Quelli delle montagnette (Atto finale)

55 2 0
                                    

Mi chiedo cosa è successo, ogni giorno. Cosa mi ha portato a tagliare i ponti, a stare senza te. Eravamo troppo uguali? Troppo da prendere la stessa decisione? Ormai eravamo morti, lo sapevamo e forse noi due prima di tutti. Questa morte ci stava portando entrambi giù, verso il buio. Verso la morte interiore.
Non ho molto da dire su te. Affini, in certi tratti uguali, ma in altri diversi.
Questi tratti affini, ci hanno illusi. Ci hanno portato a pensare da avere un'amicizia forte, duratura, da essere fratelli. Illusione. Tutto finto. Ho capito di essere il fuoco e tu l'acqua che mi spegneva. Ho capito che dovevo ardere senza te.
Oggi, senza te da giorni, penso ancora se ho fatto bene. Ero disposto a spegnermi. Ho realizzato poi che se non amo me, il resto era amore finto. Nessun compromesso. I fratelli ti sostengono nei sogni, non ti spengono.
Combattevo per te, per noi, per la famiglia. Quanti demoni ho ucciso, quante ferite.
Ogni ferita però mi uccideva lentamente.
Il colpo letale forse fu quando mi avete allontanato. Ricordo ancora la lama nel mio cuore. Ricordo le lame alle spalle, il tradimento.
Ho visto nei vostri occhi, il concepimento, la nascita, la vita della nostra famiglia. Ho visto i tuoi sorrisi, le sue parole incomprensibili, le frasi senza senso. Ho visto il disagio, l'amore. Ho visto noi felici, i bambini dentro voi.
Mi avete lasciato a terra, quasi morto. Ma di morire non ne volevo sapere, ho continuato a combattere.
Ormai però non avevo più forze. Ormai ero morto dentro. Ormai non avevo più motivi di combattere.
Avevo solamente un briciolo di energia. O io o voi.
Ho scelto me. Ho scelto di combattere per me.
Sentendo una canzone di Madman, in questi giorni, ho aperto gli occhi. Erano pieni di lacrime, la verità fa male. Non ero pronto a sentirla. Lo pensavo, ma una parte di me, quel bambino delle montagnette, sperava di tornare indietro. Il bambino sperava di tornare a correre senza pensare al domani, tornare fratelli.
Ogni parola della canzone mi trafiggeva, a ripetizione. Non sentivo più il cuore nello sterno. Si era congelato. Gli occhi lacrimavano. La vita mi scorreva davanti.
Cazzo, verità di merda.

...Viandante in mezzo alla nebbia
Diamante in mezzo alla merda
Con voi non ho un'amicizia
Siete persone di sfondo
Ed è solamente pigrizia
Se ancora non vi ho rimosso
Mi spiace solo del tempo
Quello che ho perso
Però ho ottenuto il rimborso
Più soffro più mi rinforzo
No che non sono lo stesso
Sempre da solo e depresso
La maggior parte del tempo
Faccio lo sforzo
Sopravvissuto a voi iene
Libero da ogni rimorso ...
[Madman, Fuori Piove]

Tempo sprecato, forse. Mi stavate divorando. Un lupo ferito, sono scappato. Ora sono solo, depresso. Ferito. Morto dentro. Ora però sono forte. Ora sono senza rimpianti, senza rimorsi per quello che ho fatto.
Mi chiedo ancora cosa ci ha portati qui.
Mi chiedo ancora cosa o chi ci ha portati lì in quel luogo per poi cacciarci, ucciderci.
Dio? Gli angeli? Il male?
Non so cosa credere.
Ora però piove. Non splende più il sole. Siamo angeli caduti, cacciati dal nostro Eden, dannati per l'eternità.
Vaghiamo nell'inferno costruito da noi.
Gli angeli piangono per noi.
La notte ha vinto.

Non esiste più nulla.

Fine.



Diario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora