V i c t o r i a

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Pulii il banco con uno strofinaccio.

"Victoria vieni!" -Robbie mi chiamò e dovetti raggiungerlo.

"Qui al bar sono pieno potresti andare a servire qui ragazzi? Si sono appena seduti al tavolo sei. Hanno preso tre birre."

Volsi lo sguardo al tavolo sei e appena incontrai gli occhi furbi di Jake mi nascosti sotto al bancone.

Che diavolo ci faceva lui qui? Mi aveva seguita di nuovo?

Non volevo fare la figura della barbona che serve ai tavoli. Non davanti a lui e al resto della squadra.

"Victoria che stai facendo?"

Robbie mi guardò con uno sguardo interrogativo.

Lavoravo part-time in un bar, per riservare dei soldi per il college e per comprarmi un po' di cose. E non mi sarei mai aspettata di incontrare Jake proprio qui. Mi stava decisamente seguendo.

"Mi è caduto...un orecchino!Eccolo, trovato!"

Mi alzai e di malavoglia presi l'ordine e li andai a servire.

"Victoria! Che sorpresa vederti."

Certo. Come no. Lui sapeva di trovarmi qui.

"Ecco le vostre birre."

Sorrisi e appoggiai le birre sul tavolo.

"Victoria c'è qualcosa che non va."

Mi voltai verso Jake con un sopracciglio alzato. Strano, era tutto quello che avevano ordinato.

"Scusami cosa manca? Provvederò subito."

"Manca il tuo numero."

I suoi cominciarono a urlare a dargli una pacca sulla spalla.

Idioti.

"Mi dispiace non compreso nel servizi. Ritenta, sarai più fortunato."

Tornai dietro al bancone mentre i ragazzi continuavano a sfotterlo per il due di picche appena ricevuto.

Tornai a pulire le tazze.

"Cosa devo fare per avere il tuo numero Victoria?"

Rimasi sorpresa dal  fatto che conoscesse il mio nome. Ma poi mi ricordai che sulla divisa avevo appesa l'etichetta con il nome.

"Prima di tutto non ti bastano le tue stupide frasi da rimorchio. E secondo sono una tipa romantica, fai qualcosa di cavalleresco."

"Va bene. A domani principessa."

Uscì dal bar con i suoi amici.

Ero un maschiaccio, odiavo il rosa, i trucchi e le altre cose da ragazze.

E soprattutto non ero romantica.
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"Com'è andata a lavoro?"

"Bene."

"Solo bene? Non hai nient'altro da dire? Mi sbagli o sei più felice del solito."

"Cosa?"

Non mie ero accorta di star sorridendo. Stavo pensando alla probabile figuraccia che avrebbe fatto Jake.

"Stai sorridendo? È per un ragazzo?"

"No."

"È per un ragazzo. Chi è, Josh? Ne sarei contenta."

"Non è nessuno e ora vado a farmi la doccia, sono stanca."

"Certo è io sono la regina Elisabetta. Perché non me lo vuoi dire? Non lo dirò a nessuno."

"Sappiamo entrambe che alla prima occasione lo andrai a spettegolare alle tue colleghe."

"Ok, è vero ma cosa c'è di male?"

"Ciao."

Andai in bagno e mi tolsi i vestiti. Mi buttai sotto il getto d'acqua calda.

Mi ritrovai a sorridere. Jake stava rendendo le mie giornate decisamente migliori.

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