La notizia l'avrebbe distrutto.
Yujin, il fedele maggiordomo, massima autorità della casa dopo l'improvvisa partenza del ministro Hong Seungwoon dalla capitale, in missione personale per conto dell'imperatore, si assunse la responsabilità di comunicare a Jongdae la terribile notizia. Non rimandò l'ingrato compito, immaginando che il ragazzo volesse interrogare i due messaggeri prima che ripartissero , sempre che gli fosse ancora riuscito di parlare con qualcuno dopo aver saputo del suo amato marito.
Sì, doveva comunicarglielo al il più presto possibile. Yujin comprendeva bene la gravità del suo incarico, e pur essendo ansioso di portarlo a termine, mentre camminava verso stanza dove Jongdae era assorto nella lettura, trascinava i piedi come se avanzasse nel fango fino alle ginocchia.
Baekhyun, stava salendo dal cortile inferiore quando Yujin lo scorse. Il maggiordomo sospirò di sollievo prima di chiamare a gran voce il ragazzo.
«Mi serve il vostro aiuto, Baekhyun», gli urlò tra le folate di vento.
Baekhyun annuì, quindi si accigliò. Non aveva ancora perdonato al maggiordomo l'offensivo atteggiamento di due giorni prima.
«Mi volete chiedere perdono?» gli gridò di rimando, con una sfumatura di scherno nella voce.
«No»
Baekhyun scrollò la testa. «Vi state guadagnando un mio suggerimento di licenziamento, Yujin.»
Il maggiordomo non replicò, ma attese pazientemente che il ragazzo dai capelli castani lo raggiungesse. Vedeva bene il divertimento negli occhi del ragazzo, e capiva che lo stava canzonando.
«C'è un problema più importante ora», cominciò Yujin. «Ho appena saputo che...»
Baekhyun non lo lasciò finire. «C'è qualcosa di più importante del tuo comportamento nei miei confronti?»
Yujin mantenne la pazienza. «Mi scuso, e capisco che non mi abbiate ancora perdonato.»
«È vero, non l'ho fatto.»
Il maggiordomo si accigliò. «Come vi ho spiegato ieri e il giorno prima e quello prima ancora, non vi ho permesso di entrare in casa perché ho ricevuto preciso ordine dal ministro Seungwoon di non consentire l'ingresso a nessuno in sua assenza. Mi è stato detto di respingere persino il fratello del signore Jongdae, Junmyeon. Cercate di capire. Qui sono il terzo maggiordomo in meno di un anno, e cerco solo di mantenere l'incarico più a lungo degli altri.»
Baekhyun sbuffò. Non intendeva smettere di tormentare il maggiordomo. «Se Jongdae non fosse intervenuto, sarei ancora accampato fuori, non è vero?»
Yujin annuì. «Sì, è vero», ammise. «A meno che non vi foste arreso tornando a casa.»
«Non andrò da nessuna parte prima di aver parlato con il ministro Seungwoon della devastazione che il suo protetto sta compiendo nelle terre dei Kim. È in atto un autentico massacro degli innocenti, Yujin, e spero che il ministro non immagini neanche che razza di uomo crudele e assetato di potere si sia rivelato Suwoon. Dicono che il ministro Seungwoon è un uomo d'onore. Spero sia così, perché deve fermare al più presto le atrocità. In questo momento alcuni soldati si stanno rivolgendo al bastardo Kim per chiedergli assistenza. Quando gli avranno giurato fedeltà dichiarandolo loro signore, si apriranno le porte dell'inferno. Kim partirà all'attacco di Suwoon e di tutti gli altri appropriatisi delle terre dei Kim. Quel guerriero delle non è nuovo a furia o vendetta, e scommetto che persino la pelle del ministro Seungwoon sarà in pericolo una volta che Kim vedrà con i suoi occhi la devastazione compiuta nelle terre dei Kim»
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Between two worlds
RomanceGoryo Il giovanissimo Jongdae, rimasto vedovo anzitempo del crudele e violento ministro Seungwoon è in grado di assaporare solo per un breve periodo la tanto agognata indipendenza. A togliergli la libertà interviene, infatti, nientemeno che l'imper...