6: SONO INVISIBILE
A casa Borgia è mattina e Cesare si trova già in giardino; sta passeggiando all'aria aperta con Lucrezia e Francesca, la nuova moglie di Rodrigo.
Essendo Settembre l'aria è fresca e frizzante, ma le due donne incuranti del clima si immergono nella fontana principale schizzandosi l'acqua addosso a vicenda, ridendo divertite, strillando quando l'acqua fredda si infrange contro la loro schiena."USCITE... FA TROPPO FREDDO PER BAGNARSI!"ordina Cesare furibondo. E' preoccupato per la sorella."Non agitarti... va bene... è divertente."dice Lucrezia sorridendo. Con un ultimo schizzo rivolto al fratello esce dall'acqua con il vestito ormai zuppo e pesante."Ora ti ammalerai! Vai subito ad asciugarti! Voi non pensate alle conseguenze, agite di impulso..."lui va avanti con i rimproveri finché uno dei servi non lo interrompe portandogli una lettera, che decide di aprire subito.
Non muovetevi da Roma. Gli Assassini Italiani sono i più pericolosi, cercano La Mela! Ezio vuole uccidervi tutti.
Andrea.
Cesare si prepara alla partenza quello stesso giorno per Firenze con l'intento di rapire Leonardo e Andrea. Senza dare spiegazioni alla famiglia, sale in carrozza e dà ordine al cocchiere di partire; il viaggio sarà lungo e non può perdere tempo.
Arriva nella città fiorentina dopo due giorni.
Nonostante sia stanco per il viaggio, decide di chiedere immediatamente informazioni a un soldato alle porte delle città."Oh generale... come mai lontano da Roma?"domanda l'uomo nel riconoscere lo stemma sulla carrozza ancora prima di vedere il volto di Cesare oltre la tendina aperta del finestrino."Cerco la bottega di Leonardo Da Vinci."
"E' vicino a villa Auditore, nel centro della città."Cesare annuisce secco e dà ordine di ripartire, dirigendosi verso il posto indicato dalla guardia. Ma una volta giunto nota con sgomento le finestre sprangate dell'edificio.
Incerto se farlo o meno, si avvicina alla porta e bussa. Nessuno gli risponde o apre, la bottega è chiaramente inabitata da un po' di tempo.
In quel momento nel vicolo passa un soldato, così Cesare si avvicina per indagare oltre."Leonardo Da Vinci dove lavora?"
"Non è più qui da mesi."
"Questo lo vedo pure io! Non farmi perdere tempo, dimmelo!"
"Vicino al bordello in periferia, ma..."Cesare non ascolta nemmeno il resto della frase, infuriato lascia l'uomo lì, risale in carrozza.
Non gli interessa niente se non trovare Leonardo e rapirlo così da poter tornare da Lucrezia il prima possibile... le manca di già!
Dovendo agire a notte fonda, decide di entrare nel bordello per aspettare il momento giusto per colpire. Claudia lo accoglie all'ingresso.
Paola ormai è morta ed è lei dunque a dirigere il locale.
Tre prostitute si avvicinano a Cesare e iniziano a corteggiarlo vogliono ricavare informazioni sui Templari. Dopo molte moine, sorrisi e battiti di ciglia, una si azzarda a chiedere:"La famiglia Borgia... è ancora a Roma? E il Papa?"
lui si fa subito guardingo."Perché vuoi saperlo?"
"Solo curiosità. Vorrei poter andare a Roma, un giorno, e vedere il Papa."la prostituta sa di averlo ingannato. Loro in realtà aiutano gli Assassini, i Templari non sanno che vengono spiati.
Claudia gestisce il bordello in modo diverso da Paola.
Ognuna di loro possiede la Lama Celata che d'inverno viene nascosta dalla manica dei lunghi abiti, mentre in estate si limitano a mettere un coltello nella calza sotto al vestito.
A tarda notte Cesare si lascia alle spalle quel luogo di tentazione, per andare a cercare il soldato con cui aveva parlato all'entrata della città diverse ore prima. Giunto alla porta che si apre nelle mura cittadine, non riesce a trovarlo, ma al suo posto c'è Sara!
L'Assassina, appena lo vede, sale sul tetto di una abitazione adiacente e lui la segue."Il soldato... dove è finito?"chiede confuso.
"Sono io il soldato! Quello vero l'ho ucciso. Ti aspettavo..."
"Assassina... perché mi aspettavi?!"lei non risponde e corre sui tetti fino alla Gilda Degli Assassini, facendo perdere le sue tracce a Cesare.
I soldati sono sospettosi!
L'edificio che ospita la Gilda si trova vicino al duomo. Sara oltrepassa l'ingresso e sale le scale, giungendo in una sala dove trova Claudia ad attenderla.
Si siede sulla sedia vicino a lei."Sei diventata la proprietaria del bordello. Perché l'hai fatto?"
"E' per sentirmi utile! Non voglio uccidere... però..."
"La prima volta è difficile farlo... dopo diventa semplice abitudine."
"Stai attenta a Ezio, lui piace a molte."
"Sì! È bello... ma non sono innamorata di lui..."Claudia gira la testa e vede il fratello, è seduto dietro di lei. "Già, Cristina era innamorata di me..."
"E ora... perché non sei con lei?"chiede Sara.
Ezio salta su dalla sedia ed esce dalla stanza senza dire una parola."La famiglia di lei non lo sopporta... Ezio ha rotto loro quasi tutte le finestre!"spiega Claudia.
L'altra scoppia a ridere.
Ezio si allontana dalla Gilda e si dirige verso la casa di Cristina.
Approfittando del buio, attraversa veloce i vicoli della città giungendo in breve tempo davanti all'abitazione. Quando andava a casa sua lo faceva sempre la sera tardi.
Raccoglie un sassolino dalla strada, lo soppesa in mano e infine lo tira verso una precisa finestra.
Ride.
Rapido si arrampica sulla facciata fino alla finestra e guarda dentro oltre al vetro.
Lei è lì in quella stanza... quando lo vede gli apre una delle ante."Ezio! È da tanti anni che sei sparito!"esclama lei incredula e sorpresa. Ezio entra nella camera, è uguale a come la ricorda.
"Ti ho rotto un'altra finestra!"lei sorride.
"Che hai fatto dopo aver picchiato Duccio?"
"Mi sono vendicato di chi ha tradito la mia famiglia. Sono Ezio Auditore Da Firenze. Un Assassino."lei comincia a fargli molte domande e lui cerca di rispondere alla sua curiosità, entrambi desiderosi di colmare il tempo perduto.
Cesare dopo aver perso di vista Sara nell'inseguimento, ricomincia la ricerca.
Comunque deciso ad agire quella stessa notte, era riuscito a radunare alcuni soldati, per poi condurli verso la bottega dell'artista.
Cesare da dietro una parete spia Leonardo per alcuni minuti.
Con un gesto secco della mano indica alle guardie di rapire l'inventore e Andrea.
Sorride soddisfatto nel vedere l'espressione di incredulità e paura sui volti dei due uomini mentre vengono portati fuori dalla bottega.
Il suo piano è riuscito.
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La vendetta di Ezio Auditore
FanficSono Ezio Auditore... ho avuto una vita perfetta fino a 17 anni, poiché eravamo una delle famiglie Fiorentine più importanti e conoscevamo i Medici per invidia hanno impiccato mio padre e i miei fratelli! Conoscerò la figlia di Lorenzo De Medici: Sa...