Capitolo 10: L'idromele

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Durante le vacanze di Natale Opal si era dedicata tutto il tempo a finir di preparare il finto idromele che avrebbe poi fatto recapitare nell'ufficio del professor Lumacorno, così da portarlo ad Albus Silente. Doveva riuscirci, Silente doveva morire.

L'idromele è stato spedito, è arrivato senza intoppi ad Hogwarts. Prendere lezioni private da suo zio la rendeva la migliore in pozioni, come prossimo obbiettivo, era eccellere in Difesa contro le arti oscure. Ai tempi di quando insegnava Remus Lupin, Opal era diventata la sua pupilla, per ovvi motivi, si, ma ancora lei non lo sapeva, era particolarmente brava e anche lei, come suo zio Severus, puntava a diventare professoressa di Difesa contro le arti oscure, a mali estremi, un Auror.

Opal e Draco, appena arrivati ad Hogwarts si accertarono effettivamente che "L'idromele" fosse al suo posto e così è stato. Durante il tragitto verso la sala comune dei Serpeverde, Opal pareva preoccupata.

Sapeva che non era giusto quello che stavano facendo, però c'era in gioco anche la loro vita. Se Silente fosse morto per mano sua si sarebbe macchiata per sempre di un peccato ben più grande di lei e aveva solo16 anni.

-Voglio tornare indietro- disse fermandosi in mezzo alle scale costringendo Draco a girarsi. Malfoy la guardava non capendo a cosa si riferisse, risalì qualche scalino per raggiungerla.

-Ho troppa paura Draco, ti sembrerà stupido e incomprensibile, ho quasi ucciso Katie e non era lei la vittima, se dovesse capitare anche questa volta con'un altro studente io non... non so se posso farcela. Non voglio mettere in mezzo studenti o professori che in tutto questo non c'entrano niente. Non voglio coinvolgere nessun'altro al di fuori di noi- Draco si fermò davanti a lei e, prendendole il viso fra le mani, la guardò.

-Ho paura anche io. Katie Bell è stato un errore. Non capiterà di nuovo- sforzò un sorriso cercando di essere convincente e poterla così tranquillizzare, sapeva però che non aveva a che fare con una ragazza ingenua e stupida. Opal apprezzò comunque il gesto del suo fidanzato, scese qualche scalino e con l'intenzione di lasciarli un bacio sulle labbra, che Draco era pronto a ricevere, salì anche lui uno scalino inchinandosi verso di lei, quando una mano afferrò la divisa della ragazza tirandola indietro.

-Niente effusioni romantiche nei miei corridoi e tu..- indicando Draco –Giù le mani da mia nipote- continuò Piton, intimò i due ragazzi a proseguire le scale standogli con il fiato sul collo. Entrarono così nella sala comune, tutti i Serpeverde smisero di parlare al loro ritorno, Pansy stava davanti al caminetto circondata da altri studenti.

-Maleducati, non ci salutate?-

-Dovresti conoscermi Pansy, non sono il tipo che saluta- fece Draco guardando in direzione della sua "amica", il rientro dalle vacanze era iniziato veramente bene, Opal prese il braccio di Draco, ormai si erano fatti dei nemici all'interno della loro stessa casata, tranne per Blaise e Tiger, su di loro sapeva di poter ancora contare.

-Andiamocene-

-Si Draco, vai via con la tua fidanzatina che ti sta solo usando- Pansy non voleva assolutamente starsene in silenzio, a lei piaceva Draco, lo voleva suo e voleva Opal fuori dai piedi, era disposta a tutto.

A quelle parole Malfoy si girò di scatto verso Pansy, le si avvicinò a grandi falcate scansando gli altri Serpeverde che gli intralciavano il cammino.

-Come ti permetti!?- Blaise si mise in mezzo fermando il suo amico che era pronto a lanciare una maledizione contro la ragazza, il suo amico lo allontanò dalla ragazza mettendogli le mani sul petto.

-Blaise mi deludi, prima gli parli male alle spalle e poi fai tanto il suo amico? Che persona falsa che sei- Pansy rise, ma invece che ritrovarsi la bacchetta di Zabini puntata, fu quella di Opal che senza pensarci due volte le lanciò un incantesimo.

The Two Slytherin Death EaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora