Lame di un dolore ardente

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22 marzo 2019

Cammina, cammina per la tua strada
con gli occhi bassi
e la testa altrove
chissà dove
su quelle nuvole inconsistenti
sciolte e morenti
con la loro pioggia acida
che martella avida
sulla tua esistenza.

Passi veloci, indifferenti
non ti fermare
né a guardare
né a parlare
del tuo mondo
che si sbriciola
in questa realtà frivola.

Ricorda, non fermarti,
ignora la ragazza al bar
che ride con le sue amiche
che sfugge al vuoto nei suoi occhi
che nasconde con un sorriso di bugie
il suo più vero dolore.

Un dolore di lame ardenti
di un fuoco che non purifica
di un cuore che collassa
sotto il peso
delle false risate.

Attento!
Questo dolore
colpisce anche te,
dilaga nell'inconsistenza
di una tale esistenza.

Fuggi, vai avanti
sulla tua strada
finché non cala la notte
e ti fermi in piazza
spaesato ancora
ascoltando suoni lontani
che svaniscono nel silenzio.

Guarda, guarda più avanti
le persone son sole
anche quando camminano insieme.
Osserva il loro dolore
che non esprimono.

Tu però lo senti
e nell'errore ti fermi
facendoti colpire
dalle sue lame ardenti.

Amico mio,
torna indietro
lasciali in pace
lasciali gioire
del loro escapismo.

La ragazza torna a casa
ridendo pensando alla serata
e così farai anche tu
ridendo del tuo dolore.

Esiste forse una fuga
migliore delle risa
che beffarde e incuranti
si prendono gioco
di questo spettrale dolore?

No,
allora ridi
e vai avanti
per la tua strada.

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