Il Carnevale di Venezia

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11: IL CARNEVALE DI VENEZIA

La mattina del giorno seguente, Sara si veste ed esce nel cortile di Villa Auditore.

Non c'è più nebbia, il sole splende alto nel cielo.

Ascolta gli uccelli cantare contenti sulle piante della villa.

Si dirige poi verso le stalle, dove è stata momentaneamente nascosta la carrozza.

All'interno del mezzo giace ancora il cocchiere morto.

Si avvicina al corpo, scostando poi il lungo mantello scuro con cappuccio.

In quel momento si accorge che si tratta di una donna con addosso dei vestiti da cameriera. È Daniela! Prega per lei non potendo ormai fare nulla.

Tornata in giardino con una pala, scava una fossa abbastanza profonda dove seppellire la sua fidata cameriera.

Qualche settimana prima del matrimonio, Sara riceve l'invito dalla sorella. I preparativi della partenza non sono particolarmente lunghi, ma ad attenderla c'è un duro viaggio fino a Venezia.

Ci va perché è costretta.

A villa Auditore gli Assassini decidono cosa fare per trovare Rodrigo."Lo Spagnolo è a Castello Sant'Angelo, solo che i soldati controllano tutte le entrate."spiega Mario.

"Io questa volta non potrò venire, ti aiuterà Erika..."dice Sara giù di morale, è ancora triste per Daniela.

"Va bene, non capisco il motivo della tua decisione, però se hai deciso così..." lei non spiega e la riunione finisce così, così se ne vanno tutti tranne Erika.

"Perché sei giù? È una mia idea forse..."chiede l'amica.

"Non è una tua idea... lo sono. Hanno ucciso la cameriera della mia famiglia."dice senza scendere nei dettagli. Sicuramente qualcuno avrà già notato la terra smossa nel giardino della villa.

Sara termina di preparare il proprio bagaglio e parte per Venezia.

Anche se non sopporta la sorella, non può mancare al suo matrimonio, vuole mantenere almeno il saluto con lei. Maddalena è l'unico membro della famiglia rimasto vivo.

Il vestito d'Assassina lo lascia a Monteriggioni.

Non vuole spaventare Maddalena dicendole che uccide i Templari come il suo futuro marito, Marco Barbarigo.

Il viaggio pare interminabile per l'Assassina, costretta a numerose soste per sostituire i cavalli della carrozza.

Dopo giorni giunge finalmente a Venezia, giusto in tempo per le nozze.

Maddalena si sposa nella Basilica di San Marco, dunque Sara entra nella chiesa insieme agli altri invitati, attendendo l'arrivo della sposa. Dentro ci sono numerosi affreschi raffiguranti Mosè, San Giuseppe, santi e apostoli. In mezzo, vicino all'altare, c'è una grande croce d'oro. Senza dubbio la coppia di sposi vuole un matrimonio sfarzoso.

Al termine della funzione religiosa, gli sposi e i loro ospiti escono dalla chiesa. Davanti al portone principale c'è la carrozza che porterà la coppia nella casa di Marco. Nevica, fa molto freddo, ma Maddalena non se ne accorge. È contentissima!

Dopo alcune ore, Sara decide di andare da Maddalena.

In chiesa non le era stato possibile avvicinarla e aveva preferito mischiarsi insieme agli altri invitati.

Sara arriva davanti la casa della sorella, respira piano, dopodiché bussa.

E' nervosa.

Le apre una cameriera, che subito la conduce nella camera di Maddalena."Ciao Sara, ti è arrivato l'invito per il matrimonio? Mi sono sposata questa mattina. Se vuoi c'è una festa stasera."

"Sì, verrò. Sapevi che nostra madre e Daniela sono morte?"

"No, non lo sapevo... da quando sono qui aveva smesso di scrivermi..."mormora sconvolta, lasciandosi cadere sulla sedia della toiletta. Sara lascia la stanza, cosìcché Maddalena possa realizzare quella terribile notizia.

È distrutta per Clarice, con Daniela non ha mai avuto una relazione.

Sara gira per i corridoi dell'elegante casa, finché Marco non la ferma."Sono stato informato del vostro arrivo da Firenze... vostra sorella è nella sua stanza?"

"Sì, è in camera. Mi ha invitata al Carnevale Di Venezia..."lo informa senza entusiasmo, prima di superare il cognato e uscire dalla casa. Fino all'ora della festa Sara non si fa vedere da nessuno.

Mentre passeggia tra i vicoli della città, ferma un passante."Dove vado per Il Carnevale? È la prima volta per me..."con la coda dell'occhio le sembra di scorgere Ezio correre sui tetti, ma per quanto ne sa lui dovrebbe essere a Firenze.

"E' in piazza San Marco, ti consiglio di andare con una maschera..." le spiega gentilmente l'uomo, donandole la propria maschera. Lei lo sta per ringraziare, ma quello è già sparito. Sara indossa la maschera, poi va in piazza. Appese ai lampioni ci sono delle decorazioni ritagliate a V.

"IO E MADDALENA VOGLIAMO RINGRAZIARVI PER ESSERE VENUTI ALLA NOSTRA FESTA!"grida Marco su un palchetto per farsi sentire da tutti. Tra la folla Sara vede Ezio avvicinarsi in modo troppo furtivo al Templare. Dunque non era stata una sua impressione poco prima. Cosa ci fa a Venezia? Vuole il suo sangue."NO! NON UCCIDERLO, ASSASSINO!"grida lei, ma l'Assassino fa finta di non sentire e uccide Marco con la Lama Celata.

Prima di morire tra le braccia della moglie, confessa:"Ho sposato Maddalena per i soldi della famiglia Medici..."

"SARA, UCCIDI I SOLDATI CHE STANNO ARRIVANDO!"Maddalena a quelle parole si volta a guardare spaventata la sorella. Questa è l'ultima volta che si vedranno.

I soldati vogliono ucciderla, contro di loro interviene Cesare.

Da quando l'ha vista non le ha tolto gli occhi di dosso."Uccidete l'Assassino, non lei, capito?"ordina quel generale dai capelli neri lunghi.

Ezio non lo riconosce!

Il Templare trascina Sara lontano dalla festa, fino a una locanda.

Tenendola per un braccio, Cesare si avvicina al bancone e paga per una camera, conducendola poi su per le scale.

Giunti nella stanza, le toglie la maschera e inizia a svestirla."Perché lo stai facendo? Non faccio sesso con il primo che incontro!"chiede sospettosa, allontanandolo da sé.

Lui non ci fa caso, è abituato con i modi di fare di Lucrezia."Non sei un'Assassina... lui lo è invece."mormora seducente, avvicinandosi lentamente a lei. Dall'espressione turbata della ragazza, Cesare comprende che in qualche modo si sente in colpa. Approfittando di quell'attimo di debolezza, lui la bacia,

dapprima con leggerezza, per poi amoreggiare.

Senza staccarsi da lei, la conduce lentamente verso l'unico letto nella stanza. Per una notte non avrà nessun pensiero per la testa, eccetto lui... forse.

La mattina seguente, al posto di Cesare, Sara trova un messaggio con scritto: Sono dovuto partire per Roma subito, dato che faccio parte della Guardia Papale. Non credere che ti abbia abbandonata. Ci vediamo, se lo vorrai.

Sara butta il biglietto sul letto arrabbiata. Mi hai portata a letto e poi te ne sei andato... Cosa mi aspettavo? Sì, voglio rivederti... ti amo. Pensa combattuta, mentre si veste. LA LUSSURIA DELL'UOMO E' IRREFRENABILE!

La ragazza decide di lasciare Venezia quel giorno stesso.

Non riprende la carrozza con cui è giunta in città, preferendo una cavalcatura veloce.

Durante il viaggio di ritorno verso villa Auditore, Sara rivede Cesare che l'aiuta contro dei soldati."Sono un'Assassina... esattamente come lui! Ti sei sbagliato!"grida lei nel bos

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora