Amori impossibili

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13: AMORI IMPOSSIBILI

Lucrezia, quando quel supplizio con Giovanni termina, si sforza di dormire. Quello è l'unico modo per sfuggirgli.

Il giorno seguente, al suo risveglio è sola nel letto.

Dopo essersi vestita, scende nella sala da pranzo e trova Rodrigo disperato.

Di certo ha passato la notte a tormentarsi per la morte inattesa della moglie. L'hai uccisa tu con la tua FOLLE idea di legarmi a quell'idiota! È inutile piangere. Ovviamente continuerai a cercare La Mela Dell'Eden, non ti puoi fermare?! Hai distrutto le nostre vite! Pensa arrabbiata, dopo quello ha dovuto subire. Quelle frasi Lo Spagnolo non le sentirà mai dire ad alta voce dalla figlia preferita.

A Lucrezia nonostante tutto dispiace e tenta di consolarlo come può.

"Hanno... ucciso... mia... moglie... Come farò? E'... l'unica che mi... amava..."chiede alla figlia piangendo, che chiaramente non può avere la risposta.

Lei rimane in silenzio per non peggiorare le cose ulteriormente. Dopo aver lasciato l'uomo al suo dolore, va a cercare il fratello, trovandolo in biblioteca. È intento a capire i fogli dell'inventore."Cesare, aiutami! Nostro padre è sconvolto. Dice cose sconnesse, non so cosa fare!"

"Vai a prendere dall'erborista l'oppio e mischialo nell'acqua, poi daglielo. Attenta però, è una droga forte."spiega Cesare. E' agitato perché usandola conosce gli effetti che questa ha sul corpo. La donna però non può andare di persona come richiesto, l'accuserebbero di stregoneria e verrebbe bruciata viva sul rogo, per questo manda una guardia al suo posto.

Quando il soldato fa ritorno a palazzo, consegna l'oppio alla padrona, che subito prepara la miscela nell'acqua. Infine Lucrezia fa ritorno nella sala da pranzo e porta il bicchiere a Rodrigo.

Lui però non vuole bere e allontana il braccio della figlia che gli porge la bevanda."E' oppio, ti farà rilassare. Non piangerai più per un po' di ore."tenta di rassicurarlo.

"No! Non voglio, sono cose da strega, tu lo sei!"Lucrezia non fa caso all'accusa e gli spinge il bicchiere verso la bocca, costringendolo a bere qualche sorso.

Rodrigo sbuffa.

Poi gli asciuga le labbra in modo amorevole, quasi a volersi scusare per il gesto brusco.

Lucrezia se ne va.

A villa Auditore è ormai sera, le torce sono accese.

Ezio siede sul divano.

L'Assassino è intento a corteggiare Caterina; lei noncurante delle frasi che dice sta al gioco."Mi piaci... Non sei come tutte le altre che... ho... avuto..."mormora seducente.

"E cosa ti piace di me? Non dirmi la bellezza!"chiede stuzzicandolo.

"Quella, quando sarai vecchia, non ci sarà più, ma il carattere resta sempre."amoreggiano sul divano del salotto, spingendosi poi ben oltre una volta giunti nella camera da letto dell'uomo. Caterina non è così contenta da quando ha ucciso Girolamo, ma l'amore può durare? Ogni pensiero viene interrotto quando il fragore di vetri rotti raggiunge i due amanti. Si alzano a sedere allarmati e in quel momento anche la finestra della camera va in mille pezzi.

Attraverso l'apertura viene gettata dall'esterno una torcia, che ricade sul tappeto incendiandolo.

L'incendio divampa in fretta divorando i tessuti e ben presto metà stanza brucia. Ezio, rivestitosi in fretta, corre fuori dalla camera nel corridoio già in fiamme."ZIO MARIO, CLAUDIA, SARA, ERIKA... DOVE SIETE? HANNO INCENDIATO LA CASA!"grida disperato. Dietro di lui c'è Caterina che lo segue, fino a quando non esce agilmente dalla finestra. Lei si guarda in giro, non volendo saltare a sua volta, è bloccata! Dei soldati e la prendono, mentre sulla strada altre guardie uccidono Mario senza pietà.

Erika lotta contro di loro.

I soldati vanno da Cesare, che li attende all'esterno della Villa.

"ASSASSINO, HO PRESO LA CONTESSA DI FORLI' E UN ALTRO E' MORTO!"grida per farsi sentire da Ezio che è sul tetto.

QUEL TEMPLARE DEVE MORIRE ADESSO!

Sara spera che quella voce sia di Cesare, dato che è da molto che non lo vede. La lotta a villa Auditore finisce, gli Assassini hanno perso.

L'Ordine, dopo la morte di Mario, deve essere comandato da Ezio. Lui però non può, essendo ossessionato dai Templari e dalla sete di vendetta. Al suo posto è Maria a diventare Gran Maestro Dell'Ordine."Riposa in pace."ripetono gli Assassini tutti insieme per commemorare il defunto Maestro.

Poi pregano in gruppo.

Ezio è visibilmente abbattuto per l'accaduto, avevano legato quando Mario lo aveva aiutato con i Pazzi a Firenze. Al termine della cerimonia, gli Assassini decidono come trovare Caterina."I Borgia abitano a Roma. Forse anche Leonardo è là."dice lui.

"Leonardo è stato rapito dai Templari, ma non so dove sia! Vuoi che lo scopra?!"domanda Claudia; è in ansia per suo fratello, sa che ci tiene tanto a Leonardo, per lui partirebbe subito.

"E ME LO CHIEDI?! È IL MIO MIGLIORE AMICO!"esclama scontroso alla sorella.

Erika li interrompe."Gran Maestro, cosa facciamo? Cesare sarà con le guardie."

"Non sarà facile ucciderlo e liberare Caterina."Ezio deluso per gli ultimi avvenimenti, si allontana dalle tre donne, dirigendosi verso le camere.

Attende Erika all'interno della sua stanza.

La donna entra dopo alcuni minuti e non vedendo nessuno inizia a svestirsi. L'uomo allora esce dal suo nascondiglio, mostrandosi a Erika."Ezio, mi hai fatto paura! Cosa ci fai qui?!"

"Io... parto per Roma. Vieni con me o stai qui?"

"Vengo con te! Andremo in prigione?"l'Assassino non risponde, la fissa in silenzio per alcuni istanti, prima di darle le spalle e andare nelle scuderie. Prende due cavalli, intanto lei si riveste e scende in strada, trovando Ezio già pronto alla partenza.

Partono per Roma al galoppo. Dopo alcune soste per far riposare i cavalli, giungono finalmente nella città, trovandola quasi deserta a causa dell'ora tarda. Quella stessa sera Lucrezia fugge dal marito.

"Giovanni vuole picchiarmi! Ancora!"Cesare, sentendola dire una cosa simile, la trascina da Rodrigo. Il Papa vedendoli arrivare con un'espressione tanto seria in volto, li guarda preoccupato.

"Suo marito la tratta male! Guardate!"gli fa vedere alcuni lividi sul corpo della giovane. Lui si alza e guarda più attentamente.

"Il matrimonio è annullato! Domani partirà!"annuncia adirato.

"Non voglio più sposarmi, diventerò suora."pochi giorni dopo, Lucrezia parte per Ferrara, diretta alla Chiesa Di San Tommaso. LE COSE STANNO PEGGIORANDO PERCHÉ CESARE CERCA QUEL MOSTRO CHE LA PICCHIATA!

Intanto suo fratello aspetta Giovanni sulla strada per Pesaro, assale il cavallo e lo uccide.

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora