con tono acuto pieno zeppo di preoccupazione.
"È freddo, non si sveglia ho provato a scuoterlo e chiamarlo" dico io cercando di essere il più sintetico possibile.
"Non di nuovo" sospira Louis prendendo Zayn tra le braccia "dobbiamo portarlo in ospedale" aggiunge poi spiegando anche a Niall ed Harry, vicino a me che riesco solo ad annuire realizzando che quella non fosse la prima volta.Prendo il corpo di Zayn tra le braccia "io sono il più forte, lo porto io" dico stringendolo nel plaid, Louis annuisce e ci mettiamo velocemente in macchina Louis sembra ansioso e guida cercando di prestare attenzione alla strada mentre Niall agita un fazzoletto bianco fuori dal finestrino per far si che le macchine si accostassero.
Stringo Zayn forte illudendomi in un suo improvviso risveglio, cerco di riscaldarlo con la coperta in cui lo abbiamo avvolto poco prima.
Una volta in ospedale ci consentono di vedere Zayn quando si è ripreso, dopo quasi un'ora. Ci spiegano che è entrato in ipotetmia dovuta di certo al peso corporeo gravemente insufficiente.
HOLA
non sapete quanto tempo ho impiegato per fare la descrizione più dettagliata possibile, anche se avrei preferito farlo più lungo ma poi ho deciso di non farvi più attendere e quindi ho pubblicato questoche ne pensate? la storia sta finalmente prendendo forma e mi gasa molto come si sta sviluppando anche se per la coppia finale ci vorranno parecchi capitoli
-Giò♡
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Fidanzati? Zianourry! TW (sospesa)
Fanfic"I should take notes of history but I can't really distract myself from my imaginary thin legs." sono queste le parole scritte con un pennarello indelebile sul braccio di un ragazzo. Per Zayn nulla va bene non riesce più a mangiare e Louis, il suo...