Insieme resistiamo ✔️

1. CHI HA ZITTITO IL GRANDE BLAZE?

Il pericolo più grande si corre
nell'ora della vittoria.
Napoleone Bonaparte

É stato un gioco da ragazzi arrivare fin qui.

Cammino veloce lungo lo stretto corridoio, pestando con orgoglio la moquette beige. In lontananza una grande porta bianca e, dietro questa, mi attende l'ignoto. Mi sistemo la giacca, sposto i gemelli della camicia, stringo la cravatta e assesto il bavero.

«Mi piacerebbe vedere la faccia di quel coglione di Darrey in questo momento!».

Sollevo il sopracciglio e sorrido all'esclamazione di Vor. Me lo sto immaginando mentre urla come un pazzo isterico nel suo studio. Tutti quei mesi di pubblicità propagandistica costosa andata in fumo.

E tutto per colpa di un bel e tenebroso venticinquenne, suo compagno di partito tra l'altro.

Quando arrivo davanti alla porta, mi fermo un attimo per riordinare le idee. Inspiro lento e chiudo gli occhi. Trevor allunga la mano sulla maniglia a pomello e la gira.
Il suono è impercettibile e sovrastato dal rumore dei flash delle macchine fotografiche.

Accedo al locale a testa alta e con un sorriso trionfante. Sotto i miei piedi, un palco addobbato con bandiere americane e palloncini blu. È il colore che in questo momento rappresenta al meglio la mia vita.

Attorno a me, una folla di persone, sia giornalisti sia gente comune. Ho dato la possibilità a tutti di partecipare in caso di vittoria, purché miei coetanei. Il parere di chi un domani dovrà vivere nel mio stesso mondo mi interessa, e non sia mai che possa trovare la mia anima gemella in queste occasioni.

Sono giovane, eppure sono stanco delle solite ragazze poco decise e senza aspirazioni.

Trevor si avvicina al microfono e mi presenta.

«Ecco a voi il candidato alla Camera dei Rappresentanti per lo stato del Montana: il grande Blaze Montgomery!».

Mi avvicino alla pedana tra gli applausi e le urla generali.
Mi sento molto a mio agio in questa situazione.

«Grazie a tutti per essere qui. Sono molto contento di questo primo successo elettorale e ci tengo a ringraziare Mike Darrey per essersi scontrato e lottato fino all'ultimo con me. La prossima sfida contro il dottor Valentine Scott sarà molto più impegnativa. Ma ora, attendo vostre domande».

Mi rilassa vedere tutte quelle mani alzate solo per me.
Mi fanno sentire importante.

«Signor Montgomery, Francis Pree del The Corry-Journal. È vero che il suo programma si amplierà?».

Mi mordo il labbro e lo guardo negli occhi.

«Ci saranno delle novità, ma purtroppo non posso anticipare nulla. Non sia mai che il mio avversario parta avvantaggiato».

La sala scoppia a ridere.

«Signor Montgomery, Misha Wenton, The Independent. Innanzitutto, volevo complimentarmi per il grande successo ottenuto e l'ampio distacco dal suo sfidante. La prossima campagna elettorale come sarà finanziata?».

«Anche questa è una domanda a cui non posso rispondere, signorina Wenton».

I giornalisti sono sempre così scontati e mi stanno annoiando.

Mi vengono domandate sempre le stesse cose.

Signor Montgomery, è fidanzato?

Signor Montgomery, ha mai pensato di fare il modello?