solo te e me/sespo.

19.

v: non lo so. provo amore e odio.
r: più amore o odio?
v: non lo so manco io.
r: con il tempo capirai meglio e saprai ciò che è meglio fare.
v: grazie.
*fine chat.*
vado a rispondere a sespo.
*chat vale e sespo.*
s: oh brò!
v: dimmi.
s: ho preso il biglietto, oggi vengo su. mi trasferisco a milano.
v: sono felicissimo.😻
s: miio.
v: tuoo.
s: il bordello facciamo noi a milano!
v: milano trema!
s: i migliori!
v: comunque a che ora sarai su?
s: non so dirti, quando sarò vicino ti avviso.
v: va bene.
*fine chat*
vado da montesi.
<oh monte.> dico urlando per far sì che si svegli.
<cazzo vuoi?> dice lui sbadigliando.
ops, lui se lo svegliano reagisce sempre male. il solito.
<sespo mi ha detto che viene a milano con noi a vivere.> dico sorridendo.
<dimmi che non è uno scherzo?> dice lui.
<giuro.> dico io.
per poi mostrarli i messaggi.
alessandro urla per la felicità.
<comunque ti devo raccontare di ros e tanc.> dico io.
<dimmi tutto.> dice alessandro.
gli faccio sentire l'audio su whatsapp di rosalba, mi conviene che mettermi a dire tutta la storia.
<che bastardo che è!> dice alessandro.
<deve sotterrarsi.> aggiunge montesi.
<non poteva cadere così in basso. mi è caduto troppo.> dico io alzando gli occhi al cielo.
<comunque muoviti ale, che dobbiamo sistemare casa e fare la spesa, che non si sa a che ora arriva edo.> aggiungo io.
alessandro con malavoglia si alza dal letto e si dirige verso il bagno e si prepara io intanto vado a cercare la scarpe, le metto e mi siedo sul divano a guardare la tv.
dopo una quarantina di minuti circa vedo montesi che era pronto, allora spengo la tv e andiamo verso la porta ed usciamo.
andiamo a fare la spesa e a comprare le cose che mancavano.