Capitolo 12 - Messaggi

937 94 6
                                    

Nonostante fossero passate solo un paio d'ore da quando ero tornato a casa, Paolo continuava scrivermi chiedendomi se avessi già trovato qualcuno di carino. Amavo il suo ottimismo, ma come potevo spiegargli che quelle applicazioni funzionavano raramente?

Mi preparai un piatto di maccheroni al formaggio accompagnati da una lattina di Coca-Cola, tra una forchettata e l'altra, mi decisi a riaprire Grindr.
Trovai ben cinque messaggi da persone diverse, per lo più adulti (alcuni anche sposati) che, senza neanche presentarsi o mostrare il proprio volto, partivano con una sfilza di domande.

- Ciao, di dove sei? Io cerco sesso!!

- Sei attivo o passivo?

- Ehi bel manzo, ti va di vederci e scopare? Ospito, mia moglie non c'è.

Alzai gli occhi al cielo e bloccai il cellulare, riponendolo sul tavolo con lo schermo in giù. Avevo smesso di usare Grindr dopo essermi imbattuto, all'età di diciannove anni, in un quarantenne che si era finto un mio coetaneo e che non accettava un no come risposta; era così che mio padre aveva scoperto della mia omosessualità, mi disse solo di stare attento e la conversazione terminò lì, però le cose non erano tanto cambiate in quelle chat.

Infilai i piatti in lavastoviglie e afferrai il pacchetto di sigarette per accendermene una, ma il suono di una notifica attirò la mia attenzione. Era di nuovo un messaggio su Grindr, probabilmente l'ennesimo quarantenne eccitato. Sbloccai il display col pollice.

- Cosa ci fa un volto così affascinante in una chat del genere?

Recitava il messaggio. Ridacchiai e controllai il profilo del mittente, come foto aveva scelto di usarne una che ritraeva una spiaggia, il suo nome utente era Arcobaleno grigio e la sua descrizione riportava soltanto la sua età, ventotto anni. Decisi di rispondere.

- Costretto dal mio migliore amico, ahimè!!

Mi accesi una sigaretta e spalancai le finestre, fissando la chat in attesa di risposta. Le strade di Verona erano un miscuglio di turisti e profumi diversi.

- Vuole aiutarti a trovare l'anima gemella?

- Diciamo di sì. Chi glielo spiega che qui si scopa solo?

Dopo la mia risposta, non ne ricevetti una per almeno un paio di minuti. Forse era uno di quei ragazzi che consideravano il sesso un tabù anziché una forma naturale di affetto.

- Non siamo mica tutti così.

- Hai ragione, Arcobaleno grigio. E tu che ci fai qui?

- È una domanda a cui non so dare risposta

- Nel senso che sei indeciso?

- Nel senso che davvero non so cosa ci faccio qui...

Mi mordicchia il labbro, incuriosito dalla sua risposta. Continuammo a parlare ed io me ne accesi un'altra, quella chat si stava dimostrando stranamente interessante.

- Di un po', hai una foto tua?

Scrissi, sdraiandomi sul sofà.

- Cambierebbe qualcosa se ti mostrassi il viso?

- Direi di no

- Allora lascia perdere, CS.

Dopo la sua risposta, Arcobaleno grigio si disconnesse. Restai turbato da quella sua reazione, ma accantonai il tutto; probabilmente era l'ennesimo ragazzo non dichiarato, timoroso di essere scoperto da qualcuno.
Come promesso, inviai gli screen della conversazione a Paolo e lui rispose con un semplice messaggio:

- È quello giusto. 

Il Colore MancanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora