Capitolo 15

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Sono in ansia. Penso di non essere giusta per una discoteca, anche se non ci sono mai andata. Penso che anche Katie sarà in panico come me. Guardo lo specchio e vedo una ragazza con indosso un abito nero attillato che arriva a metà coscia, con un trucco fine e più accentuato del solito. Mi dirigo verso la scarpiera e tiro fuori un paio di stivaletti bianchi con poco tacco. Bene, ora sono pronta. Chiudo la porta della mia camera dietro alle mie spalle e mi dirigo verso l'ingresso della casa con il telefono in mano.

"Harry! Sbrigati!" Lui scende le scale correndo. È vestito con dei semplici jeans, una maglietta e una felpa col cappuccio.

"Quanta fretta. Non pensavo volessi venire." Mi squadra per mezzo minuto e poi scuote la testa. "Non pensavo fossi così alta. È piccolo il vestito, è meglio se ti cambi."

"Ma cosa dici! È fatto apposta così. Poi siamo in ritardo, Katie ci sta aspettando."

"Ti rendi conto che ti guarderanno tutti? Non hai neanche sedici anni."

"La tua ragazza è vestita peggio di me, ma con lei non ti lamenti. Dovresti essere geloso con lei."

"Già..." lo guardo sorpresa e esco di casa incamminandomi verso il cancello dove ci sono Anne e la mia amica.

"Ma sei stupenda!" Katie impazzisce un po' e poi mi chiede:
"Ma Harry?" Sentiamo un motore potente rombare accanto a noi. Mi giro spaventata e vedo dietro al parabrezza di una ferrari il sorriso divertito di Harry. Saliamo in macchina e dallo sguardo di Katie vedo che sta per svenire. È troppo per lei. La ferrari, la casa, Harry, la discoteca.... Rido per tutto il tragitto e solo quando parcheggiamo capisco quanto non sono preparata a tutto questo. Scendiamo e Anne si appiccica al ragazzo e io faccio una smorfia.

"Venite!" ci trascinano dentro e la puzza di birra e fumo mi pervade le narici.

"Ma che puzza!" Katie mi urla nelle orecchie per farmi sentire le sue parole. Seguiamo i due ragazzi fino al bancone.

"Cosa prendete?"

"Niente grazie." Rispondo per tutte e due.

"Sicure? Vi verrà sete fidatevi."

"Ho detto di no." Affermo sicura e Harry ghigna.
"Venite a ballare?"

"Quello sì." Katie mi prende la mano e mi trascina tra la folla. Quando arriviamo in un angolo si ferma e iniziamo a ballare.
La musica mi riempie la testa. Ballo scatenata con la mia amica e quando apro gli occhi vedo che parecchia gente ci sta fissando. Solo ragazzi.
"Ma cosa vogliono quelli?"

"Non lo so." Mi guardo in giro, oltre la folla e vedo Harry che mi fissa serio. Anne lo cerca di trascinare a ballare ma lui non si muove e mi continua a guardare, così distolgo lo sguardo e tiro fuori il cellulare dalla borsetta. È già mezzanotte, mi stupisco che abbiamo ballato per così tanto.
"Katie, ci sediamo là?" Lei annuisce stanca e ci sediamo su una poltroncina. È scomoda ma non importa. Appoggio la testa sulla spalla di Katie e mi guardo il braccio a cui avevo avvolto una fascia.
"Lunedì torno a scuola."

"Finalmente! I professori mi hanno detto di non preoccuparti che ti hanno preparato delle schede per studiare tutto quello che noi abbiamo fatto intanto."

"Per fortuna. Non avevo intenzione di studiare senza riassunti tutto."

"Voi parlate di scuola anche in discoteca? Certo che siete strane! Piacere io sono Lucas Clark. Non vi ho mai viste qui." Un ragazzo dell'età di Harry ci parla. Non mi interessa chi sia ma non nego che è attraente. Capelli castani come gli occhi, fisico non troppo palestrato. Porta una collanina d'oro al collo, con un ciondolo a forma di teschio. È quasi inquietante.

"Io sono Katie e lei è Alexa, magari non hai guardato bene tra la folla le altre volte."

"Fidati. Non mi faccio scappare una vista così deliziosa." Io e la mia amica arrossiamo, poi per fortuna lei risponde:

"È la prima volta che veniamo qui."

"Che scuola fate?"

"Fatti gli affari tuoi, Lucas. Sono minorenni." Sento una voce stranamente familiare e sposto lo sguardo su quello di Harry.
"Pensiamo di andare, venite?"

"Certo." Io e Katie ci alziamo subito e seguiamo il ragazzo, ma Lucas mi ferma.

"Ehi." Mi si para davanti. "Verrai ancora?"

"Se ci sarai te no." Gli do una spallata forte e lo sorpasso affrettandomi a raggiungere gli altri.

"Dovevi vedere la faccia con qui è rimasto imbambolato a guardarti. Che cosa gli hai detto?" Harry mi parla all'orecchio.

"Non te lo dico."

"Lucas non è un tipo affidabile, fidati."

"Non mi interessa Lucas."

"Ah." Il suo sguardo si rilassa e saliamo in macchina per tornare a casa.

La fine del mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora