Capitolo 33

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Pov Alice 

Dopo essere uscita dall'ufficio di Claudio sono corsa nella stanza degli specializzandi per lavorare in silenzio visto che Lara e Paolone erano in pausa pranzo. 

Sono rimasta a lavorare alla mia scrivania per tutto il pomeriggio con la testa divisa tra i tanti pensieri che affollavano il mio cervello.

<< Ehi, sei ancora qui? Hai mangiato?>> Domanda Claudio apparendo all'improvviso sulla soglia della porta facendomi sobbalzare.

<< Claudio,>> mi limito a dire appena ritorno in me. Lui si avvicina ed aspetta che io risponda alla sua precedente domanda.

<< No, non ho ancora mangiato. Vado fra un po',>> rispondo usando il tono più convincente per convincerlo.

<< Immaginavo, quindi ecco!>> Esclama tirando fuori dalle tasche delle camice due pacchettini e questo suo gesto mi fa ricordare una scena simile avvenuta in biblioteca qualche tempo fa. Gli sorrido ed allungo il braccio per prendere la kinder delice dalle sue mani e subito scarto la merendina  e sono sicura di avere gli occhi a cuoricino.

<< Hai gli occhi a cuoricino,>> mi fa notare mentre addento la Kinder Delice.

<< Umm!>> Dico lasciandomi sfuggire un gemito. Noto Claudio guardarmi con interesse e una luce particolare negli occhi. 

<< Se non fossimo in istituto,>> mormora a se stesso e si avvicina e mi sfiora le labbra con l'indice e mi toglie un po' di cioccolato dal labbro.

<< Che?>> Dico mentre do un'ulteriore morso.

<< Ti mangerei come stai mangiando quel dolce al cioccolato,>> risponde con un tono malizioso facendomi diventare rossa come un pomodoro,<< però posso sempre usare il cioccolato magari questa stessa sera!>>

<< Claudio,>> gli dico smettendo di mangiare al che lui si avvicina e mi bacia.

<< Sai di cioccolato,>> mi dice appena si stacca dalle mie labbra. 

<< Vuoi un pezzetto? >> Gli chiedo come una stupida, al che lui ride e mi da un morso alla Kinder per poi ingoiare velocemente e ribaciarmi.

Ci baciamo fino a quando qualcuno non ci interrompe bussando alla porta.

<< Scusate!>> Esclama qualcuno facendoci allontanare e ci giriamo verso il nuovo arrivato e troviamo il pubblico ministero Sergio Einardi.

<< Einardi,>> dice Claudio quasi ringhiandogli contro.Poso la mano sul suo braccio per calmarlo un pochino.

<< Conforti, Alice! >> Ci saluta lui facendo un passo per raggiungerci.

<< Come mai qui?>> Gli chiede CC andando dritto al punto. Einardi sorride prima di rispondere.

<< Ho chiesto al mio collega per il sigillo per il palazzetto e da domani non ci saranno più i sigilli!>> Risponde lui senza perdere il sorriso e facendo innervosire Conforti.

<< Era sufficiente una chiamata, non era necessario disturbarsi di persona!>> Esclama CC fulminandolo con lo sguardo.

<< Nessun disturbo, e poi ero da queste parti,>> comincia a dire lui per poi alzare le spalle.

<< Certo! Immagino, da queste parti,>> borbotta Claudio con sarcasmo senza smettere di fulminarlo con lo sguardo.

<< Ehm, grazie!>> M'intrometto bloccando CC da aggiungere qualcos'altro. << La ringrazio!>>  Al che lui sorride e poi si allontana di un passo.

<< Sarà meglio che vada! Devo tornare in procura!>> Afferma lui senza accennare nessun'altro movimento.

<< Bene, sarà meglio che vada Einardi! La magistratura italiana aspetta solo lei!>> S'intromette CC usando il suo solito sarcasmo.

<< Dottor Conforti! Dottoressa spero di rivederla presto!>> Ci saluta e va via lasciandoci da soli.

Mi volto e guardo dritta negli occhi Claudio.

<< Che è successo tra te e Einardi?>> Gli chiedo usando il mio solito tatto.

<< Lascia stare! Tu però devi starci lontana! Quello sembra tanto buono ma...>> inizia a dire senza però concludere la frase.

<< Che ti ha fatto?>> Gli chiedo nuovamente senza demordere. 

<< Non voglio parlarne ora!>> Risponde in tono brusco e questo mi fa innervosire. Comincio a raccogliere tutte le mie cose e le infilo nella borsa.

<< Che fai?>> Mi chiede osservando i miei gesti mentre recupero la borsa con il pc.

<< Ho finito quindi vado via!>> Affermo mentre mi sfilo il camice e lui cattura la mia mano.

<< Perché? >> Mi chiede lui confuso. 

<< Mi chiedi il perché? Ti ho raccontato dell'incidente mentre tu non vuoi parlarmi di Einardi!>> Gli dico scuotendo leggermente la testa.

<< Alice, per me non è facile parlare. >>

<< Neppure per me è facile! >> Affermo bloccandolo mentre faccio un sorriso amaro. << Non è facile  pensare di ritornare al palazzetto del ghiaccio o esibirmi, ma lo farò! Le difficoltà si superano e anche le paure!>> Aggiungo sfilando la mia mano dalla sua e gli volto le spalle ed faccio due passi per uscire.

<< Dove vai?>> Mi chiede alle mie spalle, mi fermo e mi volto per guardarlo.

<< Ho un'allenamento da iniziare e mi servono le mie cose!>> Detto ciò esco definitivamente dalla stanza degli specializzandi.

~~~

Pov Claudio 

Guardo Alice andar via, non sapendo dove voglia andare.

L'aver visto Einardi vicino alla mia allieva mi ha fatto innervosire. 

Alice mi hai chiesto di Einardi e di cosa ci sia stato tra noi e non le ho risposto; non sono riuscito a raccontarle di me e Daniela, la moglie di Einardi, e di esserci andato a letto quando erano ancora sposati.

Credo di aver paura del suo sguardo, di vedere la delusione ed il rammarico in quegli occhi da cerbiatto.

Per non parlare del fatto che Alice sta affrontando il doversi esibire in pubblico ed il doversi allenare nel palazzetto dove ha incontrato David. Mi chiedo se lo ami ancora! 




L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora