V i c t o r i a

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Abbie non faceva altro che parlare di Brandon e della sua relazione ma io, da pessima amica quale ero, non riuscivo ad ascoltarla.

La mia mente era concentrata sulla giornata 'porta tuo padre a scuola' e sul fatto che oggi toccava a mio padre presentare il suo lavoro.

La cosa peggiore era che aveva deciso di indossare una camicia bianca fin troppo trasparente.

Perché nessuno gli aveva detto niente? Era decisamente contro la politica della scuola e il dress code.

"Bene ragazzi. Questo è il signor Esposito, il padre di Victoria. Adesso lascio che sia lui a presentarsi."

La signorina Smith si ventilò il viso con il quaderno. Aveva le guance rosse. Temevo fortemente che potesse svenire di lì a poco.

Mio padre si mise a salutare sorridendo a trentadue denti e scuotendo la mano come un divo del cinema.

E sembrava che il genere femminile stesse andando in iperventilazione.

Odiavo l'effetto che mio padre faceva sulle donne.

Ogni volta che andavo in giro accompagnata da lui, tutti si mettevano a guardarlo.

Per lui era la normalità e sembrava molto a suo agio quando veniva messo al centro dell'attenzione mentre io mi sentivo sempre fuori posto.

"Bene ragazzi...come mi ha già presentato precedentemente la bellissima signora Smith sono il padre di Victoria. Di professione faccio il modello. Potete pure farmi tutte le domande che volete."

Come immaginavo tutte le ragazze della classe alzarono la mano di scatto.

"Signor Esposito per quali marchi ha posato?"

"Ho posato per così tanti marchi che non riesco a ricordarmi neanche la metà. I più conosciuti sono Emporio Armani e Hugo Boss. Sono apparso in paio di pubblicità televisive ma non voglio dare troppo importanza alla cosa."

Aveva attivato il mood da finto-umile.

Aveva postato sulla sua pagina di instagram le clip delle sue pubblicità per mesi interi! E ogni volta che vedeva un suo amico o conoscente, sfruttava l'occasione per vantarsi.

Dopo le prime domande non ce la feci più e dovetti uscire.

Bridget, la bionda più insopportabile che abbia mai avuto il piacere di conoscere, continuava a rivolgere sguardi ammiccanti a mio padre.

Ma che diavolo poteva essere il suo!

Mi appoggia con la schiena al muro e premetto le dita leggermente sulle mie tempie: mi era venuto un leggero mal di testa.

"Giornata difficile?"

Brandon si appoggiò con la spalla sul muro, rivolto verso di me.

"Così si può dire. È la giornata 'porta tuo padre a scuola' e ho la sfiga di avere un padre imbarazzante."

"In realtà tuo padre mi sembra un tipo forte. Pensa che mio padre sta tutto giorno chiuso in ufficio e ha la pelata da frate. Come minimo succederà anche a me è sarò costretto a dire addio ai fantastici capelli."

Sorrisi.

"E che sarebbe la pelata da frate?"

"È quando hai I capelli ma hai la pelata al centro. In questi casi è quasi meglio essere totalmente calvi."

Scoppai a ridere insieme a Brandon.

Non avevo mai avuto occasione di parlare con lui. Non era poi così male.

"Come va con Abbie? Mi parla di te continuamente."

"Davvero?"

Annuii con la testa. La mia migliore amica non mi dava tregue: si vedeva proprio che era follemente innamorata di lui.

"Diciamo che con lei non è sempre facile. È una persona esuberante."

"Alla fine devi accettare tutto di lei, i pregi e i difetti. Ma è comunque una persona fantastica."

"Come va con Jake?"

"Bene, credo. Perché lo chiedi?"

"Sii sincera Victoria, almeno con te stessa. A te lui piace e lui piaci tu. È palese."

"Perché continuano tutti a dirlo? Io non sono interessata a lui e non lo sarò mai. Non voglio una persona che mi cerca solo per secondi fini."

"Sei sicura che lui non ti ami veramente?"

"Brandon, diciamoci la verità: lui è Jake Williams. Sarà sempre così."

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