Ciao a tutti, prima di lasciarvi al capitolo ci sono alcune piccole comunicazioni di servizio:
1) alcuni vincitrici del contest non si sono ancora fatte sentire e quindi le invito nuovamente a contattarmi in privato;
2) la storia è agli sgoccioli mancano 4 capitoli per concludere questa storia;
3) in occasione del compleanno di CC ho pubblicato una storia extra sul compleanno di Claudio, l'ha trovate nella ff "L'allieva ed il Natale".Detto questo vi lascio al capitolo e ci sentiamo al nuovo angolino che troverete alla fine del capitolo.
Capitolo 47 L'allieva ed il suo segreto
Claudio's Pov
Dopo lo scontro tra Alice ed Arthur, Alice mi ha trascinato in laboratorio e ha fatto bene perché avrei potuto mandare al diavolo il giovane Malcomess ma Alice è stata più brava e gli ha risposto in un modo pacato e rimproverandolo.
Non credo che sarei riuscito a fare altrettanto visto che ha detto chiaramente che sarebbe rimasto con lei invece di partire se avesse saputo dei soldi di Alice.
Alice in tutti questi anni non ha voluto praticamente nulla dei soldi dei Sant'Erasmo, ha percepito solo il compenso per il suo lavoro ma gli utili e roba simile no ed ora tutto il mondo sa che è ricca. Il nonno ha insistito affinché lei potesse disporre dei soldi, in teoria la sua vita all’interno della società non cambierà perché anche prima tutte le decisioni prese venivano concordate tra Alice ed il signor Riccardo ma in pratica ora risulterà socia anche agli occhi del mondo.
<< Ti sei calmata?>> Le chiedo baciandole la fronte.
<< Non tanto, sono solo nervosa e non lo so mi sento strana,>> ribatte lei torturandosi una ciocca di capelli sfuggita alla coda.
<< Devi stare tranquilla, sarai bravissima,>> le dico cercando di tranquillizzarla.
<< Non lo so. Mi sento agitata, ma non sembra la solita agitazione che precede un'esibizione e come se avessi uno strano presentimento,>> dice scuotendo la testa per poi sospirare.
<< Non può succedere nulla, i due ingegneri sono dietro le sbarre e tu sei al sicuro. Sei solo molto agitata per stasera!>> Le dico cercando di rassicurarla e di farle passare l'agitazione.
<< Hai ragione, sarà l'ansia da prestazione!>> Afferma lei chiudendo gli occhi ed io sorrido e la bacio.
<< Ansia da prestazione? Interessante uso delle parole!>> Le faccio notare con un tono malizioso per distrarla.
<< Sei sempre il solito stronzo,>> borbotta senza sollevare le palpebre e cerca di colpirmi con un pugnetto il braccio.
<< Ferma Sacrofano, stai buona!>> Le dico cercando di evitare che cada dallo sgabello con i suoi movimenti.
<< Stronzo, che ore sono? Devo andare a casa di nonno Riccardo a Roma, per provarmi il vestito lungo,>> dice sollevando le palpebre e mi guarda con i suoi occhioni color nocciola.
<< Quasi l'ora di pranzo! Ti accompagno?>> Le chiedo e lei scuote la testa.
<< No, vado con Ice e la lascio lì, poi torno in istituto in taxi e mi porto appresso il vestito per l'esibizione. A proposito sai dove potrò cambiarmi? I bagni credo che siano esclusi o no?>> Mi chiede adottando il tono e l'aria della piccola signora in giallo.
<< Userai il mio ufficio, io e Paul né abbiamo parlato poco fa e ho dato la mia disponibilità. Basta che non mi distruggi l'ufficio!>> Le dico usando un tono da canaglia e lei sbuffa.
<< Sei insopportabile caro il mio dottor Conforti e sappi che sono arrabbiata per i succhiotti!>> Afferma per poi socchiudere le palpebre leggermente.
<< Lara mi ha chiesto perché portassi il foulard e poi senza aspettare una risposta si è messa a ridere e mi ha dato uno specchietto in mano ed una spugnetta per applicare il fondotinta! >> Aggiunge mettendo su un tenero broncio che mi fa venire voglia di levarle il foulard e continuare la mia opera d'arte.
<< Ti sarà utile per stasera immagino,>> le dico con un sorrisetto e lei si mette a ridere.
<< Mi servirà proprio guarda, considerando il tipo di vestito che indosserò!>> Esclama lei con una luce divertita negli occhi.
<< Cioè?>> Le chiedo perplesso e lei ride divertita.
<< Lo scoprirai direttamente stasera!>> Detto ciò mi bacia sulla guancia e sfoggia lo stesso sguardo di quando combina qualche guaio.
<< Che hai combinato?>> Le chiedo andando dritto al punto.
<< Io nulla ma nonna Amalia in versione costumista può rivelarsi pericolosa,>> si limita a dire lei mentre dondola le gambe e sorride in modo innocente.
<< Ah!>> È il mio unico commento.
<< Io recupero le mie cose e vado! Ci vediamo dopo!>> Detto ciò si alza dallo sgabello ed esce dal laboratorio.
~~
Alice's Pov
Arrivo a casa di nonno Riccardo ed appena metto piede all'interno vengo catturata da nonna Amalia, la quale mi trascina verso la camera da letto che ogni tanto mi ospita.
<< Finalmente sei arrivata! Devi provare i vestiti!>> Esclama liberando la presa dal mio braccio per poi chiudere la porta alle sue spalle.
<< Sono quelli? Devo indossare davvero quelli?>> Chiedo sconvolta dopo aver squadrato i vestiti.
<< Certo che si! Ed ora forza levati quel foulard che copre i succhiotti lasciati dal dottorino!>> Risponde la mia cara amata nonnina con molta tranquillità.
<< NONNA!>> Urlo sconvolta ed imbarazzata e lei mi guarda come quando ero piccolina e mi beccava a mangiare i dolci di nascosto.
<< Tesoro, i foulard servono per coprire i succhiotti! Mica sei la prima ad usarli per quel motivo! Io stessa ero sempre con i foulard al collo, tuo nonno mi lasciava sempre i segni del suo passaggio. Bei tempi quelli! Era così passionale!>> Ribatte persa nei suoi ricordi facendomi arrossire.
<< NONNA!>> Urlo per la seconda volta nel giro di pochi minuti.
<< Oh tesoro, non c’è bisogno di diventare rossa come un pomodoro! È normale lasciarsi andare in quei momenti! Sei un medico e non c'è bisogno che te lo spiega io! Fai vedere un po’, sono curiosa!>> Dicendo ciò con una veloce mossa slega il nodo del foulard e libera il mio collo.
<< Però il dottorino ci sa fare!>> Esclama con un tono pieno di ammirazione mentre io mi copro il viso con le mani e lei scoppia a ridere.
<< Dai su, levati quella maglietta e quei pantaloni!>> Aggiunge con un tono divertito. Sbuffo e mi spoglio.
<< Wow! Il dottorino deve essere molto focoso e passionale!>> Esclama dopo aver notato il resto dei segni che CC mi ha lasciato sul corpo.
<< NONNA!>> Urlo ancora e penso che stavolta mi abbiano sentito anche i turisti fuori in piazza.
<< Va bene, la smetto tesoro. Dai ti aiuto!>> Afferma la nonna sfiorandomi una guancia. << E tranquilla dopo copriremo perfettamente i segni lasciati dal dottorino col trucco! Ero una maga a coprirli ai miei tempi anche se i cosmetici del tempo non erano come quelli di oggi. Forza cambiati su!>>
Mi sprona e mi ritrovo ad indossare entrambi gli abiti.
<< Sei magnifica!>> Afferma nonna guardandomi con gli occhi lucidi.
<< Grazie mille, nonna,>> dico osservandomi allo specchio,<< non pensi che sia eccessivo?>>
<< Tesoro, è un abito da sera deve essere eccessivi! E poi non è volgare e tranquilla avrai una stola con te in questo modo sembrerai una diva!>> Ribatte la mia cara nonnina sfiorando la stoffa dell'abito.
<< Un vestito di Armani è sempre un vestito di Armani!>> Aggiunge con soddisfazione.
Io sorrido e riprendo ad osservarmi allo specchio.
<< Ok ora provo pure il vestito per pattinare,>> dico osservandomi ancora per un secondo allo specchio.
Si è davvero bello quest'abito!
Sorrido e poi mi affretto a spogliarmi e provare l'abito per esibirmi stasera.
<< Sei bellissima! E devo dire che sono ancora brava a cucire!>> Esclama la nonna con un tono orgoglioso.
Rido per la sua espressione e scuoto la testa divertita.
~~
Dopo la prova vestiti ed aver pranzato torno in istituto con un taxi.
<< Aspetti, la aiuto!>> Esclama il tassista appena arriviamo fuori dall'istituto.
<< Grazie e davvero gentile!>> Rispondo porgendoli i soldi per pagare la corsa.
Scendo dall'auto con il vestito all'interno del portabiti mentre l'autista scende e recupera il mio borsone.
<< Tenga e buona giornata!>> Mi augura cortesemente l'autista ed io ricambio.
Passo vicino alla pista che il Supremo ha fatto montare e sospiro.
Ho una strana sensazione che non riesco a scacciare e sono certa che non si tratti solo dell'ansia da prestazione. No, mi giro su me stessa perché mi sento osservata e mi affretto ad entrare dentro l'istituto e vado direttamente da Claudio per poggiare questi oggetti nel suo ufficio.
<< Alice!>> Esclama Ambra appena metto piede in istituto e mi si avvicina con il suo camice bianco..
<< Ciao Ambra,>> le dico con un sorriso, che lei contraccambia,<< come sta il piccolo o la piccola?>> Ha deciso di portare avanti la gravidanza e gode del mio sostegno e di quello della madre.
<< Bene, domani ho l'ecografia anche se è presto per sapere il sesso,>> mi risponde accarezzandosi la pancia ed io con la mano libera le sfioro pure io la pancia.
<< Ti va un caffè?>> Mi propone indicando il distributore automatico.
<< Sarebbe meglio una camomilla piuttosto che il caffè!>> Affermo sinceramente una volta che mi trovo davanti alla macchinetta.
<< Agitata per stasera?>> Ribatte lei selezionando la bevanda.
<< Si, credo di si.>> Mi limito a dire torturando con una mano il ciondolo della catenina che ho al collo.
<< Tranquilla andrà tutto bene!>> Ribatte la dottoressa Negri della Valle.
<< Lo spero,>> borbotto con un tono incerto.
<< Eccoti Alice!>> Esclama Claudio arrivando a grandi passi. << Ambra anche se sei incinta non puoi passare il tempo davanti al distributore!>> Aggiunge sgridando la sua ex, la quale lo guarda per un secondo prima di riportare l'attenzione sul distributore e recuperare la sua bevanda.
<< Ho capito, devo levarmi dai piedi! Alice calmalo, sedalo per cortesia! Era insopportabile durante la tua assenza!>> Detto ciò va via facendo oscillare la coda.
<< Non ho ancora capito come riesca a fare oscillare così la coda!>> Rifletto a voce alta mentre osservo la sua figura svanire e CC fa schioccare le dita davanti ai miei occhi.
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L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)
FanfictionAlice Allevi e' una specializzanda di medicina legale, alle prese con la specializzazione e non solo. Divisa ed indecisa tra Claudio Conforti, rinominato da lei stessa CC, e Arthur. Ma nessuno sa che nasconde un tragico passato, e se la sua indecis...