Vi raccontiamo tutto. A

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È passato tanto tempo dall'ultima volta che mi sono messa a raccontarvi qualcosa. Con Leone va benissimo, non ci siamo messi insieme però è come se lo fossimo. Stiamo sempre insieme e Thea sta imparando ad accettarlo. Mia mamma ovviamente sa tutto, però Leone questa cosa non la sa ovviamente. Era di nuovo venerdì. E questa sera dovevamo andare ad una festa. Diciamo che eravamo obbligate perché era il compleanno di Michelle e Miranda. E loro avevano trasformato tutto in un party. Ormai siamo già a metà gennaio e questa cosa mi rende sia felicissima perché poco a poco ci stiamo avvicinando a pasqua. Però sono anche molto triste perché dovrò stare lontana da Leone. Ma è ancora molto preso.
Sono stessa sul letto cercando di far calmare Luna. Quando piange io penso a mia mamma che, seppur con l'aiuto di nostro padre, aveva due bambine alla mia età. Io adoro i bambini ma non saprei come fare adesso come adesso. Chissà magari un giorno io e Leone, se staremo insieme, potremo avere dei figli. Sento bussare alla porta, mi alzo ad aprire e con molto dispiacere noto vedo che e Thea. Non fraintendetemi, avrei preferito fosse Leone. «Ehi, vedo che sei felice di vedermi.» mi dice lei. Io scoppia a ridere e alzo le spalle. «Che è successo?» domando io vedendola leggermente preoccupata. «Vedi, oggi al compleanno ci sarà anche Tobias.» mi dice e capisco che è ''preoccupata'' per il conflitto che c'è tra il suo fidanzato e Leone. Ah giusto dimenticavo. Alla fine Thea e Tobias si sono fidanzati, sono carinissimi insieme. «Dai non ti preoccupare. Un giorno ci racconteranno tutto.» la tranquillizzo io. «Senti, sono venuta anche per dirti una cosa.» mi dice rattristita. Io la guardo preoccupata. «mi ha chiamato mamma.» continua e per un secondo ho pensato al peggio. «Zia Janeen ha quasi perso il bambino. Non si sa ancora se si salva» mi dice ed io ci rimango male. Per tanti motivi ma sicuramente quello più importante è perché non mi avevano avvisata. Cioè perché è dovuta venire Thea per dirmi tutto. «Ma non siamo pessimisti. Pensiamo al meglio.» mi dice Thea e io annuisco. «Vado a prepararmi. A dopo.» erano solo le quattro e mezza e la festa sarebbe iniziata solo tra quattro ore. Per me era ancora molto presto. Decido di fare un giro di chiamate per vedere un pochino come stavano tutti.

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«Vi facciamo sapere appena sappiamo qualcosa amore, tu fai la brava questa sera.» mi dice mia mamma prima di chiudere la chiamata. Diciamo che in un ora e mezza avevo chiamato quasi tutti i membri dell'enorme famiglia. Erano finalmente le sei. Era il momento giusto per andarsi a lavare. Decido però di mandare un messaggio a Leo prima. '' Ehi, tutto okay?'' invio, quel messaggio era dovuto al fatto che durante tutto il giorno non l'avevo sentito.
''Ehi piccola, si certo. Alle sette e quaranta sono da te. Fatti trovare pronta. Andiamo con la macchina'' mi risponde. Sorrido e decido di prepararmi per quella festa.

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«Sei bellissima piccola.» mi dice il mio accompagnatore sussurrandomi quelle parole all'orecchio. Io sorriso e gli lascio un leggerissimo bacio sulle labbra. «Oh Lewis.» sentiamo una voce maschile dietro di noi mentre stavamo uscendo dalla scuola, c'era tanta gente che stava facendo la nostra stessa cosa per andare alla festa. «Grey» risponde Leone appena vede Tobias e Thea dietro di noi. Io sorrido solamente, però inizio a preoccuparmi quando sento la mano del ''mio ragazzo'' stringersi e diventare quasi rossa. Subito cerco di farlo tranquillizzare senza farglielo capire. «Andate alla festa delle ''gemelle'' anche voi?» continua a stuzzicarlo Tobias, facendo delle virgolette con le dite mentre pronuncia la parola gemelle. Noi annuiamo. «SI, e si sta facendo tardi. Andiamo amore?» parla Thea per la prima volta e i due spariscono subito dopo. Noi rimaniamo un pochino nel corridoio e poi io rompo il silenzio «Non andiamo» dico. Leone mi guarda non capendo a cosa mi riferissi. «Non andiamo alla festa.» gli dico. Lui scuote la testa a destra e a sinistra in segno di negazione. «ma scherzi? Non vedivi l'ora di andarci.» mi dice stringendomi la mano ancora di più per poi trascinarmi verso la macchina. Entro e corriamo fino alla villa che avevano affittato per questa mega festa. Entriamo e subito l'aria si fa pesante. Avevo un brutto presentimento ma non ci do molto peso. Andiamo a lasciare i cappotti e ci avviciniamo al divano per sederci sopra e scambiarci qualche bacio. Anche se c'è tutta la scuola è come se ci fossimo solo io e lui. Ad un certo punto con la cosa dell'occhio vedo Cristian che ci prova con una ragazza. «Scusa, vado un secondo a parlare con Cristian.» da quella volta che Leone mi aveva detto cosa era successo tra di loro non avevo più avuto l'occasione di parlare. Lui annuisce leggermente ingelosito, gli sorrido e mi avvicino a quella sottospecie di uomo. «Grace, vieni ti presento una persona.» mi dice prendendomi per u braccio. «No, non voglio conoscere nessuno»gli rispondo io spostandomi innervosita. Lui sorride in modo ironico e mi guarda male. «È inutile che mi guardi così. Sei una persona orribile.» gli dico io per poi girarmi e ritornare sotto lo sguardo attento di Leone verso di lui. Ad un certo punto mi sento tirare i capelli e quando mi giro ovviamente è quel scassa palle di Cristian. «Ma sei impazzito?» ad un certo punto non capisco più niente, Leone che fino a qualche minuti prima era seduto sul divano si butta letteralmente si di lui e incominciano a fare a botte. Cristian le ha prese ma sinceramente anche Leone. Dopo una ventina di secondi che mi trovavo dai due cercando di farli smettere ci riesco solo quando arrivano Tobias e Thea. «Lasciami tu, traditore.» gli dice Leone spostandosi dalla presa del ragazzo di mia sorella per poi andare fuori. Io lo seguo. «Leo.» lo richiamo. Era nervosissimo e in quel momento non sapevo cosa fare: più e più volte io e Leone siamo stati arrabbiati ma ancora non avevo capito l'antidoto per il suo caratterino. «Vieni qui.» dice aprendo le braccia ed io mi ci catapultai dentro. «Scusa Grace, è che odio vederti soffrire e per te farei di tutto.» mi dice con il naso e un labbro ancora sanguinante e un occhio praticamente nero. «Non ti preoccupare. Posso chiederti una cosa?» gli domando e lui annuisce. «perché hai chiamato Tobias traditore?» gli domando. Ero sempre più curiosa e sono sicura che anche mia sorella moriva di curiosità. «Perché lo sono.» sentiamo una terza voce, quella del ragazzo di mia sorella. Vedo il ragazzo che in quel momento si stava calmando irrigidirsi di nuovo. «Okay, adesso ci sediamo e ci spiegate cosa diavolo è successo.» dice Thea e i due ragazzi annuiscono. 

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