Minseok era un bastardo, un vero bastardo. Jongdae giunse a quella conclusione prima della fine della giornata. Barbaro o Selvaggio potevano essere altrettanto indicati, si disse. Con quel suo arrogante modo di dare ordini. Ed era assolutamente incapace di un comportamento civile.
Non sapeva che non era educato abbandonarsi alla zuffa nel giorno del suo matrimonio?
Oh, Minseok era partito molto bene. Non appena erano stati dichiarati sposati, suo marito l'aveva fatto voltare verso di lui. Teneva tra le mani un mantello con il suo colore, identico a quello che indossava, che fu presto accompagnato da un altro mantello con un altro colore. Suo marito spiegò che il primo era quello dei Kim, mentre il secondo dei Park. Attese che Jongdae annuisse, quindi l'attirò tra le braccia e lo baciò fino a togliergli il fiato.
Jongdae si era aspettato solo un rapido contatto, ma venne piuttosto saccheggiato. La bocca di Minseok era calda e decisa. La fiamma accesa dal bacio appassionato gli tinse di rosa le guance. Pensò di ritrarsi, ma cambiò idea. Il bacio si fece tanto ardente che gli mancò la forza o il desiderio di interromperlo.
Fu infine la risata in sottofondo a risvegliare l'attenzione di Minseok. Interruppe bruscamente il bacio, annuendo soddisfatto quando vide l'espressione confusa sul viso del'ormai marito.
Jongdae non fu altrettanto veloce a riprendersi, e si abbandonò contro il marito.
Baekhyun si affrettò a raggiungerli per porgere le sue congratulazioni. «Bene, è stata una bella cerimonia nuziale», annunci divertito.
Jun si fece largo tra suo padre e Jongdae. Quest'ultimo lo sentì strattonare la tunica e gli sorrise.
Chanyeol, avvicinatosi con Baekhyun, attirò nuovamente l'attenzione soffocando una risata. «Per qualche istante ho temuto che non riuscissimo a farcela.»
Tutti guardarono Jongdae che sorrise in risposta. «Non ne ho mai dubitato», disse. «Una volta che mi decido a fare qualcosa, la faccio.»
Nessuno parve credergli. Jongin scostò Jun da Jongdae e lo sistemò al fianco del padre. «Dobbiamo dare il via ai saluti?» chiese. «I membri della famiglia vorrebbero porgere i loro auguri.»
Minseok continuava a fissare il marito. Sembrava volergli dire qualcosa, senza però trovare le parole giuste.
«Hai qualcosa da dirmi, Minseok?»
«È stato bello da parte tua far venire all'altare il bambino con noi.»
Non sapeva come rispondere. Annuì, quindi disse: «Avrebbe dovuto farsi un bel bagno prima della cerimonia».
Minseok cercò di non sorridere. «La prossima volta me ne occuperò.»
Non ci volle molto perché la frecciata arrivasse al bersaglio. L'allusione a un suo eventuale altro matrimonio non sfuggì a Jongdae.
«Ti piace avere l'ultima parola, vero, mio signore?»
«Sì, mi piace», ammise lui con un sorriso.
Jun, Minseok lo notò, fissava Jongdae estasiato. Il ragazzo l'aveva spinto al suo fianco per il rituale degli auguri, ma il bambino si era già stretto nuovamente a lui.
Il suo sposo l'aveva conquistato in pochi minuti. Minseok si ritrovò a chiedersi quanto sarebbe occorso a lui per ottenere l'affetto del marito. Era un pensiero assurdo. Perché gli importava di quello che sentiva per lui? Il matrimonio gli aveva assicurato la terra, e questo era tutto ciò che contava.
I soldati Kim e Park, uno per volta, si fecero avanti per presentarsi a Jongdae e porgere al signore le loro congratulazioni. Le donne vennero subito dopo. Una giovane dai capelli rossi che si presentò come Kyungsoo della famiglia dei Park, porse a Jongdae un magnifico bouquet di fiori porpora e bianchi. Lui ringraziò per il regalo e pensò di unire il mazzo a quello che già teneva nell'altra mano. Quando vide come aveva ridotto i fiori che Baekhyun aveva preparato per lui scoppiò a ridere. Così aveva stretto un bouquet di steli per tutta la cerimonia?
STAI LEGGENDO
Between two worlds
RomanceGoryo Il giovanissimo Jongdae, rimasto vedovo anzitempo del crudele e violento ministro Seungwoon è in grado di assaporare solo per un breve periodo la tanto agognata indipendenza. A togliergli la libertà interviene, infatti, nientemeno che l'imper...