Entro nell'Ordine degli Assassini

89 3 0
                                    

1: ENTRO NELL'ORDINE DEGLI ASSASSINI

È il tramonto e Venezia, illuminata dal sole calante, brulica di vita.

Nella piazza i passanti comprano: cibo, vestiti, piante o sopramobili.

Un ragazzo seduto su una panca osserva il mare, ascoltando la risacca delle onde.

Iniziano ad essere accese le prime lanterne.

C'è un gabbiano che perlustra la riva.

L'Italia è nel pieno periodo rinascimentale, l'epoca per cui verremo ricordati... Pensa l'uomo sulla panchina, mentre ricorda il suo passato e i suoi fratelli.

Sulla strada ci sono delle piume, esse sono l'ultimo ricordo collegato a Petruccio; ne raccoglie una e la infila in una tasca del vestito nero.

Abbassa la testa, assorto dai ricordi e dalle ombre del suo passato. Bella vita la nostra, eh fratello? È la migliore! Possa non cambiare mai. E nemmeno noi! Pensa nostalgico; molto invece è cambiato da quel giorno e le cose non sono andate come speravano lui e suo fratello.

Ciò che lui era stato un tempo non esiste più ora.

Si trova lì a Venezia per un preciso scopo: è un Assassino, Ezio Auditore Da Firenze, e ha una missione da compiere; Rosa gli aveva detto di uccidere Dante Moro dell'Ordine Templare da sempre in lotta con la Confraternita degli Assassini.

Quando si mette in marcia gli stretti vicoli della città sono pieni di gente e bancarelle.

Ezio come Assassino sa rendersi invisibile nel buio o sui tetti, finché non si avvicina a un canale e ferma una gondola.

"Portami alla nave che salpa per Cipro."ordina sedendosi sull'imbarcazione che traballa al ritmo delle placide onde.

La gondola lo porta fino alla nave, il ponte è buio, illuminato solo da alcune lanterne poste a distanza regolare.

Ci sono quattro guardie che camminano avanti e indietro.

Ezio si issa sulla nave, cammina invisibile agli occhi dei pochi presenti.

Le guardie sono troppo lente per lui, raggiunge Dante in pochi secondi; senza un attimo di esitazione lo uccide con la Lama Celata. Prima di morire l'uomo lo guarda e sussurra: "Lo Spagnolo... è nei sotterranei della città..."Ezio annuisce e senza perdere altro tempo corre sul ponte.

Si lancia dal parapetto, tuffandosi in acqua tra mille spruzzi. Nuota fino l'immensa Piazza San Marco, con la sua imponente basilica dalle forme di derivazione bizantina. Giunto sul luogo, si arrampica sul Campanile Di San Marco dove trova tutto l'Ordine degli Assassini ad attenderlo.

C'è anche una donna dai capelli rossi che ancora non conosce. Mario, suo zio, gli ordina di avvicinarsi e lui obbedisce.

Sa già cosa succederà.

Mario gli prende la mano e brucia il suo dito con un ferro incandescente.

Fa molto male.

È il rituale per entrare ufficialmente nell'Ordine."Nulla è reale. Tutto è lecito."recitano tutti insieme.

Ora è un Assassino a tutti gli effetti.

Ezio si prepara per il Salto della Fede.

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora