Capitolo 20

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Questo capitolo mi ha aiutato a realizzarlo simonamiele8


<<Che intenzioni hai?>>

<<Ho intenzione di farti venire a casa mia per questi tre giorni, baka>>

<<Che?>>

<<Hai capito bene. Ora muoviti a fare la valigia>>

<<Come?>> ero sorpresa da quello che aveva appena detto. Ma è diventato pazzo?

Che cosa avrei dovuto dire alla mamma? E a Izuku? Senza contare il fatto che avremmo dovuto parlare di quella cosa.

<<Sei sorda per caso? Lascia stare ti faccio io la valigia>> dopodiché si diresse in camera mia

Poco dopo mi svegliai dal mio stato di trance e raggiunse Katsuki sbraitando <<Non ci provare nemmeno!>>

Appena aperta la porta di camera mia vidi una confusione totale. La mia valigia color (n/c) era distesa sul letto, aperta, Katsuki che frugava nel mio armadio per poi prendere alcuni vestiti e metterli in valigia. Infine, dopo aver messo alcuni vestiti dentro nella valigia alla rinfusa si mise le mani ai fianchi e si guardò intorno come se stesse cercando qualcosa.

<<Bene, i vestiti sono apposto ora...dov'è che tieni le mutande e i reggiseni? Per ora non le ho ancora trovate ma credo che sono in quel comodino>>

<<Scordatelo che vengo da te...non so nemmeno come la prenderà mamma e...i tuoi genitori? Non credo che siano d'accordo>>

<<Tsk...quanto rompi. I miei non ci sono per tre giorni quindi non ci sono problemi. Sbrigati a chiederglielo o ti porto a casa mia di peso e non me ne frega niente se li sa o meno o se la valigia non è pronta>> disse seccato

<<D'accordo>> sospirai <<Non toccare nulla>> come risposta ricevetti un grugnito insieme ad altre parole sottovoce incomprensibili.

Uscita dalla mia stanza cercai mia madre per dirgli questa cosa. La trovai in cucina intenta a cucinare la colazione di mio fratello.

<<Ciao mamma...>> ero imbarazzata "E adesso come glie lo dico?" <<

<<Buongiorno tesoro, vorrei parlarti di una cosa, volevo dirtela insieme a Izuku ma a quanto pare è già uscito...>>

"Oh oh, adesso mi chiederà dove siamo andati ieri sera" trattenni il respiro dall'ansia

<<Poco fa mi hanno chiamato al lavoro e a quanto pare devo sostituire un collega che doveva fare un servizio (n/c) e starò via per almeno 2 settimane>>

buttati fuori l'aria che mi ero trattenuta fino ad ora

<<Appena finito di cucinare vado subito a farvi la spesa, i soldi ve li lascio attaccati al frigo. Partirò questo pomeriggio riuscirete a cavarvela? >>

<<Si stai tranquilla, c'è la caveremo di sicuro non preoccuparti>>

<<Grazie tesoro>> dopodiché uscì di corsa fuori casa

<<Kacchan ho parlato con mia mamma è ha dett- CHE COSA STAI FACENDO?!>> Urlai di colpo e diventando rossa dall'imbarazzo.

Vidi Katsuki che stava frugando nei miei cassetti della biancheria intima e che in mano teneva uno dei miei reggiseni preferiti.

<<Ti avevo detto di non toccare nulla>> sbraito per poi dirigermi velocemente da lui per riprendermi dalle sue mani il mio reggiseno.

Con una mossa veloce intuendo quello che stavo per fare alza le braccia impedendomi di strapparglielo dalle sue grinfie.

<<Mi spiace, ma sono io che detto gli ordini non tu>> ride beffardo. Rimango sbigottito ma prima che potessi controbattere continuò

<<A proposito dovresti farle crescere ancora un pochino...sei un po' piatta lì>> dice mentre guarda il mio reggiseno

Il mio rossore non accennava a scomparire figuriamoci se il mio imparazzo sparisce dopo questo.

D'istinto avvicino le mie braccia al petto coprendolo, scommetto che in questo momento sono strettamente imparentata con i pomodori.

<<C-che? C-come ti permetti...g-guarda che sono nella media brutto pervertito. Fuori di qui o giuro che ti sbatto fuori a calci!>> Urlai tutto d'un fiato.

Ero più imbarazzata che mai, ma come si permette di dire quelle cose. Finalmente riuscì a riprendere il mio reggiseno dalle sue grandi mani.

Mi diressi velocemente verso il mio letto per sistemare la valigia, rimasi sorpresa nel vedere che non era in disordine come me l'aspettavo. Tutti i vestiti erano ripiegato messi in ordine e la stessa cosa valeva per l'intimo.

<<Come ha potuto frugare nei miei cassetti? Senza neanche il mio permesso!>> dissi tra me e me <<Ahhh perché ho accettato questa stupida commessa? Questo qui potrebbe rivelarsi persino peggiore di quello schifoso pervertito di Mineta! >> sospirai. Ormai il mio destino era segnato

Chiusi di colpo la valigia e mi girai di scatto con l'intenzione di raggiungere Kacchan fuori dalla camera, ma appena feci quel gesto andai a sbattere contro qualcosa o meglio...qualcuno.

Mi stavo massaggiando il naso dolorante per via della botta quando mi accorsi che quel qualcuno era proprio il nostro caro porcospino. <<Sei rimasto qui per tutto il tempo? Ti avevo detto di andare via!>> mi lamentai, un brivido mi percorse lungo la schiena "Se era qui vuol dire che ha..."

<<Tsk...primo, come tu ho già detto, non prendo ordini dalla mia schiavetta personale...>>

Rimasi a bocca aperta, incredula, 'schiavetta personale' mi ha definita come sua schiavetta personale. Ora non mi importa un fico secco se ha sentito o meno quello che ho detto.

<<Secondo si, sono rimasto qui tutto il tempo e se te lo stai chiedendo ho sentito tutto, e non provare più a  paragonarmi a quel nano di merda>> disse con fare minaccioso facendo intravedere i denti con una smorfia.

Subito dopo prese la mia valigia dalle mani e si avviò verso l'uscita. Salutai la mamma, avevo intenzione di salutare mio fratello ma non era ancora tornato dagli allenamenti con All might.

_Skip time_

Appena varcai la soglia di casa sua notai che i suoi genitori se n'erano andati da un pezzo. Mi guardai intorno e devo ammettere che non me la ricordavo così grande.

<<(t/n) smettila di stare li impallata ti faccio vedere dove dormirai in questi tre giorni>> disse brusco

Dopodiché mi affrettai per seguirlo, salimmo di sopra e si posiziono davanti a una porta. Il mio sesto senso mi avvertiva che quella non era la camera degli ospiti...

<<Aspetta ma questa non è quella dei...>>

<<Esatto...è quella dei miei genitori e tu dormirai qui per tutti questi 3 giorni...>>

"Wow un letto matrimoniale tutto per me, non mi fido qui c'è sotto qualcosa"

<<...Insieme a me>> disse fiero di se

"Ok qui stiamo esagerando, trascorrere 2 giorni nello stesso letto con..." al solo pensiero diventai nuovamente rossa e stavolta sentii battere forte il cuore

<<Te lo vuoi scordare>>

<<Devi eseguire i miei ordini e a proposito...tieni>> mi lanciò addosso un pezzo di stoffa nera e bianca che andò dritto dritto in faccia.

Confusa presi tra le mie mani quel tessuto soffice e morbido al tatto, era un costume da cameriera.

<<Dovrai indossare quel costume quando sei in casa...d'ora in avanti, per tutti questi tre giorni, sarai la mia maid personale>>

I'll remember you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora