Dopo tanto tempo

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È passato veramente tanto tempo dall'ultima volta. Io e Leone stiamo insieme nonostante le litigate. Siamo anche entrati nel mese di marzo e questa cosa mi rende veramente triste, si sta avvicinando l'estate e il nostro ritorno definitivo a Roma. Io e Leone più e più volte abbiamo affrontato questo discorso, ma ogni volta in qualche modo ci siamo sempre convinti che andrà tutto bene. Lo spero, per il mio bene e il suo.  

Dopo l'esperienza che ho avuto con Cristian non riesco a stare tranquilla sapendo anche solo che è uscito con Tobias. E questo è anche uno dei tanti argomenti delle nostre litigate. Anche se ho solamente 16 anni con lui mi ci vedo in un futuro e non voglio che questa cosa finisca da un giorno all'altro. Non voglio neanche immaginare quando torneremo a Roma. 

Ma, oltre alla relazione con il mio ragazzo sono cambiate un pochino di cose. Ad esempio io e Thea ci siamo litigate con le ''gemelle'' e adesso non parliamo più con nessuno. Siamo rimasti noi quattro e questa cosa ci va più che bene. Si è creata una bella confidenza anche tra me e Tobias, che prima non sopportavo. 

Adesso è Sabato e in teoria dovremmo uscire tutti insieme e andare al cinema ma non siamo indecisi su quale film vedere. Ed ho anche una brutta sensazione addosso. Mi sento angosciata e anche leggermente agitata come se fosse successa qualcosa. Sono stesa sul mio letto quando sento il telefono squillare. ''Baby''. 

«Pronto» ovviamente è Leone, e non tardo a rispondere alla chiamata. «Amore, potete venire in mensa tu e Thea?» mi dice lui subito dopo e quelle parole mi fanno agitare, se possibile, ancora di più. «é successo qualcosa?» domando preoccupata io alzandomi dal letto infilandomi la prima scarpa e poi la seconda subito dopo. «Dai, venite e vi spieghiamo.» mi dice. Non è il solito Leone. L'ho sentito irritato. Esco dalla mia stanza e busso quasi buttando giù quella di Thea che al 90% stava dormendo. «Grace che succede?» mi dice. «Non lo so, andiamo in mensa. Ci stanno aspettando.» lei capendo la mia preoccupazione e il mio non sapere indossa le ciabatte e insieme corriamo in mensa. Appena entriamo vediamo per prima cosa i nostri genitori. «Mamma, Papà?» urliamo in Italiano appena li vediamo. Mia mamma è triste però corre verso di noi e ci abbracciamo tutti e quattro insieme.

Appena ci distacchiamo dall'abbraccio vediamo che ci sono anche le ''Gemelle'', Cristian, Leone, Tobias e il preside. «Cosa succede?» diciamo insieme io e Thea, solo in due lingue diverse. «Amore, andrà tutto bene.» le dice Tobias avvicinandosi. «No, forse non vi è chiaro. COSA STA SUCCEDENDO?» urlo decisamente questa volta io. «Signorine Pirozzi, potete tranquillamente accomodarvi.» Vedo quelle tre sottospecie di persone che ridacchiano tra di loro. Mi sono dimenticata di dirvi che Anne è diventata la nostra nuova professoressa di Inglese quindi adesso loro sono sul palmo della mano del preside. «Dati i voti orribili che avete preso in questo ultimo periodo per me è inutile che voi continuate a restare qui. A meno che non paghiate.» incomincia a parlare. «No!» urla alzandosi di scatto Thea. «È impossibile.» continua. Potete dirle tutto tranne che ha preso dei voti brutti. Il preside ci butta letteralmente in faccia la pagella ovviamente truccata. Leone si stava scaraventando sul padre pronto a prenderlo a botte. Io lo fermo. «Ci deve essere un errore, abbiamo la media del nove.» dico questa volta io. «Potete fare le valigie e lasciare computer e Ipad. Da domani la vostra stanza sarà assegnata ad altre due ragazze.» scoppiamo a piangere e ci alziamo. «Amore, andrà tutto bene.» gli continua a ripetere all'orecchio Tobias. Io sono mano nella mano a Leone che è rimasto in silenzio. «Anche se ci sono i miei genitori, dormiamo insieme. Ti prego» Gli sussurro io nell'orecchio appena arriviamo difronte alla porta della mia camera. Lui annuisce e mi abbraccia. Il suo profumo, quello che da domani non potrò più annusare tutti i giorni. e i suoi occhi. MI scoppia il cuore già frantumato in mille pezzetti. I miei genitori sono rimasti a parlare con quella testa di pizza del professore. Quindi nella mia stanza ci siamo solo io e lui. «Mi ripristini tutto?» gli domando io passandogli Ipad e computer. Lui annuisce senza pronunciare parola. «Amore, io credo in noi.» mi dice appena vede la nostra foto più bella come immagine sfondo. Io annuisco con una vena di malinconia. 

Stavo mettendo l'ultima maglietta, la sua, nella valigia. Leone mi abbraccia da dietro ed è in quel preciso momento che scoppio letteralmente a piangere. Lui mi gira e mi stringe fortissimo a lui. Ad un certo punto vedo che prende la bottiglia dalla scrivania e toglie l'anello di plastica. Lo modella un pochino. «Pensavo di avere più tempo per prendere un anello decente. Volevo farlo quando saresti partita a Giugno, ma quello stronzo di è messo in mezzo. Comunque. Vuoi sposarmi Grace Janeen Pirozzi?» a quello parole il mio povero cuore si ricompone poco alla volta. Sapere che Leone voleva sposarmi era una cosa che mi riempiva il cuore di gioia. «qunado avremo l'età giusta Si, si si si si e ancora si.» gli rispondo subito io. 



Ragazzine mie, scusatemi l'interminabile assenza ma ho avuto tanti problemi a casa a scuola e poi mi aveva anche rubato il telefono e non riuscivo più ad entrare su wattpad nonostante le credenziali fossero quelle. Adesso tutto risolto ma non sarò costante come prima anche perchè non ho molte idee. Scusatemi love you to the moon and back <3<3<3

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