South & North

Capitolo 14~ Salvataggi e imprevisti

Will's pov

Mentre respiro piccole nuvole di vapore si estendono davanti al mio viso. Improvvisamente sento una fitta più forte dei calcetti della piccola che dà di solito. Questa viene seguita da un'altra e dopo pochi minuti un'altra ancora. Ho paura, so cosa sta per accadere. Sono appena entrato in travaglio.
Una fitta più forte arriva e non riesco a trattenermi dall'urlare.
"Che cazzo succede ora?" Dice una delle guardie messe a controllarmi sbattendo sulla porta con il fucile.
Dalla voce capisco che è un uomo.
Inizio a piangere in silenzio.
"N-niente"
"Cazzate" dice lui entrando. Quando attraversa la lunga e grande cella si accovaccia davanti a me. Vorrei sotterrarmi in questo momento. Sono penoso e di sicuro non sto facendo una bella figura.
Il ragazzo si gira e dice all'altra guardia:
"Va a farti un giro a lui ci penso io"
Penso alle cose peggiori e mi metto a singhiozzare pateticamente.
Mi accarezza il pancione. La pelle tira sotto il suo tocco.
"Ho capito cos'hai... Deve fare male..."
Poi il ragazzo toglie l'elmo e la benda a coprirgli la faccia dal naso in giù. Si toglie gli occhiali e riconosco gli occhi neri di Nico. Le labbra tirate in un sorriso secche e screpolate ma sempre bellissime. Il viso dell'amore della mia vita e del mio salvatore. Purtroppo la gioia viene rotta da un mio urlo causato da una contrazione.
"Piccolo respira! Fai dei respiri profondi e concentrati sulla mia voce ok?"
"Di là!" Sentiamo urlare da qualcuno fuori la cella.
"Merda" piango.
"No amore ora...o-ora ti tiro fuori."
La cella è chiusa ma le guardie hanno le chiavi.
Continuo a singhiozzare, ho una paura tremenda.
"Ci prenderanno, ne sono sicuro!"
"No! Tu e lei non vi meritate questo!"
Mi urla Nico furioso e probabilmente anche molto spaventato.
Poi sorride sadico e si volta verso le guardie, lasciandomi sul volto bianco un'espressione terrificata.
"Non pensare che io sia venuto da solo..."
"Reyna! Nå!*" Urla facendomi sussultare.
Vedo Reyna da dietro alle guardie con una spada greca che sta facendo una strage.
Gli elmi insanguinati cadono a terra provocando un rumore assordante.
Mi copro le orecchie, sento che la mia testa sta per esplodere.
Le braccia forti di Nico mi stringono la schiena e mi sollevano da sotto le gambe. Faccio una smorfia di sofferenza quando mi solleva per il dolore al ventre.
"Ora andiamo a casa. Dobbiamo fare in fretta. Le guardie di quel bastardo non sono ancora finite di sicuro."
"N-nico..."
"Hey.." mi sussurra con voce rassicurante accarezzandomi la fronte sudata.
Deglutisco a fatica, non ho fiato.
"Nico..." Singhiozzo "devo spingere..."
"Merda" lo sento sussurrare.
"Reyna occupati di lui e di tirarlo fuori, io vi faccio strada." Dice sicuro.

Reyna con me in braccio e Nico iniziano a correre disperatamente cercando una via di uscita.
"Di là" dice Reyna con il fiatone.

Finalmente.

Sono libero. La luce del sole mi fa male agli occhi ma in compenso mi scalda il viso con i suo raggi e in qualche modo tutto ciò riesce a tranquillizzarmi.
"Nico, non ce la faccio più." Sussurro sentendomi morire. Ma non posso farlo ora. Lo devo fare per lei. Devo resistere.
Entriamo nella fidata Jeep di Nico e dopo avermi controllato, Reyna si occupa di me.
"Devi spingere tesoro. Ti prego."
Inizio a farlo con tutta la forza in corpo e dopo quelle che sembrano ore passate tra strazianti dolori, il pianto di un bambino irrompe nell'atmosfera.
Vedo Nico sorridere e poi il buio

[*] Nå in norvegese significa "ora"