Circolo vizioso

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Una telefonata da parte di mia madre era l'ultima cosa che mi serviva in questo schifo di momento. Forse non ha capito che non abbiamo più niente da dirci.

Mia madre mi ha dato della sgualdrina, è una cosa inimmaginabile sentir dire queste parole dalla donna che in teoria ti ha messa al mondo. Anche se sto cominciando a dubitarne, credo di essere stata adottata, peccato che la nostra somiglianza fisica sia troppo palese.

<Betty, non rispondi?>, la voce di Kevin mi distoglie da miei pensieri

<Neanche per sogno, non voglio parlare con mamma orca>, così ignoro del tutto la chiamata, getto il telefono sul letto e continuo a stuccare la faccia di Kevin, in attesa di veder scomparire il mostro di Lochness che ha in viso.
Mi concentro con tutta me stessa, mettendo i problemi in un angolo piccolissimo del mio cervello. Faccio scorrere più e più volte le setole sul suo viso, calcando un pò.

<Finito, che ne pensi?>, si alza e si specchia per un tempo infinito, manco fosse Narciso.

<Oh mio Dio, sei una maga! Come hai fatto?>, i suoi occhi brillano di felicità.

<Tanto tempo libero e istinti sessuali repressi>, rispondo sinceramente.

<Che?>, mi osserva perplesso, ovviamente quello che mi sono lasciata sfuggire potrebbe essere oggetto di confusione per il povero Kevin.

<Mh? No, nulla>, mento fingendo indifferenza.

<Dai, preparati!>, sbraita battendo le mani come una principessa.

Dopo aver seguito attentamente i consigli di Kevin su come vestirmi quasi a mo' di prostituta, annuncio di essere pronta. Mi osservo un ultima volta allo specchio, la gonna striminzita nera di pelle che indosso risalta le mie curve e il top lascia intravedere la mia generosa scollatura. Ho quasi le tette di fuori, ma questo è solo un piccolo dettaglio senza importanza. Stasera non me ne frega niente, farò quello che mi pare con chi mi pare, il resto può andarsene al diavolo.
Lascio che i capelli mi ricadano sulle spalle in modo selvaggio e sexy, il trucco smokey e le decolleté nere col tacco alto fanno il resto.
In camera di Veronica, prendo uno dei suoi rossetti, leggo il nome e mi viene da ridere, "Dark Blood", forse questa sera mi si addice a pennello. Torno in salotto da Kevin muovendomi in modo provocante.
Strabuzza gli occhi alzandosi di scatto.

<Dio Betty, sembri uscita da un video di Pornhub>

Lo guardo scettica, in teoria sta dicendo che sembro un'attrice porno .
<Ok... Diciamo che lo prendo come un complimento>

<Credimi Dark Betty, lo è>

Prendo le chiavi di casa e la borsa, apro la porta, seguita dal mio cavaliere glitterato.

Mi ritrovo davanti mia madre, che mi fa prendere un colpo. La guardo incredula, è vestita più osé di me.
Chi è la sgualdrina adesso?
Vorrei urlarglielo in faccia ma credo che non ne valga la pena.

La fisso con rabbia e disgusto. Dovrebbe volermi bene a prescindere dalle mie scelte perché resta comunque mia madre, invece crede di avere il sacrosanto diritto di sentenziare su qualsiasi cosa mi riguardi. Bene, ma questa è stata l'ultima volta!

<Elizabeth perché non.... > inutile, inevitabile, prima che possa terminare la frase le chiudo la porta in faccia e faccio scattare la serratura.

La immagino fumare di rabbia, con le braccia piegate sui fianchi e gli occhi fuori dalle orbite per il mio grave comportamento inappropriato nei suoi confronti.
Mamma, spero tu capisca finalmente che NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLA TUA ISTERIA!!!!

<Che fai? Dici di essere pronta e poi chiudi la porta a chiave? Va tutto bene in quel cervellino?>, domanda Kevin, che ovviamente non ha visto o percepito la dinamica dei fatti.

~Snake Blood~BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora