Viaggio a Ferrara e la liberazione di Caterina

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14: VIAGGIO A FERRARA E LA LIBERAZIONE DI CATERINA

Giunta a Ferrara, Lucrezia viene condotta nel convento adiacente alla Chiesa Di San Tommaso. Qui l'attende una nuova stanza, dall'aspetto spartano; ci sono solo il letto, l'armadio e una piccola finestrella, dalla quale si vede l'orto. Appoggia la borsa sul pavimento, poi indossa i vestiti da novizia e va nelle cucine. È curiosa di sapere come si cucina, non l'ha mai fatto! Sta attenta a come fanno le suore addette a quella mansione."Sei nuova! Lo vedo dai tuoi abiti. Io sono Monica."dice sorridente una suora.

"Io Lucrezia. Sono la figlia del Papa..."è contentissima di poter parlare liberamente con qualcuno, spera che Monica possa diventare sua amica.

"Non conta più chi eri... e neanche il tuo passato..."la suora le consegna alcune verdure e un coltello, dandoglielo direttamente in mano, così Lucrezia aspetta un ordine su come procedere. E' sempre stata abituata a fare ciò che dicono gli altri, ma vedendo che non arriva nessuna istruzione chiede confusa:"Come devo tagliare? Non sono esperta..."

"I coltelli non servono solo per uccidere, li si usa anche in cucina."lei guarda perplessa, senza capire a cosa si riferisce. L'infamia la perseguita ovunque vada.

"A cosa ti riferisci? Io non uccido e neanche la mia famiglia!"in realtà sa che il fratello per lei ha già ucciso, ma chiaramente non può dirlo! È un segreto.

"Tuo marito, quando il Papa ha annullato il matrimonio e lo ha accusato d'incesto, alla fine è stato ucciso da Cesare."la informa lei senza scomporsi. Lucrezia finge di essere stupita (a dire il vero per l'incesto lo è davvero) di Cesare no.

"NON E' VERO! FINISCILA DI DIRE BUGIE!"

Monica ignora quella patetica sgridata e lasciando le verdure sul tavolo, conduce l'amica nell'orto. Prima di tagliare gli ortaggi, Lucrezia alza lo sguardo oltre la siepe che fa da recinzione alla coltivazione, soffermandosi a osservare Ferrara. Dalla collina vede tutto, ci sono solo uliveti, grano e viti nella campagna. È diversa da Roma. La Città Eterna ha il rumore delle carrozze, persone che cavalcano o le voci del mercato."Se hai finito di guardare in giro, ti spiego cosa fare."

"Dimmi, ti ascolto, ho capito solo che devo tagliare la verdura."lei prende il coltello, dopodiché taglia le verdure, mostrando la giusta procedura alla novizia. Lucrezia fa lo stesso, poi raccolgono le erbe aromatiche, tra cui timo, erba cipollina, cipolla, aglio, eucalipto, finocchio, camomilla, basilico e coriandolo. Lucrezia cerca di ricordare tutti quei nomi, vuole imparare in fretta a distinguere le varie piante. Dopo aver scherzato un po' durante la raccolta, le due donne tornano in cucina e preparano l'arrosto.

A Roma intanto, i due Assassini scendono dai cavalli nella piazza davanti al Ponte Sant'Angelo. Si mischiano tra la folla, per non essere notati dalle guardie sui tetti."Se i soldati ci vedono, tu uccidili." sussurra a Erika. Lei fa cenno di sì in silenzio.

Una volta intravisto Cesare in prossimità del castello, iniziano ad avvicinarsi all'uomo. Tuttavia lui li vede, riconoscendoli tra la gente, e grida ai soldati:"UCCIDETE GLI ASSASSINI, NON DEVONO ENTRARE AL CASTELLO!"

Questi eseguono gli ordini e tirano le frecce, incuranti del resto dei presenti. Invece di colpire loro, uccidono Cristina e Rosa! Tutti corrono alla rinfusa, Ezio quindi corre sul ponte inseguito da Cesare. Per evitare i colpi, sale sulla balaustra del ponte e si getta nel Tevere, dileguandosi nell'acqua. Il Templare entra nel fiume con lui, nuotando alle sue spalle. Nel tentativo di sfuggirgli, Ezio raggiunge la riva e risale in strada, seguito dal suo nemico. Erika intanto ha ucciso diverse guardie, prima di accorrere in aiuto del Maestro. Salta sulla schiena di Cesare, facendogli perdere l'equilibrio e gettandolo violentemente a terra. L'Assassino approfitta della situazione per raggiungere il castello. Qui corrompe una guardia all'ingresso, dandole 100 fiorini. Vedendo i soldi, il soldato ascolta attentamente."So che Caterina Sforza e Leonardo Da Vinci sono in questo castello. È vero?"

"Se vuoi che te lo dica dammi più soldi!"seppure contrariato, fa come gli ha detto.

"Eh... allora?! Ti ho dato 50 fiorini in più! Dimmelo!"con il dito l'arcere indica la torre centrale. Ezio supera l'uomo in fretta e va nel luogo indicato. Prima però deve cercare la chiave, è nascosta dentro un baule, ma davanti a esso ci sono due soldati armati. Senza indugio li uccide, il sangue schizza sul muro di pietra. Non si attarda a controllare se siano effettivamente morti, preferendo raggiungere in gran fretta la porta della prima cella: lei è là... vederla così le fa pena. Apre e la prende per mano, poi corrono alle scuderie, dove riposano i cavalli dei soldati. Caterina sale subito in sella su uno degli animali presenti."Grazie per avermi liberata! Ritorno a Forlì."dice, prima di dare un colpo deciso ai fianchi del cavallo e galoppare fuori dal castello.

Quando Ezio torna nella torre, si rende conto che l'amico Leonardo non è presente in quel luogo. Amareggiato raggiunge Erika, che fino a quel momento ha lottato con Cesare. Ripercorrono in fretta la piazza davanti al ponte, inseguiti dal Templare, per poi risalire sui loro cavalli e fuggire.

Dopo un rapido viaggio, i due Assassini tornano a Firenze nella casa di Sara. Ora quel palazzo è quasi vuoto... quando entrano Maria aggredisce immediatamente il figlio."TI AVEVO DETTO DI NON PARTIRE PER ROMA! POTEVI ESSERE UCCISO!"esclama isterica.

"Veramente... Erika era con me, mi ha aiutato." la donna se ne va, senza aggiungere altro, troppo adirata per continuare la discussione.

Il cameriere intanto porta una lettera all'Assassino. E' di Caterina per Ezio, riporta: Sono contenta che sei tornato da Roma vivo! Mi sono accorta di amarti quando hai aiutato i miei figli a Forlì. È stata bella la notte insieme, spero di rivederti il prima possibile... Voglio sposarti, dopo che i Borgia saranno morti.

A Ferrara, nel monastero, Lucrezia è stesa sul duro letto. Non riesce a dormire, ha troppi pensieri per la testa; inoltre è da un po' che non sta molto bene. Dapprima aveva dato la colpa alla stanchezza per il viaggio che l'ha portata a Ferrara e al cambiamento di stile di vita. Non sa perché, ma porta le mani alla pancia... possibile che sia incinta?

Se fosse dell'ex marito preferirebbe abortire piuttosto che partorire.

L'idea va subito a Giovanni e Perotto, però purtroppo non può ancora essere certa della gravidanza e neppure di chi sia eventualmente il vero padre del bambino.

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora