41. LA CHIAVE DEL SUCCESSO ~ PARTE II

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PRONTE PER L'IRA DI TREVOR?

«Cosa c’è di male? È un personaggio di Shrek».

Roteo gli occhi al cielo mentre lei risponde placida, poi ripongo una mano sulla faccia perché sono consapevole di cosa succederà. Vor diventerà un cavallo imbizzarrito e Rebecca, così amante di quell’animale, dovrà tranquillizzarlo, ma sono convinto che non ne sarà in grado, dato i suoi modi alle volte troppo poco carini ed eleganti.

«Appunto! È della Dreamworks e quei cartoni sono troppo fantastici. Dai, un asino che si innamora di un drago. Ma si può?».

«Certo, certo, invece un elefante che impara a volare è molto vicino alla nostra realtà».

La mia fidanzata controbatte in modo scherzoso mentre fissa fuori dalla finestra le montagne leggermente nascoste dalle nuvole grigie che in questi giorni stanno avvolgendo il cielo e fanno perdere la visibilità della stupenda natura che ci circonda. Mi faccio leggermente più vicino e cerco di non farmi udire da mio fratello che sta immagazzinando più aria nei polmoni possibile, pronto a recitare il melodramma.

«Becky, lascia stare che si…».

«Non dire mai più una cosa del genere! Dumbo è bellissimo, ho pianto dal primo minuto alla fine. Povero piccolo elefantino che viene allontanato dalla madre!».

Da questa posizione riesco a vedere persino il fumo uscire dalle sue orecchie e noto una somiglianza tra lui e una pentola a pressione. Ho paura possa sbucare la valvola da un momento all’altro e che questa si metta a sibilare sonoramente fino ad emettere getti di vapore. Inspiro profondo e a voce sommessa provo a fermare Becky, evitando la fuoriuscita dai binari del treno manovrato da Trevor.

«… infervora. Ti prego, scusati, che se no non riusciamo ad andare oltre la diatriba Dreamworks- Disney. È come se avesse un virus che non lo facesse ragionare».

Becky si fa ancora più vicina e mi sussurra quasi nell’orecchio. «Ma lui non ragiona nemmeno, Blaze!».

Le lancio un’occhiataccia e questa fortunatamente viene subito compresa perché distende il volto in un sorriso e, sollevando di un tono la voce, si rivolge all’altro Montgomery che si trova nella stanza.

«Okay, concetto chiarito. Scusa, genio, hai ragione. Disney batte Dreamworks tutta la vita».

Annuisce con il suo fare persuasivo e questo riesce a placare le acque e a far rientrare l’allarme tsunami perché mio fratello risponde al sorriso e tutto contento le lascia un bacio fugace sulla guancia prima di lasciarci da soli.

«Brava, crostatina, sei la donna più sveglia che abbia mai conosciuto. Ora potete tornare a baciarvi, fare sesso, insomma, quello che volete. Ciao!».

Ci saluta, lasciandoci spiazzati dalla velocità con cui abbia cambiato umore e credo non mi abituerò mai a questa sua particolarità. Rebecca resta paralizzata per qualche secondo, poi sgrana gli occhi e si volta verso il sottoscritto.

«Ma ha il ciclo, vero?».

Risate esplodono nell’ambiente circostante mentre d’istinto l’abbraccio stretta perché questa ragazza è un concentrato di spontaneità, una bomba d’allegria, e anche per questa ragione sono contento di averla al mio fianco in questa difficoltosa battaglia elettorale. Becky mi circonda la vita con le sue piccole braccia, poi si lascia avvolgere dalla fragranza che profuma il mio collo.

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