Capitolo 13: Addio

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Erano passati due giorni da quel giorno in cui Harry aveva scoperto la verità, due giorni che Draco aveva trascorso in infermeria sotto stretta sorveglianza di Madame Pomfrey, stava meglio, era in ottima forma ma ciò che più gli dava fastidio era non potersi alzare dal lettino e andare nella stanza delle necessità.

L'ora X era arrivata, fra poche ore Bellatrix e altri mangiamorte sarebbero arrivati ad Hogwarts, ultima possibilità per uccidere Silente.

Opal stava al suo fianco torturandosi le mani, era visibilmente agitata tant'è che si era raccolta i capelli in una coda sbarazzina, batteva il piede a terra e teneva d'occhio l'orologio, più il tempo passava più sentiva la gola prosciugarsi.

-A che punto era l'armadio svanitore?- chiese sotto voce così che Madame Pomfrey non potesse sentirla.

-E' pronto. Se non mi lascia uscire da qui, andrai tu nella stanza delle necessità e li porterai nella torre di astronomia- Draco la guardò seduto sul lettino con indosso il suo pigiama scuro. Opal si girò di scatto verso di lui con gli occhi sbarrati.

-Non andrò da sola. O insieme o niente-

-Hai idea di cosa può succedere se non lo facciamo!? Il signore oscuro farà fuori te, me, la mia famiglia e tuo zio- il biondo si sporse verso di lei portando il viso a pochi centimetri dal suo scoprendosi dalle lenzuola bianche.

Dei passi in lontananza zittirono i due giovani, entrambi si girarono in direzione di essi, era Madame Pomfrey che li stava raggiungendo con un leggero sorriso sul volto ed un foglio in mano.

-Signorino Malfoy, può finalmente lasciare l'infermeria. Ma deve prima firmare questo foglio- i due serpeverde si guardarono in simultanea e sorrisero cercando di smascherare l'agitazione, dovevano ammettere che in cuor loro speravano di rimanere ancora per qualche giorno li dentro.

Usciti da li e rimessa la divida da serpeverde i due si diressero nella stanza delle necessità, mancava veramente poco, il sole stava calando dando spazio alla Luna, avevano cercato di temporeggiare chiedendo se erano necessari altri controlli e altro riposo, ma niente da fare, al massimo avevano perso solo 5 minuti.

Ogni tanto si guardavo le spalle per controllare che nessuno li stesse seguendo quando ad un tratto sbucò da dietro l'angolo Blaise, Draco e Opal sussultarono.

-Cosa ci fai qui!?- Draco era sbiancato di colpo guardando il suo amico.

-Uhm... sto tornando in stanza. Vedo che stai meglio-

-Perché non sei a lezione?-

-Draco... è domenica. Se ci mettessero lezione anche il fine settimana è la volta che me ne vado da Hogwarts-

-Blaise, dobbiamo chiederti un favore- Opal sorpassa la schiena del biondo avvicinandosi al loro compagno, Draco la guarda con sguardo contrariato.

-Non dobbiamo chiedergli niente, non dobbiamo metterlo in mezzo a questa faccenda- la fermò bloccandola per un braccio, così che potesse girarsi a guardarlo.

-Lasciami finire. Ascoltami Blaise, se vuoi aiutarci questo è il momento per farlo, stanotte, passata la mezzanotte, io e Draco dobbiamo fare una cosa. Non possiamo dirti di più, è una questione di vitale importanza. Dovrai tenere occupati i prefetti e guardarci le spalle. Ti spiegheremo tutto, ma non ora- Zabini restò perplesso a quella richiesta, voleva aiutarli, sdebitare il favore, ma non credeva di doversi far carico di un peso del genere.

-Va bene, a patto che rispondiate ad una domanda- la corvina e Draco si guardarono per poi annuire e rivolgersi di nuovo al loro amico.

-Non voglio spiegazioni, ma vorrei solo una risposta al mio dubbio- Blaise attese qualche secondo prima di continuare –Voi siete dei Mangiamorte, vero?-

The Two Slytherin Death EaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora