Capitolo 13 Fire and Rain
La pancia di Rachel iniziava ad essere evidente.
Alla NYADA lo sapevano tutti visto l’incidente con Cassandra, ma la gente continuava comunque a fissarla scuotendo la testa e la cosa la stava facendo uscire fuori di testa.
“Stai tranquilla”
Le disse Finn al telefono una mattina
“Sono solo gelosi di te. Sei un’ottima cantante, sei in una delle scuole più prestigiose d’America e hai un ragazzo che, modestia a parte, non è niente male”
La ragazza rise guadagnandosi delle occhiate da un paio di studentesse che passavano li accanto.
“Hai ragione. Non vedo perché dovrei preoccuparmi. Quando vincerò il mio primo Tony si mangeranno le mani dalla rebbia”
“Adoro quando dici il mio primo Tony, mi ricorda perché mi sono innamorato di te”
Lei arrossì “Ti amo anche io. Ci vediamo stasera.”
Disse poi e chiuse la chiamata.
“sei di ottimo umore, vedo”
Kurt le si avvicinò con un sorriso. “Era Finn al telefono?”
Lei annuì mettendo il telefono in tasca. “ mi piacerebbe continuare a chiacchierare ma devo andare a lezione di Danza. Madame Tibidoux avrà anche convinto Cassandra a non cacciarmi ma lei aspetta solo una scusa, e meglio se non gli e la do.”
Kurt gli diede una pacca sulla spalla. “ pensa positivo Diva, un giorno lei bacerà il terreno su cui cammini.”
Lei rise “ ci vediamo dopo, Kurt”
E si diresse verso l’aula.
Brody aspettava che Rachel venisse da lui, implorante di tornare insieme dopo aver scoperto che il figlio era suo.
Aspettò per un po’, ma ciò non accadeva, quindi decise di muoversi in prima persona.
La aspettò fuori dalla lezione di danza.
Sapeva bene che lei non poteva ignorarlo a lungo, in fondo frequentavano la stessa scuola.
La vide uscire per ultima dalla stanza, da sola, come sempre.
Le si avvicinò senza fare rumore e la prese per un braccio.
“aaahh!” La ragazza urlò e si allontanò da scatto
Brody però non la lasciò andare
“Brody, che cosa stai facendo? Lasciami subito andare!”
“No” rispose il ragazzo “ ora io e te parliamo” detto ciò prese la ragazza e la trascinò di forza.
“Brody lasciami andare, è sequestro di persona” si lamentò lei cercando di tirare il braccio.
Il ragazzo la tirò dentro un’aula vuota e chiuse la porta alle sue spalle.
“cos’hai intenzione di fare?” chiese lei iniziando a spaventarsi
“Io ti amo” disse lui guardandola negli occhi e lasciandogli il braccio “tu sei riuscita a sopravvivere a New York grazie a me. Senza il mio aiuto non avresti resistito nemmeno un mese in questa città. Ti avrebbero mangiato viva.”
Lei scosse la testa sbalordita.
“dici di amarmi ma non hai molta fiducia nelle mia capacità. “ disse incrociando le braccia “ non riesco a capire cosa ho visto in te. Sono stata una stupida a lasciare Finn per un tipo come te.”
Gli occhi del ragazzo si fecero più cupi “ Tu me lo devi. E anche il bambino che porti in grembo.”
Lei rise “ lui non ti deve proprio nulla. E Comunque ho seguito il tuo consiglio, mio caro, e ho fatto il test di paternità, e, indovina un po’. Finn è il padre, non tu.”
Dettò ciò si avvicinò alla porta. “ sparisci dalla mia vita, Brody”
E se ne andò non sentendo ciò che il ragazzo stava sussurrando.
“se non posso averti io, non può averti nessun altro!.”
Finn aveva la giornata libera. Il suo capo lo aveva chiamato e gli aveva detto che c’erano stati dei problemi idrici in officina. A quanto pare il pavimento si era allagato per colpa di una ragazza ai piani superiori dell’edificio che aveva per sbaglio rotto una delle tubature.
Finn scosse la testa per la stupidità di alcune persone. Chissà per quanto tempo sarà inagibile. Speriamo in bene pensò il ragazzo mentre faceva zapping sul divano.
Nessuno dei suoi coinquilini sarebbe tornato a casa per Pranzo. Rachel era rimasta alla NYADA con Kurt e Santana era con Dani al ristorante quindi il ragazzo si stava un po’ annoiando.
Il bussare della porta lo fece risvegliare dalla monotonia della giornata ma di certo non si immaginava quello che stava per succedere.
Appena aprì la porta il ragazzo ri ritrovò per terra con la mascella che sanguinava.
“che cazzo…”
Il ragazzo guardò in alto, verso la porta, e si ritrovò Brody in piedi con il braccio con un pugno ancora alzato.
“che cazzo ci fai tu qui?” disse alzandosi in piedi.
Il ragazzo si preparò a sferrargli un altro pugno ma Finn lo bloccò.
“Tu…Non…meriti…Rachel” disse Brody dandogli un pugno per ogni parola.
Finn non se lo aspettava e si ritrovo per terra a coprirsi dai pugni cercando allo stesso tempo di levarsi il ragazzo da dosso.
Quattro anni di Football al liceo avevano dato i loro frutti perché il ragazzo riuscì a rialzarsi e a gettare Brody lontano da lui.
Con una mano si pulì il labbro che sanguinava.
“Se te ne vai adesso non chiamerò la polizia, Brody, ma vattene e lascia in pace Rachel”
Disse il ragazzo prendendolo per il collo della maglietta e spingendolo fuori dall’appartamento.
Il ragazzo però non voleva andarsene senza prima aver fatto ciò che era venuto a fare.
“se io non ho Rachel, tu non avrai Rachel.” Detto questo gli sferrò un calcio in mezzo alle gambe.
Finn lo lasciò andare ed indietreggiò chinandosi con il corpo.
Brody approfittò del momento, prese un vaso che era li vicino e gli e lo ruppe in testa facendo svenire il ragazzo ai suoi piedi.
“è stato più facile del previsto” disse il ragazzo. Detto ciò trascinò il ragazzo vicino alla cucina, accese i fornelli e tirò fuori ciò che aveva nello zaino che aveva alle spalle con un ghigno poco promettente.
“A Rachel piacerà lo spettacolo.”
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A Love Story
Fanfiction[..]La ragazza si strinse ancora di più al ragazzo. “so-sono in-incinta” disse lei mentre Finn si immobilizzava cercando di far metabolizzare la notizia al suo cervello, che sembrava non voler più funzionare.[..] Post 4x14. What if.