Capitolo 7 Hero

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Capitolo 7 Hero

Finn fu il più veloce ad accorrere ad aiutare Hiram, il marito era troppo impegnato a guardare la figlia per rendersene conto.

Carole urlò a Burt di prendere un bicchiere d’acqua mentre Rachel si appoggiava alle spalle di Finn che cercava di far rinsavire l’uomo.

“Signor Berry?”

“papà?”

“Hiram?”

Leroy si chinò per dare qualche schiaffo sulla guancia del compagno, cosa che Finn non aveva neanche pensato di fare schiaffeggiare il padre della ragazza che ho messo incinta? Meglio di no.

Quasi mezzo munito dopo l’uomo sembrò rinsavire, ancora visibilmente rintronato. Si tirò su confuso, aiutato sia da Finn che da Leroy, dopodichè si girò verso la figlia sconvolto

“la mia bambina… incinta”

Lei assunse una espressione colpevole e si avvicinò al padre

“non era programmato, ma è successo” disse la ragazza afferrando la mano di Finn cercando di rilassarsi. “Siamo giovani, questo è vero, ma possiamo farcela. Abbiamo avuto degli esempi fantastici”

Kurt a quelle parole mimò, visto solo dalla coppi, la parola lecchina, facendo scuotere la testa a Finn

“ma tesoro” iniziò Leroy posandosi una mano sul petto “ e la scuola? La NYADA era il tuo sogno”

Ma Rachel scosse la testa cercando di far capire ai genitori come stavano affrontando la situazione.

“non sto buttando via la mia carriera papà, ho tutta la vita davanti a me per recitare. Avremmo dovuto essere più attenti, questo è vero, ma sono contenta così in ogni modo” girò la testa verso Finn sorridendogli con occhi pieni di amore, sorriso che venne subito ricambiato.

I genitori si scambiarono occhiate dubbiose negli attimi di silenzio che seguirono la spiegazione della diciannovenne ma alla fine Burt prese la parola

“di certo non vi lasceremo da soli ad affrontare una situazione del genere, potete starne certi” Detto ciò diede una pacca sulla spalla a Finn “ora che ne dite se guardiamo la partita?”

Rachel in risposta soppresse uno sbadiglio, stringendosi di più a Finn che le accarezzò il braccio.

“niente partita Burt” disse Carole “ i ragazzi saranno stanchi dal viaggio, devono dormire.” Poi si rivolse a Rachel “ puoi restare qui se vuoi, la stanza degli ospiti è sempre disponibile.”

“Grazie Carole” disse staccandosi da Finn per abbracciare la donna

“stai tranquilla tesoro” rispose “ fai parte della famiglia”

Dopodiché prese il braccio di Rachel affettuosamente e la guidò su per le scale mentre Finn prendeva la borsa che aveva appoggiato all’ingresso e seguiva le due donne.

“non è andata male, no?” disse Finn una volta rimasto solo con la ragazza nella stanza degli ospiti.

La madre aveva portato Rachel nella stanza, l’aveva abbracciata augurandogli buona notte per poi scoccare a Finn una occhiata eloquente che stava a significare trattenete gli ormoni finché siete qui facendo arrossire il ragazzo.

Rachel gli lanciò una occhiataccia prima di avvicinarsi e stringerlo in un abbraccio

Finn sorrise e le accarezzò i capelli.

Rimasero in quella posizione per qualche minuto, Finn con gli occhi chiusi e Rachel che gli respirava sul petto.

Mi sono mancati questi momenti pensò la ragazza stringendosi ancora di più al ragazzo solo io e lui, a coccolarci.

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