Vi raccontiamo tutto B

520 24 2
                                    

«Okay, adesso ci sediamo e ci spiegate cosa diavolo è successo.» dice Thea e i due ragazzi annuiscono.

Ci sediamo sulle poltroncine in cortile che Anne ha. «Allora.» incomincia Leone. «Io e Tobias eravamo migliori amici.» continua a parlare il ''mio'' ragazzo «Si, quando hanno trovato... bhe si.» si intromette Tobias riferendosi al ragazzo morto «Il padre mi chiamò in presidenza. La mia famiglia in quel periodo non era messa bene economicamente parlando e mi offrì dei soldi in cambio del silenzio su tutto quello che sapevo.» ci racconta il ragazzo di mia sorella. «Potete essere più chiari?» domando io non riuscendo a capire bene di cosa stessero parlando. «Bhe, vedi amore. Mio padre non ha mai accettato il fatto che nella sua scuola circolasse della droga ed il ragazzo è morto d'overdose» ci dice Leone. Piano a piano stavamo capendo tutto. «Scusa, quindi ha preferito accusare te?» domanda Thea preoccupata della risposta e i due ragazza annuiscono. «Io e Leone eravamo migliori amici ecco perché sono un traditore.» dice Tobias con le lacrime agli occhi. Leone si alza dalla sua sedia e va ad abbraccialo. Io so che quel ragazzo ha un cuore d'oro; l'ho sempre saputo. «Ma l'autopsia?» domando io «ha pagato anche quella.» ci rispondono appena si staccano dall'abbraccio. «Scusa Leone, scusami se ti ho fatto perdere due anni di vita.» si scusa Tobias. 

-

Alla fine i due ragazzi hanno fatto pace giurandosi fedeltà assoluta. Eravamo tornati in dormitorio e Thea dormiva da Tobias. «Che fai?» domando io appena sento che Leone mi stava prendendo in braccio correndo verso la mia stanza «Leo.» continuo a dimenarmi per scendere «Eccoci arrivati amore mio.» mi dice lui avanti alla mia porta facendomi scendere. «Sai, un giorno magari lo faremo davanti alla nostra casa. Appena sposati e tu che aspetti i nostri tre gemelli.» continua a dire e io scoppio a ridere. «Perché ridi? non vuoi?» mi domanda. «Certo che voglio, ma non credi che tre gemelli siano troppi?» scoppio a ridere mentre li dico questo. «assolutamente no, sai io sono figlio unico e vorrei una famiglia numerosa.» mi dice. Io annuisco e solo dopo esserci baciati si stacca e si alza in piedi sul mio letto. «Vivremo in un attico. I gemelli nasceranno d'inverno. E saranno due maschi e una femmina.» continua a fantasticare. «Si amore, ma dovresti prima chiedermi di fidanzarci.» gli dico io giustamente. Lui diventa serio improvvisamente e in quel momento stavo pensando veramente al peggio. «Cazzo, hai ragione.» dice dandosi le pacche in testa. «Lo so» dico io sorridendogli. Si schiarisce la voce e «Grace Pirozzi. Da adesso che abbiamo 16 e 18 anni fino alla fine dei nostri giorni vuoi essere la mia ragazza?» mi domanda. Io sorridendo annuisco e ci baciamo. In quel momento avevamo detto per sempre e io so che per sempre sarebbe stato. «Ho perso tanto nella mia vita, non riaccadrà di nuovo.» mi sussurra all'orecchio ed io lo guardo non capendo. «Bhe si, Quando sono stato condannato ho dovuto farmi due anni in una scuola militare per evitare i venticinque di carcere. Ecco perché sono in classe con te ancora.» mi spiega. Io lo abbraccio fortissimo a me e incominciamo a baciarci. I baci si facevano sempre più intensi, sempre più vogliosi. 

E lì che ha 16 anni, nella mia stanza a Londra persi la verginità con il ragazzo che amavo. Ne ero sicura, i sentimenti che provo per Leone non sono gli stessi che ho provato per Cristian. Forse è anche per questo che mi sono concessa a lui. Però, è stata l'esperienza più bella di tutta la mia vita. 

AdolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora