Prologo

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· Pochi giorni prima dell'inizio del sesto anno ad Hogwarts.

L'estate era finita già da qualche settimana e il ritorno ad Hogwarts si stava avvicinando per tutti gli studenti, chi doveva fare il suo primo anno e chi ormai non lo faceva già più, ad ogni modo si provava comunque una certa emozione per l'inizio del nuovo anno, ma non tutti lo erano.

Draco Malfoy girava furtivo per la città di Diagon Alley con una ragazza.

Da poco erano diventati mangia morte, a entrambi il signore oscuro aveva dato loro l'incarico di uccidere Albus Silente, il preside della scuola di Hogwarts; Marchiandoli per sempre sul braccio sinistro. Draco non aveva scelta, suo padre è stato incarcerato ad Azkaban dopo la battaglia dell'ufficio misteri, rivelando così di essere un Mangiamorte, e suo figlio, per mantenere alto il nome della famiglia e riparare così al danno fatto dal padre, diventò un seguace di Voldemort.

Era determinato, deciso a non fallire, anche perché, se lo avesse fatto, verrebbe ucciso e i mangiamorte avevano la maledizione senza perdono dal lampo di luce verde chiaro, pronta sulla punta della bacchetta. Bastava un cenno, uno sguardo, una parola e uccidevano senza ripensamenti.

Draco non voleva morire, come neanche l'altro mangiamorte che gli stava al suo fianco.

Minuta rispetto a lui, il viso coperto dal cappuccio del suo capottino grigio che le fasciava il corpo magro. Di lei il biondo serpeverde non si dimenticava il suo sguardo, quasi più chiaro del suo, sembravano non avere una sfumatura azzurra, difficile definirne il colore esatto. Il viso perennemente rosato, indipendentemente dalla stagione che vi era, leggere lentiggini le coloravano naso e guance mentre le labbra, erano rosse di un colore naturale. Sembrava una creatura troppo bella per essere una strega mezzosangue, poteva essere un vampiro, infondo erano delle creature così piene di fascino eppure gli occhi non erano di un rosso sangue, e la sua pelle così bianca e perfetta lo metteva sempre in dubbio.

Non poteva negare di avere una compagna di lavoro che non avesse un certo fascino, nonostante ciò, non l'aveva mai notata a scuola, neanche i suoi amici Tiger e Goyle, eppure è stata come invisibile in quei 5 anni ad Hogwarts. Compagni di scuola e di casata, anche lei serpeverde. Non capiva il motivo di questa scelta da parte del cappello parlante, sembrava più un Corvonero, data la sua intelligenza e che non parlasse quasi mai, il cappello aveva fatto la scelta sbagliata, Draco ne era fermamente convinto.

Lui e la ragazza si addentrarono nei vicoli di Notturm Alley per raggiungere il negozio Magie Sinister, ogni tanto si guardavano alle spalle per essere certi di non essere seguiti da qualcuno e raggiungere il prima possibile la loro meta, il signor Sinister li stava aspettando, un uomo alto, ingobbito, il viso raggrinzito con i capelli unti che gli ricadevano delle volte sul viso, un uomo inquietante come il suo negozio. Vendeva oggetti di magia nera, collane che potevano sembrare semplici gioielli raffinati e di classe potevano essere maledetti, un teschio che per chi era amante del gotico poteva essere un bell'ornamento da tenere in salotto ma che poteva stenderti al tappeto, ad ogni modo non era quello che cercavano.

Il giovane ragazzo era alla ricerca di un armadio che avrebbe poi usato per far passare i mangiamorte e farli così arrivare dentro le mura della scuola.

Una trovata geniale se solo nella stanza delle necessità fosse riuscito a riparare lo stesso identico armadio per permetterne così il passaggio.

-Sa come aggiustarlo?- chiese il ragazzo toccando l'armadio che era uguale a quello che stava nascosto ad Hogwarts, per poi rivolgere lo sguardo azzurro verso il vecchio.

-Può darsi- Sinister però non sembrava tanto convinto di voler prendersi un impegno con loro –Devo vederlo, però. Perché non me lo porta qui in negozio?-

-Non posso- replicò Draco –Deve stare nascosto. Ho bisogno solo che lei mi dica come fare- Sinister si leccò le labbra nervosamente.

-Bhe, senza vederlo, temo che sarà un lavoro molto difficile, forse impossibile. Non posso garantire nulla-

La ragazzina che stava alle spalle di Malfoy si avvicinò al suo compagno alzando lo sguardo da terra.

-Noi abbiamo bisogno di una certezza signore, non di un forse- Sinister restò in silenzio guardando la ragazza come se avesse un viso conosciuto e abbozzò un ghigno.

-Le ho già detto signorina che non posso garantire nulla-

-No? Forse questo le farà cambiare idea- Draco soddisfatto avanzò verso il vecchio e scoprì il braccio sinistro mostrando il marchio nero che caratterizzava i mangia morte, un serpente nero con un teschio. Sinister sgranò appena gli occhi, era chiaramente spaventato alla vista di un mangiamorte, pochi secondi dopo scoprì che anche la ragazzina era come lui, anche lei, marchiata.

-Lo dica a qualcuno- mormorò –e verrà punito. Conosce Fenrir Greyback? È un amico di famiglia, ogni tanto farà un salto qui per assicurarsi che lei dedichi al problema la sua piena attenzione- sibilò con tono serio e deciso il giovane mangiamorte, si coprì il braccio e restò a guardarlo.

-Non c'è bisogno che ... -

-Questo lo decido io- lo interruppe Malfoy –ora è meglio che vada. E non dimentichi di tenere quello al sicuro, ne avrò bisogno- stava per girarsi di spalle e andare verso l'uscita del negozio quando Sinister lo bloccò.

-Lo vuole portare via adesso?-

Draco si girò bruscamente, quell'uomo non aveva capito assolutamente niente di ciò che gli è stato  detto.

-No, certo che no, stupido vecchio. Non posso portarlo così per strada. Ma non lo venda-

-Naturalmente no ... signore- Sinister fece un inchino profondo ai due ragazzi.

-Non una parola con nessuno, Sinister, mia madre compresa, capito?-

-Naturalmente naturalmente- mormorò il vecchio con un altro inchino. Un attimo dopo, la campanella sulla porta tintinnò e in due giovani uscirono dal negozio, il biondo camminò davanti alla corvina incappucciata per uscire il prima possibile da quei vicoli che non promettevano niente di buono, ma la giovane dagli occhi chiari si era fermata qualche passo indietro di lui, aveva il presentimento di essere seguita, come se qualcuno la stesse fissando, ed era così, ma lei non poteva vederlo.

-Muoviti- Draco alzò il tono per farsi sentire, girandosi appena per guardarla, lei lo affiancò aumentando il passo, e senza alzare il capo da terra, restò in silenzio come se volesse ascoltare ciò che la circondava, ad un trattò fece un ghigno che non sfuggì dallo sguardo del serpeverde.

-Siamo stati seguiti- sussurrò per non farsi sentire da terzi. Entrambi aumentarono il passo e in poco tempo si trovarono fuori da Notturm Alley.

Draco non era certamente tranquillo, chi erano? Chi li aveva visti? Cosa avevano visto? Avranno sentito qualcosa? Dovevano muoversi con cautela. Il suo pensiero andò su Potter, solo lui poteva nascondersi così bene indossando un mantello dell'invisibilità, doveva stare attento a quello la, doveva cercare di destare i meno sospetti possibili.

Potter era intelligente, questo doveva riconoscerlo, non ci avrebbe messo molto a puntargli un dito contro e colpevolizzarlo, per questo forse il signore oscuro aveva dato lo stesso incarico a due persone, così da riuscire a coprirsi entrambi le spalle.

Ma lei cosa avrebbe fatto? Che ruolo avrebbe assunto durante la missione? Se lui voleva occuparsi dell'armadio, lei cosa avrebbe fatto?

Avrebbe voluto chiederglielo, anche in modo tranquillo e cortese, ma non era nella sua indole essere gentile con qualcuno, però, se dovevano collaborare doveva almeno conoscere i suo nome, perché si, in quel momento non lo ricordava affatto.

Troppo preso da questa faccenda più grande di entrambi. 

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The Two Slytherin Death EaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora