Capitolo 6 I Want To Hold Your Hand

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Capitolo 6 I Want To Hold Your Hand

Poco dopo pranzo Finn, che era solo con Santana dato che Rachel aveva deciso di andare alla NYADA per le chiedere informazioni su cosa sarebbe successo quando non avrebbe più potuto muoversi liberamente, ricevette una telefonata dal professor Shuester che chiedeva che fine avesse fatto il ragazzo, dato che la lezione del glee era cominciata già da una decina di minuti e lui non si era presentato.

Dopo una sonora imprecazione che fece voltare Santana Finn si porto una mano sugli occhi.

“Professor Shue in questo momento sono a New York” disse il ragazzo

“perché? È successo qualcosa?” chiese preoccupato l’uomo dall’altro capo del telefono

“bhe… diciamo che mi trasferisco qui” disse Finn “mi dispiace ma mi sono completamente dimenticato di avvertirla” ridacchiò nervoso

“ok. Spero non sia successo qualcosa di grave a Rachel o a Kurt”

“nono, niente di grave. Comunque se le serve una mano per le regionali non esiti a chiamarmi, sarò felice di aiutarla”

Detto ciò, un po’ sospettoso, il professore salutò Finn e riagganciò.

Seguirono un paio di secondi di silenzio, dopodichè Santana si avvicinò al ragazzo, chi si trovava vicino alla finestra.

“questo appartamento si sta sta affollando” scherzò lei

“lui sorrise ma non disse niente, si voltò anzi verso la finestra, guardando New York.

Non posso crederci. Sono d’avvero qui. Sembrava quasi un sogno sono con Rachel a New York, e sto per avere un figlio.

Santana lo guardò bene

“ sembri perplesso” chiese lei

“Non ho idea di quello che voglio con la mia vita, San. Come faccio a prendermi cura di un bambino?”

Finn si girò a voltarla cercando un sostegno dall’amica. Non andavano esattamente d’accordo al liceo ma prima del diploma erano diventati quasi amici.

Santana lo fissò in maniera strana

“Che è successo al Qarterback che andava in giro per la scuola sicuro senza abbassare lo sguardo davanti a nulla”

“il liceo è finito Santana. Questa è la vita vera, e non ho la più pallida idea di dove dirigere la mia. “ disse il ragazzo “ so solo che c’è Rachel.” Disse sorridendo

Santana si appoggiò al muro , dando le spalle alla finestra.

“ parti da questo” iniziò “ Sei con Rachel. Vivi con lei e stai per avere un figlio. Hai lavorato dal padre di Porcellana per tutto l’hanno scorso, quindi come meccanico te la cavi. “ disse sicura mentre Finn la guardava.

“ intanto porti a casa un po’ di soldi. “ continuò “ Sei a New York. Troverai quello che sei nato per fare.” Gli diede un pacca sulla spalla e si avvicinò al computer. “ che ne dici se cerchiamo qualche officina qui in torno intanto che aspetti l’illuminazione?” Finn rise e si avvicinò alla ragazza.

Trovare le officine non fu difficile, trovarne una che cercasse gente fu tosto, ma alla fine riuscirono a trovare qualcosa.

Il problema è che distava 40 minuti dal loro appartamento, quindi Finn doveva prendere la metropolitana, ma non era un problema per lui.

“almeno ho qualcosa da fare” disse lui

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