Notte insonne

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Dicembre 2018

Dolce notte insonne
che mi fai godere
della mia solitudine
come mi piaci!

Il vento fischia furioso
contro la finestra chiusa
e io son solo nel mio rifugio
adagiato sul letto,
incantato dalla musica.

Grazie, o Notte
niente di più.
Grazie della tua illusione
di serena malinconia.

Molti temono
questa tua malinconia
che porti al chiaro di luna,
ma è proprio con te
con quest'inverno che avanza
che mi sento cullato,
abbracciato
come se fossi tornato bambino.

Ma il dolore
non viene più dall'esterno.
Le soffici coperte possono solo
proteggermi dal freddo
ma non possono soffocare
la mia stessa, ardente fiamma.

Com'è calda! Come brucia!
Brucia sulle note
di queste canzoni
che mi inebriano
di nostalgia.

Nel buio spezzato
dalle lacrime del passato
v'è uno schizzo
del futuro indistinto.

Via le lacrime ardenti
asciugate nel tuo caldo abbraccio
di anima affine.
E penso.

O Notte, tu sì che mi capisci.
Tu non giudichi,
nulla poni sotto la luce accecante.
Tu non fai altro che accogliere
qualsiasi passione
del mio animo.

Con te, io viaggio
torno indietro e vado avanti
ripercorro e sparisco
nei vortici di questa mente
e vivo mille vite
quando mi accompagni
tra i sogni.

E allora,
Accogli il mio dolore!
Accogli la mia inettitudine,
il mio ingiustificato strazio!

Accogli la mia ipocrisia,
i miei desideri
e fammi vivere
nella tua libertà.

Donami le tue ali
donami la forza
di volare
sopra questo vuoto
del mio animo
sopra questo mondo
malato.

Spingimi più avanti
verso le stelle
fammi diventare
la loro polvere
pura energia
pura magia
puro amore.

Amor vincit omnia?
E allora dov'è?

Forse non trova più spazio
nel nostro Spleen.

E allora, polvere delle tue stelle
fammi semplicemente
volare,
lontano
dove lo sguardo
fatica a posarsi.

Vorrei dileguarmi
nel tuo universo
ma so di dovermi accontentare
dei tuoi sogni.

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