Lucrezia si sposa

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12: LUCREZIA SI SPOSA

È il 25 febbraio, nevica ancora dopo tre giorni. Lucrezia siede sul divano insieme a Giovanni davanti al camino, ma non ascolta una sola parola di quello che dice.

Annoiata si alza e lascia il salotto, dirigendosi verso l'ingresso del palazzo, dove recupera un mantello.

Una volta in strada, con passo svelto si incammina per l'abitazione di Perotto.

Non c'è nessuno in giro.

Ormai ha imparato la strada. Bussa alla sua porta, dopo poco lui le apre."Oh Lucrezia... sei venuta dal castello fino a qui camminando?"chiede agitato spingendola dentro. Lucrezia si toglie il mantello bordato di pelliccia, poi guarda in giro nell'unica stanza della casa. Con gli occhi cerca l'arpa, poi però vede un quadro, raffigura Perotto nel deserto insieme ad altri esploratori; dietro di loro c'è una miniera."Mi suoni una musica dolce? A casa con Giovanni è noioso."propone la donna, senza fare domande su quel quadro particolare. Lui inizia a suonare, dallo strumento escono delle note dolci... Lucrezia ascolta incantata, perdendo completamente la cognizione del tempo. Dopo un'ora lei gli si avvicina, prendendogli le mani mentre sorride sensuale.

Perotto fissa quegli occhi incantato.

Si baciano, non hanno bisogno di parole per capire ciò che entrambi vogliono.

Perotto la fa sdraiare sul letto e lì si abbandonano entrambi alla passione."Se Giovanni lo scopre si arrabbierà molto! Non potremo più vederci..."dice lui, ancora sdraiato al fianco di Lucrezia. Non vuole doverla lasciare.

Alle persone più basse di rango come Perotto è proibito vedere un'aristocratica; se questa poi è la figlia del Papa, ancora peggio!

Devono continuare a vedersi in segreto."Non succederà! Nessuno lo saprà, sei più tranquillo?"

"E' quasi sera, torna a casa o ti cercheranno!"alla donna quella frase fa male, anche se sa che l'ha detta per non metterla nei guai. Gli da un ultimo bacio, poi si alza e si riveste, prima di fare ritorno a palazzo.

Una volta arrivata, sale al primo piano e là trova Giovanni che l'aspetta nella sua stanza.

"Mi hai lasciato là così e te ne sei andata! Dove eri?!"domanda adirato.

"Non siamo ancora sposati e già vuoi controllarmi?"chiede tranquilla, non le interessa se è geloso, ha occhi solo per Cesare e Perotto. Dalla porta entra il fratello, allarmato forse dalle grida dell'uomo. Lo guarda attento, quasi a intimargli di non continuare con quella scenata. Lucrezia con lui lì si sente più sicura."Non ha importanza, dato che da domani saremo sposati, alle 11.00, in Vaticano..."

"Stai attento a non farla soffrire o ti ucciderò. Io la amo."sussurra Cesare freddo.

La mattina dopo Lucrezia ha gli occhi gonfi, è stata sveglia tutta notte. Oltre alla disperazione per quelle nozze inutili, le manca Daniela, non sa che l'hanno uccisa. Il giorno del matrimonio se l'aspettava diverso: suo marito sorridente o nervoso che l'attende all'altare con sguardo innamorato... invece Giovanni pare inespressivo. Vorrebbe Cesare là con lei!

Durante i festeggiamenti a palazzo, subito dopo la cerimonia, un cameriere versa da bere alla moglie di Rodrigo. Questa beve senza sapere che dentro c'è dell'arsenico."Questo vino ha un gusto strano. È scaduto, cameriere. Cambialo!"ordina lei. Ma appena finisce di informare l'uomo sulla qualità della bevanda, ha un'emorragia. Il sangue inizia a uscire da naso e bocca. Intorno a lei scoppia il panico."Il cameriere ha sbagliato bicchiere, non era per lei. Volevo avvelenare te, Cesare."sussurra Giovanni a Cesare.

Essendo seduti vicini solo lui può sentirlo... SI GUARDANO CON ODIO!

Lucrezia è sconvolta.

Cesare non si scompone davanti a quella notizia, anzi si volta e lo fissa."E' STATO LUI A UCCIDERLA, IL VELENO DOVEVANO DARLO A ME!" grida ai presenti. Vuole farsi sentire da tutti. I Borgia sono famosi in Italia perché non perdonano il torto fatto da chi considerano nemici e Giovanni adesso lo è, quindi deve essere distrutto!

Ricordo di Cesare.

È aprile e per essere primavera, fa ancora abbastanza freddo. In questo momento sto cenando con i miei fratelli a casa. Quando finiamo io e Giovanni andiamo a fare un giro per Roma."Ti va di andare in un bordello? Voglio fare sesso."

"Sì andiamo, però dobbiamo stare attenti in quei posti!"risponde guardingo Giovanni. Invece che in una casa chiusa, lo conduco in una strada buia vicino al fiume Tevere.

Mi guarda confuso."Credevo che andassimo a divertirci... che fai?"non rispondo e lo accoltello a tradimento, poi spingo il cadavere nell'acqua. In un primo momento quel corpo galleggia, infine va a fondo spinto dalla corrente.

"Ho dovuto sempre tirarti fuori dai guai, invece di cercare La Mela. Ora che sei morto non dovrò farlo più..."

Il giorno dopo, apro la finestra della mia camera al risveglio e sento l'araldo dire: LE GUARDIE STANOTTE HANNO TROVATO IL CORPO DI GIOVANNI BORGIA! CHI SA QUALCOSA? L'omicidio di mio fratello rimane irrisolto.

"Cesare, è appena morta una persona. Mia moglie! Non dare la colpa a lui solo perché ha sposato Lucrezia!"dice arrabbiato Rodrigo. La festa non può che concludersi dopo quel terribile evento.

I due sposi vanno nella camera di Lucrezia. Quando sono dentro, Giovanni si sveste e la guarda meglio... è attratto dalla sua bellezza. Resta lì davanti a sua moglie nudo ai piedi del letto, ma lei non lo guarda, voltando la testa sul cuscino.

Giovanni la raggiunge sul letto poco dopo.

Lei anche se è disgustata si arrende.

Lucrezia chiude gli occhi e attende semplicemente che quel momento finisca.

Pensa all'amante del porto, invece della faccia di Giovanni c'è quella di Perotto vicino alla sua, i lunghi capelli neri e gli occhi marroni... per un istante lo immagina vestito da esploratore in cerca di tesori leggendari... come La Mela.

Non capisce perché La Chiesa ci tenga così tanto ad averla, ma fino a quando lo pagano non fa domande.

I lamenti del marito però purtroppo la riportano alla realtà.

Si ritrova legata al letto con delle corde strette ai polsi!

È costretta a starci insieme fino alla morte.

La vendetta di Ezio AuditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora