The Two Slytherin Death Eater

Capitolo 16: Paure

Remus non era pronto a dire addio a Ruby ma dal momento che Sirius e Lazaya erano tornati, non poteva dirgli di rimanere con lui. Ha fatto il suo dovere crescendolo come se fosse un figlio, i natali passati con lui, tutte le volte che Ruby si svegliava la notte piangendo dicendo di avere paura dei lampi così lo accoglieva nel letto facendolo dormire con lui. Quando pensava di essersi vestito bene nonostante indossasse la maglietta al contrario con l'etichetta sul davanti e le scarpe nel piede sbagliato o quando si credeva grande e scendeva in salotto indossando i vestiti del tutore a soli 5 anni. Tutte le volte che ai suoi compleanni voleva assolutamente cucinare con lui, indossava il grembiule e si arrotolava le maniche della felpa pronto per mettersi all'opera, quel ciuffo che ogni volta s'impregnava di farina o qualunque altro tipo di sostanza perché gli ricadeva ogni volta sul viso. Quando doveva lasciare il ragazzo in mano ai Weasley nei giorni di luna piena e ogni volta pensava che volesse abbandonarlo, piangeva e si stringeva al suo collo, ma quando tornava a riprenderlo non voleva andare via perché ormai Fred e George erano diventati i suoi migliori amici.

Ha sempre pensato che l'influenza di quei due avesse trasformato il ragazzo docile, timido e piagnucolone che era in una peste che riusciva a star sveglio 24 ore su 24.

Gli anni ad Hogwarts diventarono i più difficili per Ruby, non solo per l'espulsione e l'amicizia dei due Weasley, anche se doveva ammettere che era comunque grato a loro e alla famiglia, Remus aveva deciso di raccontare tutto al bambino prima di entrare a scuola, gli disse che Piton era suo padrino, dei suoi genitori e persino di Opal. Forse perché ancora piccolo, Ruby si limitò ad un "Va bene, ma ora sei tu la mia famiglia", l'uomo ricordò ancora quella sensazione, gli divennero gli occhi lucidi e strinse a se il bambino promettendogli che sarebbe sempre stato parte di lui, nel bene e nel male.

Quando uscirono alla ricerca della sua prima bacchetta: Legno di Sequoia con anima e piume di Fenice, 13 pollici flessibile. Lui e suo padre condividevano lo stesso nucleo e di questo ne era felice, Ruby fin da piccolo ha sempre ammirato Sirius per il coraggio e il carattere, voleva diventare come lui (certo, non fare la sua fine), si ricordò di quella volta in cui disse che, se lui non era un Grifondoro allora non lo era nessun'altro, si mostrava tanto coraggioso quando in realtà aveva paura dei temporali, dell'altezza e perfino di suo padrino.

L'espulsione però, lo rese più responsabile, calmo, tranquillo ma anche più chiuso in se stesso. Molte volte Remus pensava che con il fatto che Ruby fosse un Legilimens si trovasse o si sentisse imprigionato dei propri poteri, facendosi involontariamente carico dei pensieri delle persone, delle loro intensioni (belle o brutte che siano) e del loro futuro.

Lupin sospirò seduto attorno al tavolo da cucina.

-Conosco quel sospiro- la figura di Tonks sbucò alle spalle dell'uomo andando a sedersi davanti a lui, allungò una mano per stringere la sua. I due avevano deciso di sposarsi in segreto il giorno prima, nessuno era presente al loro matrimonio, ed era giusto così, se i mangiamorte ne fossero venuti a conoscenza non avrebbero perso occasione per attaccare. Entrambi portavano le fedine nuziali al dito –Che succede?-

Remus si passò la mano libera dal viso non sapendo come introdurre il discorso.

-Non ho le capacità di Ruby per leggerti nella mente, sei costretto a dirmelo per forza-

-E' proprio a lui che sto pensando.. io voglio tanto che torni con Sirius e Lazaya ma..-

-Hai paura che possa allontanarsi da te, giusto?-

-Non voglio passare per un egoista- alzò lo sguardo per guardare la donna davanti a lui.

-Non sei egoista Remus, è normale pensarla così, hai cresciuto Ruby da quando aveva 2 anni facendogli da genitore. Secondo te lui non la pensa allo stesso modo? Anche per lui è tutto nuovo, nonostante lo avesse già visto nel futuro di qualcuno, non sarà semplice abituarsi-