Fortunatamente Luhan era abbastanza forte. E si rivelò anche pronto nello scattare in piedi. Afferrò Jongdae prima che questo potesse battere la testa contro la roccia.
La lieta notizia aveva procurato a Jongdae un nuovo svenimento. Si svegliò qualche minuto più tardi sul letto di Luhan. Le prime parole gli uscirono di bocca in un grido:
«Ma io sono sterile!»
Luhan gli diede qualche colpetto sulla mano. «Lo siete stato con un uomo, ma non col nostro signore. Avete tutti i sintomi. Voi aspettate un bambino, davvero.»
Jongdae scosse la testa. La sua mente non riusciva ad accettare quella possibilità.
«Non è possibile»
Luhan sbuffò. «Voi e io abbiamo avuto qualche contrasto, ma mi piace pensare che siamo arrivati a capirci. Vi considero un'amico, soprattutto nei giorni in cui portate il colore dei Park», aggiunse con un sorriso malizioso.
«Sono felice di avervi come amico, Luhan», replicò Jongdae, chiedendosi come mai affrontasse in quel momento un simile discorso.
Luhan fu pronto a spiegarglielo. «Gli amici si confidano a vicenda», disse. «E per questo vi chiedo se il vostro primo marito non si sia mai portato nel letto un'altra persona. Non voglio imbarazzarvi, ma solo cercare la verità.»
Jongdae si alzò a sedere. «Sì, si è portato nel letto altre persone», ammise. «E non di rado. Sembrava deciso a farlo con quante più poteva. Gli piaceva mettermele in mostra. A me comunque non importava», aggiunse notando lo sguardo compassionevole di Luhan. «Non mi piaceva mio marito. Era un uomo crudele.»
«Ma quello che vorrei sapere, è se avete mai sentito parlare di qualche figlio illegittimo nato da una di queste relazioni.»
«No, non ci sono stati bambini», rispose Jongdae. «Seungwoon mi diceva che queste persone usavano una pozione per evitare le gravidanze. Pensava che ne usassi una anch'io, e tutti i mesi si infuriava perché era certo che deliberatamente ostacolassi i suoi tentativi di diventare padre.»
«Esistono simili pozioni», commentò Luhan. «Comunque voi siete sicuramente in dolce attesa, dunque possiamo concludere che non siete affatto sterile, lui lo era. Io manterrò il silenzio su questa bella notizia. Sarete voi a scegliere il momento giusto per dirlo a vostro marito. Il signore ne sarà felicissimo.»
Jongdae si congedò qualche minuto dopo. Luhan lo seguì fino al muretto di pietra. Jongdae si girò ancora una volta.
«Mio marito non mi permetterà di lavorare nei campi», disse.
«No, certamente no», replicò Luhan. «Non dovete fare lavori così umili.»
«Io so ricamare», disse Jongdae. Poi aggiunse con un cenno del capo «So far bene i fiori su... tutto.»
«Che cosa intendete dire? Parlate chiaramente.»
«Ho notato che portate un abito color zafferano, e mi chiedevo se vi farebbe piacere che vi ricamassi una fila di fiori sulla scollatura.»
Luhan spalancò gli occhi. «Perché fareste...»
«Voi vi occupate tutto il giorno dei campi, Luhan, e io vorrei fare qualcosa per dimostrarvi la mia riconoscenza. Se mi portate un abito al castello, comincerò a ricamarlo già questa sera.»
Era troppo imbarazzato per aspettare una risposta. Jongdae non capiva perché d'improvviso si sentisse così impacciato e insicuro. Salutò con la mano scendendo di corsa lungo il sentiero.
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Between two worlds
RomanceGoryo Il giovanissimo Jongdae, rimasto vedovo anzitempo del crudele e violento ministro Seungwoon è in grado di assaporare solo per un breve periodo la tanto agognata indipendenza. A togliergli la libertà interviene, infatti, nientemeno che l'imper...