Il segreto di Leonardo

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4: IL SEGRETO DI LEONARDO

La pioggia batte forte sui vetri del laboratorio... Leonardo è talmente assorto dal suo lavoro che non si accorge nemmeno di cosa gli succede attorno e solo una volta finito sospira soddisfatto.

Andrea, lì accanto, guarda affascinato quelle dita sottili all'opera.

L'umidità attacca la tunica che indossa e si ritrova ben presto tutto sudato.

Le gocce scivolano sul collo, lente... continua ad asciugarsi senza successo.

È pomeriggio, ma con quel tempo cupo e violaceo per la pioggia pare già notte, perciò accende il candelabro.

Andrea sospira appoggiandosi al tavolo."A Ezio non piaccio, credo... ho visto quanto era sconvolto questa mattina."

"Ci ha visto baciarci... lascia che si riprenda. E poi credo che in realtà tu gli stia simpatico."dice l'inventore sempre chino sul suo foglio.

"Spero che tu abbia ragione. Ma si può sapere cosa fai di così importante? È da ore che sei lì, chino su quel tavolo..."

"Sto lavorando a un progetto... stai lì buono!"dice all'amante con un sorrisetto.

"Già... tanto sono io quello che ha male alla schiena... non tu!"si lamenta Andrea, contorcendosi divertito sulla panca solo per fargli un dispetto.

Leonardo alza gli occhi dal foglio. "Allora dimmi... vuoi riposarti?"passa le dita attraverso i capelli incollati alla fronte.

"Sì! Ma... cosa fai di così faticoso?"chiede, mentre si avvicina e lo aiuta ad asciugarsi con un panno; lui però sposta il braccio di Andrea con rabbia.

"Se forse riusciresti a stare almeno per un po' zitto e buono riuscirei a finire... e tu a scoprirlo!"

quando finalmente termina il suo lavoro, Leonardo sistema gli ultimi ritocchi, poi gli porge il foglio."Ma siamo noi! Solo che... è il nostro matrimonio! O almeno credo..."esclama confuso l'assistente.

"Sì è esattamente quello. Vedi... resterà solo un sogno meraviglioso... però avevo bisogno di disegnarlo... fartelo avere."

"Non è giusto! Il Papa deve darci la possibilità di sposarci!"la felicità del momento precedente è già interrotta, Leonardo quindi lo abbraccia tra quelle braccia ruvide segnate da anni di lavoro e al tempo stesso delicate."Le cose un giorno cambieranno... vedrai."dice cercando di suonare convincente, poi sospira stanco.

In realtà non ci crede davvero, solo vuole togliere quell'espressione abbattuta e triste dalla faccia dell'amante.

Andrea gli sposta piano la testa sulla spalla.

osì vicino sente il suo odore, profuma di erbe.

Cucina sempre per lui quando è stanco, e Andrea ha intenzione di farlo anche questa sera. Ancora stretto tra le braccia dell'amante, scivola nel sonno senza accorgersene, iniziando a sognare qualcosa che non accadrà mai.

SOGNO DI ANDREA

Dalla bottega di Leonardo, io e lui usciamo in strada. L'aria estiva serale ci arriva sul corpo. Saliamo su una carrozza che ci porta fuori Firenze, tra i prati verdi pieni di papaveri con petali sottili. Ezio vestito come sempre da Assassino abbraccia l'amico."Vedi? Ora potete sposarvi, amico mio."dopo quella esclamazione di felicità, entriamo in chiesa. Sembra che il mio cuore stia per esplodere per l'emozione. Aspettiamo questo momento da così tanto tempo... in chiesa fa più freddino rispetto all'esterno adesso che il sole tramonta. L'interno dell'edificio sacro è molto bello, ma io vedo solo lui. "Vuoi tu prendere in matrimonio il qui presente Leonardo Da Vinci?"

"Sì... certo che voglio! È il mio più grande desiderio!"rispondo con decisione. Quando Leonardo mi sorride mi sembra che tutta la chiesa sia più luminosa.

"Potete baciarvi. Buona vita insieme, non dimenticate di amarvi sempre!"appena pronunciate quelle parole, ci baciamo con trasporto, gioiosi... ed il resto attorno a noi scompare! Dalla tasca Leonardo prende due anelli d'oro. Ezio si è preso il compito di comprarli, dato che noi due non possiamo permetterceli.

Entrambi recitiamo: SIAMO UNITI DA UN QUALCOSA DI MOLTO FORTE: È L'AMORE TRA DI NOI.

Poi prendo la sua mano e infilo l'anello al dito, lui fa lo stesso con me.

"Sì, lo voglio... Non aspetto altro... Certo..." mormora Andrea nel sonno, con il capo poggiato sulla spalla dell'amante.

"Cosa vuoi? È un'ora che dormi..."gli chiede Leonardo confuso, il quale non aveva ancora preso sonno.

"Eh? Stavo sognando di noi due... Il tuo disegno mi piace molto."Leonardo sospira, baciandolo ancora una volta.

Solo più tardi si alzano dalla panca e vanno in cucina.

Andrea si occupa della cena e i due mangiano insieme, condividendo con piacere quel momento della loro quotidianità.

Quella notte invece che dormire Andrea resta sveglio a ripensare al suo sogno.

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora