*Domenica 13 gennaio. Londra*
Alla fine ieri Anne ha ospitato tutti a casa sua. Dovevamo tornare in dormitorio ma abbiamo preferito stare li. «Buongiorno.» dice Anne appena mi vede. Noto che sono la prima ad essermi svegliata e subito dopo scende anche Cristian. «Io penso che voi dobbiate parlare.» aggiunge subito dopo averlo visto anche lei ed esce dalla cucina per poi chiudersi dentro una stanza. «Buongiorno» mi dice lui sedendosi sullo sgabello affianco al mio. «Ciao.» gli sussurro io lasciandogli un sorriso. «Scusami» sono le uniche parole che mi dice. Lo fermo immediatamente «Cristian non c'è bisogno.» gli dico. Ed era vero. Non avevo bisogno di nessun tipo di scuse. In quel momento avevo in mente sono Leone. «Okay, però non siamo tornati, bhe si..» si ferma timoroso e non parla. «no Cristian, non siamo tornati insieme.» gli dico io. Lui annuisce e si alza per prendersi una ciotola di latte. «Devo dirti una cosa.» mi dice lui appena seduto. «Domani inizio la scuola qui.» a quelle parole mi strozzo con il latte che stavo bevendo. «Va bene?» mi domanda. «Si, Cristian. Basta che mi lasci vivere in santa pace.» gli dico io pensando a me e a Leone. «Si, nessun problema.» mi dice per poi continuare a fare colazione.
-«Questa è la tua stanza.» gli dico. Era anche lui nella parte B del dormitorio. «allora io vado» gli aggiungo una volta che entra nella stanza. Stavo per girarmi per andare via quando mi sento bloccare il polso da una mano. «Aspetta.» mi dice facendomi girare. «Cristian, per favore» gli dico io pregandolo di lasciarmi andare. «No, ti prego io.» mi dice lui con lo sguardo da cane bastonato. Riesco a togliere il polso dalla sua presa e me ne vado lasciandolo solo.
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erano le 8:30 pm. Dovevamo andare a cenare ma avevo ancora dei compiti da finire e non potevo perdere tempo. La fame si faceva sentire e mandai un messaggio su instagram a Leone. Mi mancava e avevo anche fame. " ehi, che fai?" lo inviai senza pensarci due volte. La risposta arrivò dopo ben 10 minuti. "ehi, nulla sto cercando di far calmare Luna." sorrisi a quel messaggio. "ti va di passare del tempo insieme?"
"si, il mio coinquilino non c'è, vieni tu. 200A. ti aspetto." non rispondo a quel messaggio e prendo tutto per finire di studiare. Esco dal nostro corridoio per poi entrare in quello dell'altra parte. Prendo l'ascensore per andare al secondo piano e bussare alla porta di Leone. «Eccoti» dice facendomi spazio per entrare. «Luna?» domando io. E lui mi indica la bambola sul letto. «L'hai calmata?» domando io scoppiando a ridere. Lui si avvicina e mi circonda con le sue braccia. «perché stai ridendo signorina?» dice per poi lasciarmi un bacio delicatissimo sulla fronte. Io lo circondo con le mie braccia e lui successivamente mi mette le mani sulle guance. Speravo con tutta me stessa che in quel momento mi baciasse. Lo desideravo e sono quasi sicura che lo volesse anche lui. Ma così non fu. «Dovremmo studiare» mi sussurra all'orecchio e ci separano per andare lui alla sua scrivania io a quella del suo coinquilino.
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«Ho visto che tua sorella esce con Tobias Grey.» mi dice mentre stavamo mangiando. Dopo aver finito di studiare abbiamo deciso di uscire a mangiare qualcosa. E giusto giusto difronte al college c'era una pizzeria napoletana. Dovevo fargli assaggiare la pizza.
«Oh si, ma è da tanto che non la vedo quindi non so con certezza» gli dico. Lui annuisce e continua a gustarsi la pizza. «senti, venerdì ti va di uscire, solo io e tu» sottolinea le ultime parole. Per fortuna non stavo ne mangiando e ne bevendo altrimenti mi sarei strozzata. «si» gli rispondo semplicemente facendo i salti di gioia dentro di me. Lui mi sorride per la decima volta in quella serata e poi si alza per andare in bagno. Ad un certo punto vedo entrare Thea con Tobias e Cristian. Li saluto con la mano sgranando gli occhi appena vedo anche Cristian.
«Andiamo» dico alzandomi premendo tutte le mie cose. «che succede?» mi domanda il mio accompagnatore seguendomi dopo aver insistito nel pagare. «Nulla» gli rispondo leggermente innervosita. Non capivo per quale motivo Cristian stesse con Thea. E questa cosa mi mandava veramente su di giri. «Impossibile» io stavo praticamente correndo e lui cercava di tenermi il passo. «Grace, ti vuoi fermare?» mi fermo e con gli occhi pieni di lacrime mi giro verso di lui. «che succede piccola» mi domanda avvicinandosi prendendo la mia testa nelle sue mani e avvicinandola al suo petto facendomi sentire il suo battito. «Nella pizzeria.» rispondo singhiozzando io. «C'era mia sorella con il mio ex fidanzato.» continuo a parlare mente lui mi accarezza. Ci sciogliamo da quel fantastico abbraccio e mi prende la mano. «Vuoi venire a dormire da me?» mi domanda cercando di farmi calmante. Io annuisco, mi sento troppo tradita da Thea e non volevo incrociarla. «vieni andiamo» mi dice ma ad un certo punto mi fermo. «Ma non ho niente da indossare» non avere la divisa non era un problema, potevo tranquillamente andarla a prendere domani mattina. Il problema era la sera. «Ti do un mia felpa» mi dice per poi continuare a camminare mano nella mano fino al college. «ma il tuo coinquilino?» domando lui mi dice che dormiva a casa sua e potevamo stare tranquilli.
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Era tardissimo. Forse le tre di notte. Nonostante i due letti avevamo deciso di dormire in uno solo, ci desideravamo entrami. Ero sveglia, non riuscivo più a dormire. Io e Leone eravamo faccia a faccia solo che lui dormiva. Era davvero bellissimo. Una ciocca di capelli gli cadeva sui capelli. Riuscii a togliere un braccio e gli spostai la ciocca di capelli. Forse stavo incominciando a provare qualcosa per Leone. Gli lascio un delicatissimo bacio sulle labbra e cercai di addormentarmi anche io.
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Adolescenza
ChickLitSpin-off di 16 years old and pregnant e Un amore così grande. Qui i ''bambini'' sono ormai grandi. Thea e Grace hanno ormai 17 anni, quasi 18. Mateo ne ha 16 e Brando ed Emma quasi 14. Come si vive in una famiglia piena di adolescenti e con i pr...