~Snake Blood~Bughead

Indifferenza

É bastata una settimana per arrivare a odiare Jughead Jones. Non lo credevo nemmeno possibile visto quanto mi piaceva e visto l'attrazione fisica ben visibile che provo, voglio dire provavo, per lui.

Accidenti!

Sto ancora facendo i conti con i miei ormoni. Loro la pensano in un modo che include Jughead in mezzo alle mie gambe, mentre il mio cervello pensa che è solo uno stronzo arrogante, ed è meglio tenersi a distanza di sicurezza.

Dopo l'incidente in corridoio, la mia autostima è scesa giù fino a scomparire, come quando tiri l'acqua dello scarico.
Un paio di secondi e pouff... sparita.

Ho pianto come una bambina, anzi, lui mi ha fatta piangere. Mi ha fatta sentire stupida e insicura, come se avessi qualche problema mentale da risolvere, quando è chiaro che lui ha molti più problemi di me.

Finalmente mi sono decisa a dare ascolto ai consigli di Veronica, ma non quelli sul portamento, sulla grazia e sulle stronzate varie.
L'indifferenza, è l'unico punto di tutte le sue nozioni che ha un pò di senso.

Al momento sto fissando con disprezzo Jughead seduto all'altro lato della mensa. Lui ovviamente mi rifila lo stesso identico sguardo da serpente a cui hanno pestato la coda.

Scusate.

Mi sono dimenticata di dirvi che in questa bellissima ed estenuante settimana non abbiamo fatto altro che guardarci male a vicenda da lontano, ogni volta che la sfortuna ha fatto incrociare i nostri passi.

E oggi sta succedendo di nuovo.
Solo con lo sguardo sto cercando di dirgli quant'è idiota, stronzo e tante altre parole carine che mi frullano in testa.

<Come devo fare con te?>, Veronica sospira frustrata.

<Che?>, continuo a guardare nella direzione di quell'essere e nello stesso tempo mi chiedo quale sia l'ennesimo problema che vede in me.

<Forse non mi sono impegnata abbastanza durante la tua lezione>, mi giro e la vedo intenta a picchiettarsi un dito sulla tempia, pensierosa.

<Ma di che parli?>

<Parlo del fatto che continui a fissarlo ancora e sono sicura che i tuoi occhi gli stanno dicendo di scoparti se possibile, su questo tavolo?>

<Addirittura>, la sua fantasia mi sorprende.

<Ho ragione!>, insiste.

<Ti sbagli di grosso V, i miei occhi gli stanno dicendo che vorrei strangolarlo qui, proprio adesso, su questo tavolo>

<Dacci un taglio lo stesso, non intendevo questo con indifferenza. Devi porre fine alla sue esistenza, devi dire al tuo cervelletto di cancellare per sempre ogni sua traccia!>, mi guarda seria.

<Per sempre?>, le chiedo sottovoce.

<Si! O fino a quando non si convince a darti una bella ripassata!>, strabuzzo gli occhi e con la mano mi avvento sulla sua bocca per chiuderla.

<V! Abbassa la voce>, spero che nessuno abbia sentito quello che ha appena detto. Già le persone sanno che mi piace farmi notare dai ragazzi, ci manca solo che pensino che adoro fare sesso.

Anche se è la verità, ovviamente, è meglio che lo sappia solo io.
Dopo un paio di secondi mollo la presa su Veronica e mi abbandono sullo schienale della sedia.

<Andiamo da Pop's? Ho un'ora buca dopo> perfetto, la mia migliore amica ha capito l’antifona, dovrei iniziare ad andare in giro con un bel tappo da potergli mettere in bocca ogni volta che spara cazzate.