Capitolo 48

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Ciao a tutte e tutti( qualche maschio ci sarà), lo so che oggi è venerdì e non domenica ma ho deciso di ridurre la vostra attesa e di mettere fine alla vostra agonia! 😎
Quindi ecco a voi un nuovo capitolo!
Vi lascio alla lettura, mi raccomando votate e commentate! 😎❤️😘

Capitolo 48 L'allieva ed il suo segreto

Claudio's Pov

<< ALICE!>> Urlo il suo nome mentre continuo a tamponarla per bloccare l'emorragia.
<< Stanno arrivando i soccorsi, Claudio!>> Mi dice Paul passandomi dei teli mentre Anceschi apre la valigetta del pronto soccorso.
<< Cristo Santo! Alice apri gli occhi!>> Le dico continuando a premere e la Boschi mi si avvicina e preme pure lei sulla ferita.
Non so per quanto tempo rimaniamo così ma finalmente arrivano i soccorsi, mi fanno spostare e si occupano di lei.
<< Ci pensiamo noi!>> Esclama un soccorritore.
<< Vengo con voi,>> mi limito a dire osservando Alice stesa sulla barella e senza aspettare una risposta salgo sull'ambulanza.
Per tutto il tragitto stringo la mano di Alice tra le mie.
<< Alice non ti azzardare a morire!>> Le dico osservando il suo volto pallido ed i suoi occhi chiusi.
Le sfioro i capelli ed infischiandomene dei soccorritori la bacio sulle labbra che sono fredde.
<< Volete farvi una mossa! CORRETE!>> Urlo verso il guidatore e questo accelera la velocità.
Finalmente arriviamo in ospedale e vengo bloccato da un'infermiera.
<< Lei deve restare qui!>> Mi dice bloccandomi mentre la barella con Alice sparisce dalla mia vista.
<< Sono un medico!>. Ribatto prontamente ma la donna scuote la testa.
<< Non in questo momento! Lei deve aspettare qui anche se fosse il Presidente del Consiglio dei Ministri!>> Esclama indicandomi le sedie per poi andarsene e lasciarmi da solo. Mi lasciò cadere su di una sedia e guardo le mie mani sporche del sangue di Alice!
La mia Alice!
Sacrofano!
La mia piccola Signora in giallo.
“Ti amo Claudio!”  Le sue parole mi risuonano in testa in continuazione.
<< Claudio!>> Mi sento chiamare da qualcuno, mi giro e mi ritrovo davanti nonna Amalia, nonno Riccardo, Anceschi e la Boschi.
<< Come sta? Dov'è Alice?>> Mi chiede Anceschi mentre la nonna si siede accanto a me.
<< Sono riusciti a bloccare l’emorragia in ambulanza, il proiettile è uscito ma ha perso molto sangue e non ha mai ripreso conoscenza,>> mi ritrovo a dire con un tono di voce molto debole e la mia mano viene catturata dalla mano di nonna Amalia.
<< C'è la farà! La mia nipotina è forte!>> Afferma la signora Amalia con un tono tremolante ma allo stesso tempo speranzoso.
Annuisco e stringo la sua mano.
Cammino in sala d'attesa dopo aver tolto dalle mie mani il sangue di Alice. Paul è rimasto in istituto per gestire tutto quanto, il ferimento di Alice è stato ripreso indiretta e le immagini sono state trasmesse dai vari telegiornali.
<< Ho sentito i suoi genitori, stanno arrivando.>> Mi comunica il signor Riccardo sedendosi vicino ad Amalia  ed io sospiro e continuo a camminare avanti ed indietro.
Vado avanti così per tutto il tempo e non mi fermo neppure quando arriva Paul.
<< Ci sono novità?>> Domanda mentre io scuoto la testa e mi libero della giacca dello smoking.
<< No!>> Affermo secco e riprendo a camminare ma vengo bloccato da Amalia.
<< Adesso ti siedi e ti calmi, Claudio!>> Afferma la nonna afferrandomi il braccio e mi fa un cenno verso la sedia vuota accanto a lei. << E non accetto un no come risposta,dottorino!>> Aggiunge seria senza ammettere una risposta negativa da parte mia.
Mi siedo e mi libero della giacca dello smoking e del papillon.
<< Andrà bene, non ti devi preoccupare,>> mi dice la signora Amalia stringendomi una mano,<< è forte, devi solo avere fede in lei.>>
<< Non riesco a togliermi dalla mente la visione di Alice che perde il sangue e a questa si aggiunge il ricordo di quando l'ho estratta dall'automobile e rianimata.>> Confesso alla nonna, la quale mi stringe più forte la mano. << Ho paura di perderla!>> Aggiungo confessando la mia paura più grande
<< Non succederà ma tu devi avere fiducia in lei,come c'è lo io!>> Mi consola la nonna e mi sfiora con tenerezza uno sguardo.
<< Alice ha la sua dolcezza,>> le dico avendo notato questa somiglianza. Lei sorride e ha gli occhi lucidi. La stringo a me e le faccio appoggiare la testa sulla mia spalla per riposare un po’.
La nonna si appisola ed io aspetto in silenzio che ci diano notizie.
Non so quanto tempo passi ma finalmente esce fuori un dottore che conosco.
<< Giancarlo come sta Alice?>> Gli chiedo alzandomi di scatto e ciò fa svegliare la nonna, la quale si alza e mi si affianca.
<< Claudio devo parlare con i familiari,>> mi dice lui con un tono sorpreso che riesce a mascherare.
<< Io sono la nonna di Alice, i genitori ed il fratello stanno arrivando!>> Esclama la nonna mentre Paul, la Boschi ed Anceschi si avvicinano per ascoltare.
<< Ed io sono il nonno Riccardo Sant’Erasmo quindi parli!>> Esclama il signor Riccardo usando in tono autoritario.
<< Giancarlo forza parla!>> Esclamo usando pure io un tono autoritario.
<< Va bene,>> dice il mio amico arrendendosi,<< Alice è stata colpita al fianco, il proiettile è uscito ed abbiamo provveduto a pulire la ferita e controllare se ci fossero frammenti e le abbiamo messo i punti e ricucita. Ha perso molto sangue, ma fortunatamente siamo riusciti a bloccare l'emorragia e le abbiamo fatto delle trasfusioni di sangue e..>> Smette di parlare di colpo e capisco che c'è altro.
<< Allora qual è il problema?>> Domanda Paul anticipandomi.
<< La signorina è incinta, l'abbiamo scoperto per caso,>> risponde sganciando una notizia sconvolgente,<< è all'inizio, probabilmente meno di due settimane.>>
Come sento queste parole calcolo i giorni passati e che siamo fatti molto da fare tra le lenzuola.
<< Probabilmente neppure la signorina si è accorta di essere in dolce attesa,>> aggiunge il medico mentre io riesco solo a pensare ad Alice con una bambina stretta tra le braccia, mi giro e guardo la nonna.
<< No, Alice non lo sapeva altrimenti non avrebbe mai pattinato!>> Afferma la nonna con un tono sicuro ed io sgranò gli occhi quando ricordo i giorni passati.
<< Durante gli allenamenti è caduta i giorni scorsi, anche ieri,>> dico passandomi una mano sul viso.
<< Stiamo tenendo sotto osservazione anche il feto per capire se abbia risentito dello sparo di oggi o meno,>> aggiunge dopo aver fatto un cenno verso un'infermiera, << a questo proposito dovrei parlare anche con il compagno e padre del bambino per prepararlo ad una possibile interruzione spontanea della gravidanza.>>
<< Sono io,>> dico sinceramente osservando il viso del mio conoscente,<< il compagno di Alice nonché padre del bambino sono io.>>
Lui annuisce  e noto che tira un sospiro di sollievo.
<< Bene, quindi sai che ci sono delle possibilità che la gravidanza possa interrompersi,>> inizia a dire osservandomi mentre io stringo le mani in dei pugni,<< il bambino è molto piccolo e questo incidente potrebbe avere delle ripercussioni su di esso ed anche su di Alice qualora ci fosse un'emorragia!>>
<< Vedi di fare tutto il possibile per evitare ciò,>> gli dico serio inchiodandolo con uno sguardo che lo fa tremare,<< non voglio perdere né Alice e neppure il bambino!>>  Lui deglutisce ed annuisce perché sa quanto sono vendicativo.
<< Certo, Claudio. Alice è la nostra priorità in questo momento e le stiamo dando tutto il nostro aiuto!>> Afferma lui con un tono un po’ seccato.
<< Lo spero per lei, perché se succede qualcosa a mia nipote a causa vostra ricorrerò ai legali spietati della mia azienda!>> Lo minaccia il signor Riccardo.
<< Non si preoccupi, sua nipote avrà tutte le cure e le attenzioni!>> Afferma il medico.
<< Possiamo vederla?>> Domanda la signora Amalia appoggiando la mano sul mio braccio.
<< Si, ma solo uno alla volta,>> risponde prontamente il chirurgo,<< ora è sedata e resterà così per qualche giorno. Vogliamo dare il tempo di fare stabilizzare la situazione, nel mentre la signora potrà riposare.>>
<< Ma non faranno male al bambino i farmaci per farla dormire?>> Domanda la nonna con un tono preoccupato.
<< No, non si preoccupi di questo fatto,>> la rassicura il medico,<< ora vado a cambiarmi. L'infermiera vi porterà da lei. Scusate!>> Detto ciò va via e ci lascia con un'infermiera.
<< Vai tu Claudio per primo,>> mi dice nonna Amalia stringendomi il braccio,<< hai più bisogno tu ora di vederla e darle un bacio da parte mia!>>
<< Grazie,>> le dico dandole un bacio sulla guancia e lei mi sfiora la guancia. La lascio con il Signor Riccardo e seguo l'infermiera, la quale prima di entrare nella stanza mi fa indossare il camice e tutto il necessario per poter accedere alla stanza.
<< Prego, dottor Conforti,>> mi dice indicando una delle stanze e come entro vedo Alice che dorme con gli occhi chiusi, l'ossigeno attaccato al naso ed una serie di macchinari che la circondano, tra cui due monitor per controllare il battito del cuore di entrambi.
Mi accomodo sull'unica sedia presente e le afferro la mano sinistra.
<< Alice,>> le dico stringendo la sua mano ed osservo il suo corpo ricoperto solo dal camice e dal lenzuolo, << ti saluta tua nonna. I tuoi stanno arrivando.>> Mi fermo e le sfioro il dorso della mano con il pollice.
<< Il dottore ha scoperto che sei incinta da poco, non lo so che tu lo sapessi, ma credo di no visto che sei neanche di due settimane,>> aggiungo avvicinandomi al suo viso e la bacio sulle labbra.
<< Vedi di non fare scherzi proprio ora, Sacrofano,>> le dico appena stacco le mie labbra dalle sue che sono ancora un po’ fredde.
<< Alice, Alice,>> le dico baciandole la mano e sospiro. Sento che mi stringe la mano ma non apre ancora gli occhi.
<< Spero tanto che sia una bambina con gli occhi stile bambi come i tuoi,>> aggiungo senza smettere di stringerle la mano.
,<< Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei innamorato di te quando ti ho conosciuta,>> le dico sfiorandole una guancia con la mano libera,<< mi ricordo che spesso quando incontravo tuo nonno nel suo ufficio vedevo degli oggetti appartenenti a te, dimenticati da te nel suo ufficio.>>
<< Ricordo quando ti ho incrociata al locale di Lorenzo, avevi appena vinto l'oro olimpico ed eri bionda,>> mi dico mentre nella mia mente riaffiorano quei ricordi,<< ricordo che ho pensato che eri bellissima.>>
Ammetto ed approfitto della situazione per raccontarle ciò, non le ho mai detto nulla di questo nostro incontro per via della sua perdita di memoria.
<< Eri favolosa, salutavi chiunque, davi una mano ai camerieri e facevi foto ed autografi con chiunque te lo chiedesse. Poi ricordo quando ti ho soccorsa in strada, >> aggiungo e scuoto la testa e sospiro,<< dovremmo smetterla con questi incidenti, specie ora!>> Le sfioro la pancia senza smettere di tenerla per mano.
<< Aspettiamo una bambina, Sacrofano e guai a te se non apri gli occhi. E poi non vedo l'ora di poterti rivedere addosso con quel pigiama da tredicenne. Eri così buffa, dolce ed innocente quando ti ho vista a Sacrofano.>> Smetto di parlare per qualche istante e mi porto la sua mano all'altezza delle labbra e le bacio il dorso della mano.
<< Devi resistere Alice!>> Le dico con un tono di voce tremolante e proprio qualcuno bussa al vetro e come mi giro vedo un'infermiera, la quale entra subito dopo.
<< Dottore deve uscire, la ginecologa deve visitare la dottoressa Allevi Sant'Erasmo!>> Mi annuncia la donna ed io annuisco ed esco fuori dalla stanza.
~~
Sto andando in istituto per qualche ora dopo aver passato la notte accanto ad Alice, sono passato a casa mia giusto il tempo di lavarmi e cambiarmi.
Parcheggio la mia macchina dove trovo posto e mi dirigo verso l'istituto e quando arrivo alla pista per pattinare mi blocco e guardo il punto esatto sporco di sangue.
Il sangue di Alice sul ghiaccio!
Resto ad osservare quella macchia fino a quando qualcuno non mi tocca la spalla e vedo Anceschi.
<< Claudio,>> mi chiama facendomi tornare alla realtà.
<< Giorgio,>> mi limito a dire senza togliermi gli occhiali da sole.
<< Vieni, entriamo dentro!>> Mi dice accennando alla scalinata, annuisco e m'incammino ma alcuni giornalisti bloccano il passaggio
<< Dottor Conforti come sta la dottoressa Allevi Sant'Erasmo? >>
<< È vero che siete fidanzati? >>
<< È vero che è incinta? >>
Iniziano a domandare io resto in silenzio e continuo a camminare senza degnarli di una risposta e finalmente riesco a salire i gradini anche grazie all'intervento di alcuni poliziotti.
<< Come fanno quegli esseri a sapere della gravidanza?>> Domando a Paul appena varco l'ingresso dell'istituto ed il mio mentore scuote la testa.
<< Non lo so, penso che qualcuno in ospedale abbia parlato!>> Risponde scuotendo la testa con desolazione.
<< Claudio che ci fai qui in istituto?>> Mi chiede Anceschi con un tono incerto.
<< Ho trascorso la notte con Alice, ma ora ho lasciato il posto ai suoi genitori,>> gli dico con sincerità mentre ricordo i visi sconvolti dei signori Allevi. Il padre quando ha visto la figlia distesa a letto stava per sentirsi male ed anche la madre non scherzava, così io ed il signor Riccardo li abbiamo convinto ad andare a riposare a casa Sant’Erasmo a Roma. Ho convinto anche la signora Amalia e sono rimasto io con Alice tutta la notte al suo capezzale.
<< Non riesco stare da solo a casa, ho bisogno di lavorare per distrarmi!>>
Anceschi annuisce ed io mi reco nel mio ufficio.
<< Vi dico che è incinta! Ed il padre è Conforti! La mia amica lavora in ospedale e me l'ha detto!>> Sento dire da qualche specializzanda una volta vicino al distributore automatico, ma sono nascosto dal muro  e non possono vedermi.
<< Pensa a te che è anche ricca! Non bastava il denaro, ora deve pure accalappiarsi Conforti! Certa gente ha tutte le fortune del mondo e qualche disgrazia ci sta!>> Ribatte un'altra voce con un tono divertito ed io come sento queste parole non resisto più ed esco allo scoperto.
<< Certa gente dovrebbe imparare a lavorare!>> Esclamo uscendo fuori mentre Anceschi e Paul mi raggiungono per bloccarmi.
<< Visto che avete tanta voglia di parlare, io devo rilassarmi visto che la mia fidanzata è stesa sul letto d'ospedale con una ferita d’arma da fuoco, ora vi interrogherò su qualsiasi argomento che mi venga in mente e poi andrete giù ad effettuare le misurazioni dei cadaveri in putrefazione! E tu,>> aggiungo rivolgendomi alla prima specializzanda che ha parlato,<< sarai sospesa e segnalata alla commissione per aver riportato notizie riservate ai giornalisti. E voglio pure il nome della tua amichetta!>
Smetto un secondo di parlare e guardo la seconda  ragazza che ha parlato.
<< E tu, lo sanno tutti che c'è il tuo paparino a coprirti i casini, ma qui non funziona così e hai sbagliato a parlare poco fa. Per tutti quanti voi chi non supera l’esame di oggi sarà espulso dall'istituto!>> Finisco di dire guardando tutto il gruppetto.
<< Ma non potete farlo!>> Protesta un ragazzo.
<< Invece possiamo farlo,>> gli risponde Paul mantenendo la calma,<< il nostro regolamento lo permette! Ed ora andate in biblioteca, tranne lei signorina perché lei sarà sospesa e segnalata quindi può anche tornare a casa!>>
Come finisce di parlare tutti i novellini scappano via.
<< Grazie Paul!>> Gli dico sinceramente e lui annuisce.
Ed io vado in biblioteca per sfogare la mia rabbia e tensione.
~~
Sto tornando da Alice ed appena entro nel reparto e mi vengono incontro i genitori di Alice.
<< Buon pomeriggio signori Allevi,>> li saluto appena me li trovo davanti.
<< Salve Claudio,>> mi saluta la moglie mentre il marito guarda fuori dalla finestra con le braccia incrociate.
<< Ci sono novità?>> Chiedo alla donna con nervosismo.
<< No,>> mi risponde la donna,<< ora c'è Amalia con lei. Ah la ginecologa deve farle l'ecografia fra qualche ora, stava aspettando te!>>
Annuisco e la ringrazio e vado a cercare il medico per sapere se ci sono stati dei cambiamenti.
Nonna Amalia appena nota la mia presenza esce fuori dalla stanza per farmi entrare da Alice.
<< Vai da lei, io vado a bermi una cioccolata calda,>> mi dice la donna appena le sono davanti.
<< Amalia non ti fa bene mangiare i dolci e anche la cioccolata non ti fa bene, considerando il tuo diabete,>> le ricordo rimproverandola e lei sospira.
<< Lo so, come so che pure Alice mi sgriderebbe se lo sapesse ma ora in questo momento mi serve un po’ di cioccolato per farmi forza ed evitare di scoppiare a piangere al capezzale di Alice! Ora vado ma torno subito, non posso perdermi la prima ecografia della mia busnipotina!>> Detto ciò mi accarezza una guancia per poi andarsene.
Scuoto la testa ed entro nella stanza di Alice, mi sistemo sulla scomoda sedia e le prendo la mano.
<< Ciao Sacrofano, eccomi qui! Oggi ti sei persa una giornata fenomenale in istituto, ho dimezzato gli specializzandi con l'esame e..>> inizio a raccontarle la mia giornata e quanto si è persa oggi e vado avanti finché non entra la ginecologa.
<< Dottor Conforti dobbiamo procedere con l'ecografia,>> mi dice per poi fare un cenno all’infermiera che trasporta l'ecografo,<< adesso proveremo con l'ecografia esterna ma è probabile che si dovrà utilizzare la sonda.>>
Mi giro e guardo Alice e le stringo la mano.
<< Spero che non si renda necessario,>> dico perché Alice mi ha confidato quanto odi dover fare delle ecografie interne.
<< Adesso vediamo un po’,>> ribatte la ginecologa  mentre noto al di là del vetro l’arrivo di nonna Amalia.
<< Potrebbe far entrare anche la signora Amalia? Alice è molto legata a lei!>> Le dico con un tono che non ammette repliche, d'altronde sono pur sempre Claudio Conforti.
<< La Signora Amalia me l'aveva già chiesto con dolcezza e gentilezza>> mi risponde lei fulminandomi con lo sguardo,<< le avevo anche risposto di sì.>>
Dietro alle sue parole si cela un velato rimprovero nei miei confronti, ma in questo momento non m'interessa ed aspetto solo che entri la nonna in modo da dare il via all'ecografia.
La nonna entra tutta bella pimpante e si mette vicino a me.
<< Bene, iniziamo!>> Afferma la dottoressa verso l'infermiera che scopre la pancia di Alice ed inizia a spargerle il gel. La ginecologa accende lo schermo ed inizia a passare l'ecografo sulla pancia di Alice.
<< Eccolo qui!>> Esclama la dottoressa con un tono dolce, io guardo affascinato l'immagine sullo schermo che per ora è un piccolissimo punto bianco nel buio che lo circonda.
Sembra una luce in tutto quel buio!
<< È meraviglioso!>> Afferma commossa nonna Amalia.
<< Ed ora facciamo ascoltare il battito al papà silenzioso!>> Aggiunge la dottoressa forse per farmi parlare e la stanza viene invasa dal suono del battito del bambino.
<< Oh! La mia nipotina avrà un bambino!>> Esclama commossa Amalia con un tono di voce tremolante mentre io mi inchino e bacio sulle labbra Alice.
<< Alice, svegliati ! Devi poter vedere la nostra bambina, sembra una luce avvolta nel buio,>> le mormoro con un tono di voce basso mentre le sposto una ciocca di capelli.
<< Il bambino sta bene, è piccolo ma è normale. Non ci sono segni di sofferenza fetale,>> comincia a dire la dottoressa continuando a fare muovere la sonda dell'ecografo, << ovviamente dobbiamo tenerla sotto controllo per accertarci delle sue condizioni visto il ferimento.>>
Annuisco e guardo pure io con attenzione lo schermo per accertarmi che sia tutto ok.
<< Bene, le stiamo somministrando vitamine ed anche del ferro oltre l'antibiotico,>> aggiunge lei lanciando uno sguardo alla flebo.
<< Io ora vado, infermiera ci pensi lei ad eliminare il gel dalla pelle della dottoressa!>> Ordina all’infermiera ma io ho già recuperato il pezzo di carta e procedo a pulire Alice. Ho bisogno di toccare la pelle della mia fidanzata e la sua pancia.
<< Faccio io!>> Affermo con un tono che non ammette repliche.
<< Che uomo esasperante! >> Borbotta la ginecologa di mezza età prima di lasciare la stanza ed Amalia ride.
<< Esasperante? Non mi hanno mai definito così! >> Dico pulendo la pelle della pancia della della signora in giallo.
<< Che bello divento nuovamente nonna!>> Esclama Amalia asciugandosi le lacrime.
~~
Da quella prima ecografia sono passati alcuni giorni, che io ho trascorso quasi del tutto al capezzale di Alice ad eccezione di quelle poche ore in cui mi recavo in istituto o nel mio appartamento per cambiarmi. Anche se in realtà il signor Riccardo e la signora Amalia hanno insistito molte volte per farmi restare a dormire a casa Sant’Erasmo vicino alla fontana di Trevi. In queste occasioni i due nonni mi hanno parlato di Alice, di quando era piccola e di cosa ha dovuto sopportare una volta svegliata dal coma.
Calligaris e Einardi hanno individuato chi ha sparato ad Alice, si tratta della segretaria dello studio di ingegneri nonché compagna dell'ingegnere più giovane; Calligaris ha scoperto che in realtà è stata la donna a versare l'insulina nella bottiglia di Ferdinando Mancini e che il compagno la coperta confessando che fosse stato lui a farlo, ma la donna una volta che ha visto arrestare il compagno ha perso la testa e ha deciso di vendicarsi e si è procurata una pistola per sparare ad Alice.
Tutto questo mi è stato riferito da Roberto in quei momenti in cui si è avvicinato per sapere come stesse Alice.
Alice che è ancora addormentata nonostante i medici abbiano ridotto i sedativi.
<< Alice,>> la chiamo prendendole la mano,<< devi svegliarti. Non puoi giocare ad interpretare la balla addormentata!>> Osservo il suo viso dolce avvolto dal sonno.
<< Manchi a tutti in istituto,>> continuo a parlarle con la speranza che si svegli,<< persino alla Wally, ti manda i suoi saluti e spera di rivederti presto in istituto in modo da sgridarti per i tuoi pasticci.>>
<< Ma manca specialmente a me, mia piccola Sacrofano!>> Le dico sinceramente con gli occhi lucidi ed un tono di voce stanco, le bacio il dorso della mano ed appoggio sul letto le nostre mani intrecciate.
<< Svegliati Alice,>> le dico appoggiando la testa sul materasso vicino alle nostre mani ed abbasso le palpebre per riposarmi qualche istante.
Sento qualcosa che mi sfiora i capelli con delicatezza.
Apro gli occhi di scatto e vedo Alice con gli occhi aperti che mi sorride.
<< Ciao Claudio,>> dice guardandomi con gli occhi lucidi.
<< Alice! Sei sveglia!>> Esclamo senza aspettare un minuto mi precipito e la bacio.


L'Allieva ed il suo segreto ( #Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora