Capitolo 10 Don't Stand So Close To Me

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Capitolo 10 Don't Stand So Close To Me

Santana non riusciva a crederci. Era a New York e lavorava in un ristorante/karaoke.

Brittany e Sam erano stati la spinta decisiva che le aveva fatto capire che a Lima non c’era più nulla per lei. Ne l’amore ne il supporto necessario per diventare famosa.

Si era praticamente imposta a Kurt e Rachel ma sapeva che quei due in qualche modo le volevano bene.

Si era anche convinta che doveva semplicemente aspettare se o quando Brittany sarebbe ritornata da lei.  Aveva cominciato a credere che Brittany fosse l’unica in grado di amare una stronza come lei, per questo quando quella ragazza con i capelli biondi si era presentata a lavorare un giorno qualunque della settimana le era venuto il panico.

Aveva cercato di evitarla come la peste ma lei era, semplicemente, ovunque, andava in bagno e c’era, andava in cucina e c’era.

Dov’è Berry quando serve?

La ragazza stava andando nel panico.

“Ciao” disse una voce alle sue spalle che la fece sobbalzare.

Santana si ritrovò quella nuova a un metro da lei.

“piacere di conoscerti!” disse subito Santana facendo ridere la ragazza.

“non mi sono nemmeno presentata. Come fai a sapere che sarà un piacere conoscermi?”

Santana sorrise per la gaffe fatta.

“istinto” disse allora. Allungò la mano “Santana”

“Dani” sorrise l’altra stringendola.

È carina, oddio sto iniziando a sudare, perché deve sorridere in quel modo?

“come mai a New York?” chiese Santana

“sono scappata di casa dopo aver fatto Coming out. I miei genitori non approvavano i miei gusti”

È carina ed è gay. Mi butto.

“ho avuto lo stesso problema con mia nonna. Quando gli ho rivelato che ero lesbica mi ha cacciato di casa. E dopo che mi sono lasciata con la mia ragazza mi sono trasferita a casa di alcuni miei compagni del liceo che studiano alla NYADA.”

“Cavoli, mi piacerebbe incontrarli un giorno. Per entrare alla NYADA ce ne vuole di talento”

“già! Io ho deciso che il college non faceva per me. Sono qui per diventare una stella. Non ho bisogno di insegnanti per farlo.”

“Sei decisa. Mi piaci” disse Dani prima di girarsi e ricominciare a servire  i piatti lasciando Santana nella confusione.

Le nausee mattutine non aiutavano Rachel, proprio no. Nemmeno il fatto che avesse sempre sonno aiutava la sua concentrazione.

E la dolcezza con cui Finn si prendeva cura di lei la mattina la stavano rendendo pigra.

“te la meriti un po’ di pigrizia” le aveva sussurrato Finn quella mattina spegnendo la sveglia la posto suo e invitandola a rimanere a casa, che la NYADA non andava da nessuna parte. E Rachel aveva ceduto alle coccole del materasso.

Non immaginava che quella non sarebbe stata per niente un giornata tranquilla.

Quando si risvegliò il sole era alto e c’era un foglietto sul lato del cuscino di Finn.

Ti ho preparato la colazione, basta che la riscaldi con il microonde.

Io e Santana siamo al lavoro e Kurt è a scuola.

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